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Autore: Slayers02003    14/03/2008    4 recensioni
Il mondo Umano e gli Inferi sono dilaniati dalla guerra. Ma un giorno il demone Sparda si fà l'autore della giustizia. Questa è la storia sull'incontro tra Sparda, il cavaliere nero, ed Eva, una semplice umana.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Devil May Cry ~Origins~

 

L’incontro ~Sparda~

    Sono stanco, affamato e ferito. Con un po’ di riposo le ferite dovrebbero rigenerarsi, ma la fame continua ad aumentare…la battaglia tra demoni e umani non è ancora terminata e posso udire i lamenti da entrambi le parti in lontananza; provo ad alzarmi,  non posso abbandonare i miei compagni, ma non ci riesco. Sono troppo stanco.
Alzo gli occhi verso il cielo, rimango fisso ad ammirare la maestosa torre, Temen-ni-gru, quando all’improvviso sento uno strano rumore. risvegliai tutti i miei sensi e mi misi in posizione brandendo una delle mie tre spade, cercando di richiamare a me tutte le forze che mi erano rimaste e gridai:
 ” CHI  VA LA? SE NON ESCI SUBITO ALLO SCOPERTO VENGO Lì E TI AMMAZZO!”
Da un cespuglio uscì una donna ed era………bellissima… aveva gli occhi verde smeraldo, lunghi capelli biondi, era sporca di fango e  aveva addosso odore di sangue, non suo. Tra le braccia stringeva un cestino coperto da un panno.
Non sembrava che avesse paura di me. Rimasi fisso per alcuni minuti, poi per la troppa fame persi i sensi e mi accasciai a terra.

    Sentii qualcosa di bagnato e fresco accarezzarmi la pelle, aprii gli occhi e vidi la ragazza di prima.
C’era qualcosa che non mi tornava. Perché un’umana stava aiutando un demone, un mostro?
Presi una boccata d’aria e le dissi :” perché mi stai aiutando? Io…sono un mostro ho ucciso centinaia dei tuoi simili, non merito il tuo aiuto!”  

Ci fu un attimo di pausa e poi mi fissò dritto negli occhi. 

   “Non mi importa se il paziente è un amico o un nemico, come essere umano e medico non posso ignorare una persona in difficoltà e che ha bisogno di aiuto, questo è il mio credo!”
Non potevo credere alle mie orecchie iniziai a ridere, anche se mi dolevano tutti i muscoli, stupito dalle parole di quella ragazza.
   “Hai del fegato ragazza! Non è che avresti con te qualcosa da mangiare? Sto morendo di fame” lei abbassò lo sguardo e continuando a medicarmi mi rispose che non ne aveva con sé, ma non lontano da lì c’era il suo rifugio con cibo in abbondanza.

Pensai che da sola non sarebbe riuscita a trasportarmi così decisi di riprendere sembianze umane, almeno sarebbe stato più semplice per entrambi.
   Rimase immobile a guardare la mia metamorfosi ma le dissi di non preoccuparsi poi mi prese sottobraccio e mi trascinò fino al suo nascondiglio.
Mi fece sdraiare su un letto e dopo essersi cambiata mi preparò qualcosa da mangiare.
Ragazzi che fame che avevo!
Forse mangiai troppo perché lei rimase a guardarmi allibita, poi dopo aver soddisfatto il mio stomaco mi venne sonno…Mi addormentai come un bambino.
Anche lei era stanca ma rimase seduta in un angolino a fissarmi… forse non si fidava di me…magari pensava che se si sarebbe addormentata io l’avrei uccisa.
Non aveva tutti i torti a pensarla così, in fondo io ero un demone.
Mi alzai e porgendole una mano le dissi: “ stai tranquilla non voglio farti del male, dopotutto sei la mia salvatrice, e anche tu hai bisogno di dormire, quindi vieni qui a dormire, ti prometto che non ti farò nulla”
Ero convintissimo di ciò che le avevo detto quindi le feci un sorriso.
Lei si alzò e mi prese per mano. Diamine era ghiacciata! Sembrava morta!
Si infilò sotto le coperte e mi rallegrai. Col mio calore l’avrei sicuramente scaldata… mentre mi addormentavo riuscivo a sentire il battito del suo cuore che martellava come una scossa di terremoto.

    Il mattino seguente mi alzai molto presto mentre lei stava ancora dormendo, uscii fuori per prendere una boccata d’aria fresca, oltrepassai i cespugli e lì mi bloccai. In terra davanti a me c’erano due cadaveri. Mi avvicinai per esaminarli più attentamente; entrambi avevano una profonda ferita sul petto. Le armi che potevano provocare quelle ferite erano le falci di alcuni demoni di basso rango. Mi chiesi se quella ragazza li conoscesse.
Decisi di seppellirli. Mentre stavo richiudendo la seconda buca sentii un fruscio alle mie spalle, mi girai di scatto pensando che fosse un demone e invece, per fortuna, era lei; mi stava guardando con un’ aria perplessa.
  ”cosa stai facendo con quella pala in mano?” le sorrisi.
  ”Sono uscito per prendere una boccata d’aria e ho visto due cadaveri così ho pensato di dargli una giusta sepoltura, … li conoscevi?”
A quella domanda lei cominciò a piangere, e tra un singhiozzo e l’altro mi disse:
” Erano i miei genitori, sono stati uccidi da due demoni, non sono riuscita a salvarli”
Non so il perché ma lasciai cadere a terra la pala e corsi ad abbracciarla ma mentre cercavo di consolarla alle mie spalle sentii qualcuno dire: ”Ecco dov’eri finito, e noi che ci stavamo preoccupando! Mundus vuole vederti, uccidi quell’essere e poi vieni con me!” mi vennero i brividi al solo pensiero di ferire colei che mi aveva salvato, pur sapendo che ero un mostro.
  “che c’è? Cosa stai aspettando! Se non ti muovi verrò io!”, iniziò a camminare verso di noi estraendo lentamente la sua spada dal fodero, a bassa voce dissi alla ragazza: ”fai qualche passo indietro e se è necessario corri nel rifugio senza voltarti”

 Lei mi guardò, annuì e fece qualche passo indietro, mentre io avanzai per prendere la pala che avevo lasciato cadere prima. Purtroppo le mie tre spade erano dentro.
   oh!oh! vuoi batterti con me, cavaliere nero…Sparda!”

Non fece in tempo a pronunciare altre parole perché con una sola mossa gli staccai la testa dal resto del corpo che si accasciò a terra.
Mi girai per vedere se lei stava bene con le lacrime ancora agli occhi mi si avvicino e mi pulì
la faccia dagli schizzi di sangue.
   “grazie per avermi salvata, signor Sparda!”
Ero al settimo cielo, questo voleva dire che lei non aveva paura di me, le diedi un buffetto sulla testa e gli risposi: “ è un onore per me proteggere la persona che mi ha salvato… signorina…..”
  “Eva! È questo il mio nome” concluse la frase al posto mio.
  “Eva… è un bel nome!”-le dissi- “Però ora che mi hanno trovato tu sei in pericolo, devo partire per eliminare l’intero esercito del re diavolo, Mundus”  vidi la tristezza di essere ancora una volta abbandonata nei suoi occhi, entrammo nel nascondiglio e presi in mano sparda, raccolsi tutti i miei poteri e da essa estrai una pietra color rosso sangue, gliela diedi in mano.
   ”questa pietra è la metà di questa spada, la affido a te, verrò a riprendermela dopo la battaglia, te lo prometto! Essa ti proteggerà al posto mio, ma devo porre fine a questa assurda guerra!” uscii fuori pronto per spiccare il volo e a dirigermi verso Temen-ni-gru, quando lei mi afferrò per il braccio.
   “perché fai tutto questo? Cosa ti ha fatto cambiare idea? “, la guardai dritto negli occhi.
   ”finora non avevo mai conosciuto un essere umano, li avevo sempre considerati meno di niente, mentre ora, dopo che ti ho conosciuto, ho capito che pur essendo delle creature deboli, avete un coraggio che neanche la metà dei miei simili possiede, per questo ho deciso di difendervi, metterò a disposizione tutta la mia forza di cavaliere nero per porre fine a tutte queste crudeltà” detto questo spiccai il volo e mi diressi verso i miei ex-compagni.

 Quando raggiunsi il primo battaglione mi trasformai e iniziai con la prima strage, nessuno di loro era capace di fronteggiarmi, morirono uno dopo l’altro; alcuni mi chiamarono traditore.
Li ignorai, non mi interessava il loro parere.
Sapevo di aver imboccato la strada giusta.
La ruota del mio destino iniziò a girare nel verso contrario; uccisi il generale che guidava quel battaglione, che prima di morire mi disse: “perché ci tradisci? Perché proteggi quei deboli vermi?
Già questo era il mio compito, la mia missione, o per lo meno era questo che avevo fatto credere anche ad Eva.

 La verità è soltanto una, io mi sono innamorato di quella donna, era lei che volevo proteggere, il suo corpo, il suo sorriso, la sua purezza, non sopportavo l’idea che qualcuno la facesse soffrire ulteriormente.
Era questa la verità, quella verità che avevo tenuto nascosta persino a colei che mi aveva fatto perdere la testa; i miei movimenti ormai erano meccanici, il corpo, il cuore e la testa erano scoordinati, ognuno di loro faceva cose diverse, il corpo uccideva i nemici che intralciavano il mio cammino verso la torre, la testa ragionava sul fatto che ormai ero un traditore, mentre il cuore pensava a lei, voleva rivederla a tutti i costi, quindi non potevo permettermi di morire; a un certo punto il generale gridò la ritirata e guardandomi negli occhi mi disse:
   “tutto questo a Mundus non piacerà! Ora ci ritiriamo ma verrà il giorno in cui ci vendicheremo dei nostri compagni! Sparda il traditore!” detto questo fece per andarsene, ma con un balzo riuscii a raggiungerlo e a trafiggerlo.
Prima che morisse mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai: “io riuscirò a sconfiggere chiunque intralcerà il mio cammino, anche il re Mundus” estrassi la spada dal corpo ormai privo di vita e lo lasciai cadere a terra. Distesi le mie ali e volai verso il passaggio per uccidere colui che iniziò questa assurda guerra.
  Superato il passaggio ci furono alcuni demoni che cercarono di uccidermi, principianti, li uccisi subito. A un certo punto la terra inizio a tremare, una voce che conoscevo fin troppo bene mi chiese:

“Sparda, il cavaliere nero, colui che mi ha tradito…qual buon vento ti ha condotto sin qua, davanti al cospetto del grande Mundus” sorridendo gli risposi:
  ”sono venuto per ucciderti così questa assurda guerra cesserà, preparati perché io sto arrivando!” per tutta risposta scoppiò in una risata malefica.
   “credi davvero di riuscire a uccidermi, io sono il re degl’inferi, colui che ti ha dato la vita, davvero vuoi eliminare il tuo creatore?!”
   “sono disposto a qualunque cosa pur di eliminarti!”
  “anche a rinunciare a Eva!”, rimasi pietrificato da quelle parole.
Sapeva di Eva.
Com’era possibile, lui che per nulla al mondo sarebbe sceso dal suo trono, soprattutto per andare in un mondo che lo disgustava; rimasi in silenzio a pensare, solo di una cosa aveva ragione lui. Era, maledettamente, più forte di me, non sarei mai riuscito a sconfiggerlo, così mi venne un’idea, incastrai la spada in una roccia vicino all’entrata del passaggio che univa i due mondi e dissi a Mundus: “ di una cosa hai ragione! Io non riuscirò mai a sconfiggerti! Ma c’è una punizione
peggiore della morte, ed è la prigionia!”  sorridendo mi lanciai dentro il passaggio e recitai la formula che serviva per sigillare il passaggio.
Sentii Mundus gridare:” maledetto arriverà il giorno in cui morirai e allora io sarò di nuovo libero! in quel mondo ci sono ancora alcuni dei miei servitori che ti uccide…” ma il passaggio si chiuse.

 L’aria era fresca, aprii le ali e mi diressi verso una nuova vita, verso colei che amavo.

 

Quattro anni dopo

    Ero sdraiato nel giardino di casa mia e di mia moglie, a godermi l’aria fresca del tardo pomeriggio.
   “ecco dov’eri finito è da ore che ti chiamo!!”, era bellissima come sempre.
   “è ora di rientrare si sta facendo buio!” la guardai come un bambino che vuole stare ancora fuori a giocare con i suoi amici, ma a un certo punto sentii qualcosa colpirmi sulla testa alle mie spalle, e due vocine dire: “ grazie mamma, finalmente siamo riusciti a colpire papà, abbiamo vinto la scommessa!”, mi girai di scatto e alzandomi in piedi dissi: “ aaarghh!! Mi avete colpito, ora vi prendo venite qui!” e li rincorsi fino a riuscire a prenderli; scoppiammo tutti a ridere
   “forza è pronto da mangiare, Dante, Vergil andate a lavarvi le mani!”
   “oook! Mamma!” risposero in coro; sorridendo guardai negli occhi Eva.
   “secondo me hanno preso tutto da te!” lei arrossendo mi rispose “forse, ma la forza e la determinazione l’hanno presa da te” ridendo dissi        “già! hai ragione”.

 Guardando il  cielo mi accorsi che ora ero veramente felice con accanto una moglie bellissima e due figli meravigliosi.

 

 

Ringraziamenti

Salve a tutti!!! Vorrei ringraziare tutti voi che avete letto la mia fan fiction, poi voglio ringraziare la mia adorata Alice, senza di lei la mia fiction sarebbe piena di errori grammaticali (scusa amo se per la mia ignoranza ti rubo del tempo prezioso, sigh sigh); spero di cuore che vi sia piaciuta (sorride).
A dirvi tutta la verità avrei preferito farci un mini fumetto, ma poi ho pensato che era meglio scriverla (sorride).
Ancora una volta grazie infinite a tutti voi (profondo inchino), soprattutto ai creatori di EFP.

Ciao a tutti!! ^^

 

  
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