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Autore: Francesca Akira89    15/10/2004    30 recensioni
Trama: Poco tempo dopo la sconfitta dell'imperatore digimon, il mondo digitale si ritrova ad affrontare una più grande minaccia. Chi saranno i due misteriosi ragazzi apparentemente decisi a portare a conclusione ciò che l'imperatore aveva cominciato? In nome di quali forze operano? E perché sono tanto interessati a parlare con Ken? Agli ancora immaturi digiprescelti tocca una nuova missione che si rivelerà ben più difficile e drammatica di quella precedente, ma stavolta potranno contare sull'aiuto dei più inaspettati compagni.
Note: 1- Prende luogo subito dopo la sconfitta dell'imperatore digimon, come un'ipotetica "what if" - al posto di tutta la saga degli obelischi che si trasformano in digimon e quello che segue - quindi potremmo dire che è parzialmente AU.. o forse il termine più adatto è proprio What if e basta. 2- Sono presenti tutti personaggi delle serie digimon (adventures, tamers, frontier) mescolati; ho preso spunto da ciò che T.K. dice in un episodio, cioè che ci sono più mondi digitali paralleli, per creare un universo così strutturato: esiste un solo mondo "reale" da cui provengono tutti i digiprescelti, ma diversi mondi digitali (quello di adventures, quello della serie Frontier e quello della serie Tamers) a cui i vari digiprescelti sono assegnati. 3- NON ci sono OC (original character), i personaggi provengono tutti dalle quattro serie.
Forse "La regina dei digimon" (chi sarà mai? ;D) vi sembrerà un titolo poco originale, ma vedrete che leggendo la fic cambierete idea!
Genere: Avventura, Azione, Mistero, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La regina dei Digimon capitolo 1

Ciao a tutti! Sono lieta di presentarvi la mia nuova fanfiction, The Digimon’s Queen, ovvero La Regina dei Digimon!

Se vi sembra un titolo poco originale, vi consiglio di leggerla! Vedrete che cambierete idea già al primo capitolo! ^^

Ci sono alcune cose che dovete sapere, prima di iniziare:

Tanto per cominciare, questa fan fiction è una Crossover, ovvero vi sono tutti i personaggi (digiprescelti e digimon) delle quattro serie di digimon mescolati!

In più, è anche una Alternate Universe, poiché si svolge da metà della seconda serie in poi (ovvero da quando i digiprescelti hanno appena sconfitto l’ imperatore digimon, cioè Ken)…

Questo per dire che non presta molta attenzione alla trama originale del nostro amato anime…

(per questo temo, per quanto mi sono sforzata di evitarlo, che ci sarà anche un po’ di Out of Character nei personaggi…) E quindi nemmeno le coppie originali sono molto rispettate! ^^” (ma chissà…)

Ora, se dopo tutte queste precisazioni avete ancora intenzione di leggere la mia fan fiction, ecco a voi il primo capitolo!

Un bacione e grazie a tutti!!!! ^^

La Regina dei Digimon

Capitolo 1

Non riuscirò mai a farlo come si deve…

Però devo, perché l’ ho promesso ai miei amici…

Chissà perché hanno dato proprio a me l’ incarico di descrivere ciò che è successo…

Forse perché mi è sempre piaciuto scrivere, e a scuola ho sempre avuto i voti migliori ai temi di giapponese…

Ma adesso sto divagando, mentre invece dovrei spicciarmi a scrivere l’ inizio. Almeno quello…

Ci ho pensato a lungo, e penso che scriverò la storia come se fossi un osservatore esterno…

Non sarebbe giusto raccontare in prima persona: io devo descrivere i fatti come sono andati, non come li ho visti io

Penso che la cosa migliore sia iniziare da quel giorno, sì… In fondo è allora che cominciò tutto…

O forse no… Forse era già iniziato con l’ Imperatore… Oh, bè, non importa! Ormai ho deciso!

Allora, tutto cominciò quel giorno d’ estate, quando…


I digiprescelti si erano recati nella sala di computer della scuola, come ogni pomeriggio, ansiosi di raggiungere Digiworld; da quando l’ imperatore digimon era stato sconfitto, i ragazzi avevano iniziato con entusiasmo i lavori di ricostruzione resi necessari dai conflitti, ma quel giorno trovarono ad attenderli una sorpresa:

- Che ci fate voi qui?- chiese Kari, fissando confusa i digimon che si era ritrovata davanti una volta aperta la porta- Non dovreste essere a Digiworld?

- C’ è un problema!- una voce grave fece voltare tutti.

- Ci sei anche tu, Izzy!- esclamò Yolei- Ma cosa…

- Che tipo di problema?- chiese Tk.

Izzy scambiò un’ occhiata con i digimon che se ne stavano in tetro silenzio appollaiati sui banchi e sul pavimento, poi rivolse lo sguardo accigliato agli altri digiprescelti:

- Sembra ci sia un nuovo nemico…

- Che cosa?!- i digiprescelti fissarono il ragazzo a bocca aperta.

- Ma non è possibile!- esclamò Davis- Non si fa in tempo a sbatterne fuori uno, che ne arriva un altro!

- C’ è dell’ altro…- disse Tentomon- Non si tratta di un nemico qualunque… Anche lui… lei, veramente, è un essere umano…

Cody afferrò una sedia come se avesse voluto scaraventarla contro questo misterioso nemico:

- Da cosa… Cosa.. Perché pensate questo?...- finì, respirando a fatica.

- L’ abbiamo vista!- sentenziò Byomon, e gli altri annuirono.

- E’ una ragazza!- precisò Gatomon- Che si fa chiamare la regina dei digimon…

*****

Quanto tempo era rimasto disteso su quel letto?

Non avrebbe saputo quantificarlo…

Si tirò su dal cuscino, scostandosi i lunghi capelli scuri dagli occhi nero-azzurri (è una mia impressione, o a questo poveretto cambi continuamente il colore degli occhi? Vuoi deciderti una buona volta? -.- ndcoscienzadiAkira).

Cos’ era stato a svegliarlo?

Probabilmente il telefono…

Perché mai non lo lasciavano in pace?

Non aveva certo bisogno del loro conforto, né della loro patetica compassione…

Fortunatamente non aveva ancora dovuto affrontare i pettegoli e i vicini, e le loro domande imbarazzanti, dato che da quando era tornato non era ancora uscito di casa. (si presume che questa ff si svolga ad agosto, in vacanza. nda)

“Prenditi tutti i giorni che vuoi per recuperare” avevano detto i suoi genitori, comprensivi.

Facile a dirsi. Recuperare da che? Loro non avevano la minima idea di cosa aveva combinato in quei tre mesi lontano da casa, e a dire il vero Ken pregava perché non lo scoprissero mai.

Se era un mostro, era un mostro. C’ era un intero mondo che lo sapeva.

Ma non sopportava l’ idea che anche i suoi genitori ne fossero al corrente.

Loro, da veri angeli, non gli avevano chiesto nulla. Gli bastava che il loro figliolo fosse tornato a casa; cosa avesse fatto in quei tre mesi era irrilevante.

Un po’ meno irrilevante, evidentemente, lo era stato per la polizia, che, non appena si era rimesso, era venuta a casa sua a fargli il terzo grado.

Bè, in fondo “terzo grado” era un po’ esagerato…

Erano stati tutti incredibilmente gentili, sebbene sospettasse che non credessero granché alla favola dell’ amnesia che si era inventato per non dare spiegazioni…

Non che fossero tutte bugie… Da quando era tornato, la sua vita precedente gli appariva come dietro un velo opaco, come se si fosse risvegliato da un sogno…

Non aveva ancora ripreso chiaramente coscienza di ciò che era successo… Molte cose gli erano completamente oscure, e probabilmente non sarebbe mai riuscito bene a chiarirle…

Di malavoglia, si mise a sedere sul letto. Annaspò con una mano sul tavolino per reggersi ed alzarsi in piedi, e le sue dita sfiorarono il D-3 e la digipietra della bontà abbandonati sul ripiano di legno: avrebbe voluto buttarli entrambi nella spazzatura, ma qualcosa glielo impediva. Probabilmente, la sua mancanza di coraggio. O forse di sicurezza, chissà.

Sapeva solo che era l’ ultima cosa che lo legava a Digiworld… e a Wormmon.

Il suo piccolo Wormmon, che si era sacrificato per lui… Pagando con la vita…

Ma basta! Non doveva più pensarci, né a lui né a Digiworld! Non li avrebbe mai più rivisti!

Il telefono squillò di nuovo, e Ken, obbedendo ad un istinto improvviso, si chinò e staccò la presa dal muro, facendolo ammutolire all’ istante.

Con una sorta di tetra soddisfazione, il ragazzo lasciò stare D-3 e digipietra dove si trovavano e si diresse lentamente in cucina, dove si preparò una tazza di tè.

Si era appena seduto al tavolo, sorseggiandolo, che uno squillo improvviso ed insistente glielo fece andare di traverso.

Sollevò il capo, confuso: di nuovo quel maledetto telefono?!

No, non era possibile… Il telefono era staccato…

Ci mise qualche secondo a realizzare che si trattava del campanello. Gettò un’ occhiata all’ orologio: le dieci e quindici.

Chi era così pazzo da andare a bussare a casa della gente a quell’ ora?! (ricordate che siamo in estate.. nda)

E, soprattutto, chi era così pazzo da andare a bussare a casa SUA a quell’ ora??!

Di sicuro non erano i suoi genitori: loro avevano le chiavi, e poi avevano detto che sarebbero rimasti fuori fino a sera…

Il campanello nel frattempo continuava a squillare, con una tale insistenza da far pensare che il dito del misterioso visitatore si fosse incollato al pulsante.

Ken passò in rassegna le persone che conosceva (che non erano poi molte), ma non ne trovò nemmeno una che bussasse a quel modo.

Infine, rassegnato, poiché quello non smetteva, andò ad aprire la porta… E per poco non gli venne un colpo:

- Ciao!- disse sbrigativamente Davis Motomiya, rannuvolato- Ci fai entrare?

Se alla porta ci fosse stato Hiro Hito, il quale si fosse poi staccato la testa per giocarci a palla, sarebbe rimasto di sicuro meno sorpreso e spaventato che ritrovandosi davanti il gruppo dei digiprescelti di Digiworld al gran completo!

(Hiro Hito era un imperatore giapponese che si alleò con Hitler nel 1939 ndaacculturata V__V)

******

Una decina di minuti dopo non si era ancora ripreso del tutto, sebbene riuscisse a nascondere il suo sgomento piuttosto bene.

Non vedeva quei cinque da settimane, e il loro ultimo incontro non si poteva certo chiamare idilliaco (-.-””” ndtutti)... E, a essere sinceri, aveva creduto che avrebbe continuato a non vederli…

Ed ecco che, all’ improvviso, se li ritrovava nel soggiorno di prima mattina, come se nulla fosse. Anzi, come se fosse un loro diritto.

Siccome nessuno si decideva a parlare, alla fine cominciò lui:

- E’ troppo chiedervi cosa ci fate qui?!- disse, trattenendosi a stento dallo sbottare.

Magari non era proprio il massimo della diplomazia, ma credeva di meritarsela una spiegazione, accidenti!

Davis scambiò un’ occhiata con gli altri digiprescelti, e poi lo guardò; sembrava proprio toccasse a lui, parlare:

- Immagino sarai rimasto sorpreso di vederci, dopo tutto quello che è successo…- cominciò.

“Puoi dirlo forte, amico!” pensò Ken, ma non disse nulla.

- …Ma ti assicuro che non saremmo venuti a parlarti se non per un motivo serio…

- Di che si tratta?- chiese Ken, cercando di nascondere il suo nervosismo.

- Bè, Digiworld è nei guai!- spiegò Davis, senza mezzi termini.

Rimase poi in silenzio, come aspettando una sua reazione, che però non venne.

- Bè, mi dispiace, ma stavolta io non c’ entro niente!- replicò Ken, con calma.

- Noi lo sappiamo!- esclamò Davis, scoccando un’ occhiata di rimprovero a Cody e agli altri, che alla replica di Ken avevano mutato i loro sguardi d’ accusa in altri di scetticismo- Ma ci chiedevamo… bè… se sapevi qualcosa più di noi…

- Perché dovrei?- ribatté lui, guardandoli, in attesa. In realtà si sentiva i nervi a fior di pelle; moriva dalla voglia di sommergerli di domande, ma non osava.

- Il nuovo nemico è un umano…- intervenne Tk- Anzi, in realtà un’ umana… E si fa chiamare Regina dei Digimon…

Ken per poco non si strozzò con il tè, che aveva ripreso in mano per darsi una calmata:

- CHE COSA?!- esclamò, fissandoli incredulo.

Davis nascose un sorriso: la loro stessa reazione. Lo stesso tono e perfino le stesse parole.

Forse quel ragazzo non era poi così diverso da loro.

- Già…- fece Cody, tagliente- A quanto pare, hai creato la psicosi del dominatore di Digiworld!..

Era un’ accusa chiara e semplice, che colpì Ken come una staffilata.

Invece di ferirlo, però, gli fece riprendere completamente il suo rigido autocontrollo:

- C’ è una cosa che non capisco..- disse, in tutta calma, riappoggiando la tazza sul tavolo- Che cosa c’ entro in tutto questo io?

- Bè…- fece Davis, e per la prima volta sembrò imbarazzato.

- La Regina dei Digimon ha chiesto di te!- disse invece Tk, molto serio.

- Di me?..- Ken aggrottò a sua volta le sopracciglia.

Poromon, tra le braccia di Yolei, annuì:

- Ci ha catturato, insieme ad altri digimon… Poi ha chiesto chi fossero i digimon dei digiprescelti, e noi abbiamo detto che eravamo noi… Lei allora ci ha lasciati andare e ha detto.. cosa ha detto? Ah, sì.. Ha detto: “Dite a vostri padroni che voglio che mi portino qui l’ ex Imperatore Digimon”… Sì, ha detto così, non è vero?- soggiunse, guardando gli altri digimon.

Loro annuirono.

- Padroni!- fece Demidevimon, fremendo di sdegno- Padroni! Ma come si permette di definirci come se fossimo…- s’ interruppe, avvertendo la mano di Davis sul suo capo:

- E’ per questo che siamo venuti da te…- disse, tornando a guardare Ken- Pensavamo tu sapessi qualcosa di più.. dato che…

- No!- Ken scosse la testa- Spiacente, ma ne so meno di voi!

Ci fu una pausa, rotta solo dagli sbuffi di diffidenza di Cody.

- Bè…- fece poi Davis, impaziente, formulando quella domanda che nessuno aveva il coraggio di fare- Allora, che fai? Vieni con noi a Digiworld, o no?

Sia i digiprescelti che i digimon lo fissarono.

Per qualche secondo, Ken parve sostenere una fitta lotta interiore:

- Va bene.- disse poi, sorprendendo tutti, e per primo se stesso- Verrò.

*****

Neanche un’ ora dopo, passeggiava per una delle foreste di Digiworld, con i più improbabili compagni che si sarebbe mai immaginato.

Era pur vero che in giro non si vedeva un’ anima…

Sembrava che tutti gli abitanti del settore fossero scomparsi…

Forse la Regina dei Digimon aveva già catturato la maggior parte, e gli altri adesso avevano paura ad uscire…

Comunque, la mancanza di digimon non attenuò il suo disagio.

Si sentiva fuori posto, e sapeva che neanche agli altri digiprescelti piaceva l’ idea di dover passare quel poco tempo con lui, e per di più in termini quasi amichevoli.

Kari evidentemente scambiò il suo disagio per vigliaccheria, perché disse:

- Non preoccuparti; tutti i digimon sanno della richiesta della Regina dei Digimon… e del perché adesso sei qui… Nessuno ti attaccherà…

Se aveva voluto consolarlo, di sicuro non c’ era riuscita.

Il suo bel discorsetto riuscì solo ad avvilirlo.

Non sapeva neppure perché aveva accettato di prestarsi a quel gioco… Forse per curiosità, o forse anche per dispetto, perché quella ragazza, chiunque fosse, in pratica aveva ripreso la partita da dove lui l’ aveva interrotta…

Ma eccolo lì, di nuovo, a parlare di “partite” e di “giochi”… Ancora non aveva imparato la lezione, anche se Wormmon aveva fatto di tutto per impartirgliela…

Il pensiero di Wormmon aumentò il suo disagio e nervosismo: qualunque cosa quella misteriosa “regina” volesse da lui, si augurava solo fosse una cosa veloce…

Non aveva alcuna intenzione di imporre per due volte a quel mondo la sua presenza; se c’ era una cosa che gli era insopportabile, era l’ essere sopportato.

A disagio, si voltò da un lato.. e ciò che vide gli tolse il fiato:

Due occhi di un gelido colore azzurro, che lo fissavano nascosti tra le fronde; un viso a punta, sulla cui fronte spiccava il segno del tao.

La volpe a cui appartenevano voltò la coda in un eloquente gesto: “Seguimi”, e corse via in passi felpati.

Ken non stette molto a pensarci: si gettò subito all’ inseguimento di quello strani digimon dalle sembianze volpine, ignorando le esclamazioni di sorpresa e di richiamo degli altri ragazzi.

La volpe era molto più veloce di lui, ma ogni tanto si fermava come per aspettarlo, per poi riprendere a correre non appena il ragazzo era abbastanza vicino.

A un certo punto, scomparve.

Ken rallentò e si fermò, confuso.

Guardandosi intorno, si rese conto di essere finito nel bel mezzo di una piccola radura.

Un fruscio alle sue spalle lo fece voltare, e Ken si irrigidì, nell’ incontrare lo sguardo imperioso e affascinante di due grandi, gelidi occhi, il cui naturale colore azzurro si mescolava a una tinta violetto che dava loro una tonalità lilla chiaro.

La ragazza davanti a lui, eretta in piedi su un tronco rovesciato con le braccia conserte, doveva avere più o meno la sua età, ma qualcosa nel suo portamento e nell’ espressione del viso la facevano apparire molto più grande: aveva una carnagione chiara, bianca come il latte. Era vestita come una principessa egiziana, con un paio di orecchini d’ oro a rombo che le pendevano dalle orecchie, i capelli rossi striati di biondo erano raccolti in un’ elegante coda in cima al capo. Al contrario di com’ era stato l’ imperatore, era a viso scoperto, così da lasciar ammirare senza problemi gli occhi color lillà, di per sé bellissimi, ma corredati da uno sguardo troppo freddo per essere considerato tale.

Al fianco della ragazza, era seduta la volpe dorata dalla coda variopinta che aveva seguito fin lì.

Gli bastò un attimo per decidere di non averla mai vista prima, sebbene non ci volesse un indovino per capire chi fosse…

- Ti aspettavo, Regina dei Digimon…- disse Ken, senza indietreggiare di un passo, sebbene qualcosa negli occhi di quella ragazza gli facesse correre un brivido su per la schiena.

- Bene, allora!- la ragazza scese dal tronco con un agile salto, e allungò una mano verso di lui- Che ne diresti di darmi il tuo Black-D3? Sono certa di poterne fare un uso migliore del tuo!

A quella richiesta Ken spalancò gli occhi. Sembrava quasi che lei sapesse…

Erano giorni che non faceva altro che desiderare di liberarsi del suo digivice, ma sapeva fin troppo bene che, per quanto adesso inutile nelle sue mani, il Black-D3 era come parte di lui. Non avrebbe mai potuto separarsene…

Istintivamente appoggiò una mano sulla tasca dove era riposto, e la risposta gli salì alle labbra prima che la sua mente avesse il tempo di formularla:

- No!

Lo sguardo della Regina dei Digimon si fece, se possibile, ancora più glaciale:

- Vorrà dire che farò da me!- sibilò, gelida, alzando la mano in un segnale.

Un attimo dopo tre grossi digimon saltarono fuori dal nulla, dietro le sue spalle.

Uno di loro lanciò una scarica elettrica in direzione di Ken, che, preso alla sprovvista, saltò appena in tempo da un lato senza essere colpito.

Le labbra della Regina dei Digimon si incresparono in un sorriso orribile a vedersi:

- Sei davvero veloce, devo ammetterlo… Ma questo non ti salverà…

- Non è leale!- gridò la voce di Davis. Ken si voltò dal lato da cui proveniva, sorpreso: non si era affatto accorto dell’ arrivo degli altri cinque prescelti. Gli altri due digimon della Regina erano intorno a loro, per impedirgli di intervenire.- Ken non ha neanche un digimon! Non può difendersi!

La Regina dei Digimon lo ignorò totalmente, e fece un cenno imperioso al suo digimon, che lanciò un altro attacco nella direzione di Ken.

Ken, distratto, se ne accorse troppo tardi; la scarica lo colpì in pieno, facendolo sbattere contro il tronco di uno degli alberi, lì vicino.

Ansante, si alzò a fatica su un gomito. Si sentiva dolorante dappertutto, e a giudicare da come stava il suo stomaco doveva essersi aggrovigliato fino a raggiungere le dimensioni di una patata. L’ immagine della Regina si sfocava e si rimetteva a fuoco davanti ai suoi occhi.

Non poteva farcela da solo, e lo sapeva.

Il braccio su cui si era messo d’ appoggio tremò violentemente, e un secondo dopo avvertì l’ odore pungente dell’ erba sul suo viso mescolarsi al senso di nausea che già lo invadeva.

La Regina dei Digimon avanzò verso di lui, con gelida, spaventevole calma. Sollevò la frusta e fletté il braccio. Ken chiuse gli occhi, aspettando il colpo… che però non venne.

Le esclamazioni di sorpresa di Davis e gli altri lo spinsero a riaprire gli occhi: davanti a lui, uno stranissimo digimon dalle sembianze semiumane, avvolto in una sciarpa rossa, in mano una spada luminosa, aveva appena tranciato in due la frusta della Regina dei Digimon.

Il misterioso digimon ignorò la Regina, e colpì il digimon al suo fianco, che si dissolse in briciole di dati.

Incapace di capire cosa stesse succedendo, Ken richiuse gli occhi, accasciandosi contro l’ albero. Un attimo dopo, si sentì tirare su; avvertì la sciarpa rossa del digimon solleticargli il viso, e riaprì a fatica gli occhi, balbettando:

- Chi.. Chi sei?..

- Mi chiamano Justimon.- rispose quello. Il suo viso era una maschera di ferro, che riluceva al sole tanto da ferirgli gli occhi e costringerlo a richiuderli:

- Non ti conosco…- sussurrò Ken, in un soffio, sentendosi lentamente svenire per il dolore e la confusione- Ma ti ringrazio…

Con un salto agilissimo, il digimon raggiunse i digiprescelti, e con un solo colpo della spada eliminò i due digimon che li tenevano prigionieri. Poi depose Ken privo di sensi ai loro piedi:

- Prendetelo e scappate!- ordinò.

- Ma… Tu che farai? Non puoi farcela da solo!- protestò Davis, l’ unico a essersi riavuto dall’ arrivo a sorpresa di quel digimon sconosciuto.

- Io me la caverò! Andate adesso!- lanciò un’ ultima occhiata a Ken- Occupatevi di lui, piuttosto!

Feriti dall’ implicito rimprovero, i digiprescelti si affrettarono a prendere Ken. Cody fu l’ unico a chiedere:

- Ma chi sei? Perché fai questo?

Justimon non rispose, ma fece di nuovo loro cenno di andare in maniera così perentoria che non osarono disubbidire. Davis si caricò Ken sulle spalle e tutti loro scapparono via di corsa.

Quando furono spariti, il digimon si voltò verso la Regina.

La ragazza era rimasta immobile, con un’ espressione indecifrabile stampata sul volto.

Justimon si limitò a fissarla in silenzio per qualche secondo, poi fece un balzo e sparì nel cielo aperto.

La volpe dorata, che era rimasta immobile per tutta la battaglia, si avvicinò preoccupata alla Regina, la quale sollevò il capo e mormorò, in un tono gelido e tagliente:

- E così… E’ tornato..!

*****

Furiosa, la Regina dei Digimon centrò con un calcio il trono di pelle nera, che si schiantò a terra.

- Ehilà, quanto fuoco!

La Regina s’ irrigidì, riconoscendo quella voce. Si voltò, e i suoi dubbi peggiori furono realizzati: davanti a lei c’ era un ragazzo, che la fissava con un sorriso appena accennato, che sapeva vagamente di sarcasmo. Al contrario della Regina indossava dei vestiti assolutamente normali, anche se completamente neri.

- Non ho intenzione di stare ad ascoltare le tue sciocchezze, Koichi!- disse la ragazza, con voce vibrante d’ ira.

- Ooh… Siamo nervosetti, vedo!...- disse “Koichi”, con voce beffarda, sebbene i suoi occhi scuri e senza luce non lasciassero trasparire alcun sentimento- Questo… E il fatto che sei tornata alla base senza i nostri digimon migliori, deve farmi intendere che l’ Imperatore Digimon si è rivelato un osso più duro di ciò che avevi pensato?- chiese.

La Regina dei Digimon fece un verso sprezzante:

- Ero pronta a fare a pezzi quel ragazzino… Se all’ ultimo minuto non fosse intervenuto Justimon…- s’ interruppe.

- Justimon…?- ripeté Koichi, accigliandosi- Vuol dire che è tornato in scena?

La Regina annuì, reticente.

- Mmm…- Koichi incrociò le braccia, riflettendo.

- Devi mettere in guardia l’ esercito! Se quell’ idiota si fa vedere ancora, dobbiamo essere preparati!- disse la Regina dei Digimon, a denti stretti, irritata dalla reazione del compagno.

- No…- Koichi fece un leggero sorriso- Non credo che si ripeterà… E’ più che probabile che sia intervenuto solo per salvare il suo vecchio amico… il quale, credo, non si sia nemmeno reso conto di essere stato salvato proprio da lui..- le gettò un’ occhiata di sbieco- E poi penso che Ryo sia troppo innamorato del tuo bel faccino per scendere di nuovo in campo contro di te, mia dolce Rika!

- NON TI PERMETTO DI…!- scattò la Regina dei Digimon, alias “Rika”, alzando la frusta rotta.

Koichi le lanciò un’ occhiata sarcastica:

- Vedo che neanche quella è sopravvissuta a Justimon il giustiziere…- commentò, beffardo.

Rika socchiuse gli occhi carichi di disprezzo e si voltò, allontanandosi nel buio in un furioso tintinnare di orecchini e bracciali.

Nota dell’ autrice:

Ciao a tutti! ^^ Sono di nuovo qui! (speravate di esservi liberati di me, eh? -.^)

So già che mi pentirò di aver iniziato questa ff con The Digistory e Bright Hearts ancora in corso, ma ormai è fatta! ( e poi, x entrambe, mancano solo pochi capitoli…)

Come avrete capito, questa è una ff piuttosto originale ^^”…

Spero ke questo primo capitolo vi sia piaciuto, e spero continuerete a leggere (e a recensire) anke i seguenti! ^^

Ciao a tutti, e al prossimo capitolo!

  
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