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Autore: ele superstar    08/09/2013    5 recensioni
Dal testo.
"[...] Lei si morse il labbro dolcemente, sperando che questo gesto avrebbe fatto abbassare la guardia al suo avversario. [...] Cominciarono a girare attorno al tavolino ovale del salone senza smettere di fissarsi l’un l’altro. Lei lanciandogli numerose stilettate, lui usando uno sguardo provocatorio e molto ammaliante. la ragazza sperava di non farsi prendere dal suo “predatore”.
Da lì fu un attimo.
Alejandro fece uno scatto improvviso verso di lei facendola spaventare così tanto che cominciò a correre."
[...] "-Non mi hai ancora preso, lo sai vero?-"
POSSIBILE OOC.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Heather | Coppie: Alejandro/Heather
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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***ç°-GIORNATA D'AMORE-°ç***


-Sai? Sei molto veloce. Più di quanto ricordassi, querida!- Disse Alejandro guardando la ragazza con uno sguardo sia malizioso che di sfida.
Lei si morse il labbro dolcemente, sperando che questo gesto avrebbe fatto abbassare la guardia al suo avversario.
Tentativo del tutto inutile.
Cominciarono a girare attorno al tavolino ovale del salone senza smettere di fissarsi l’un l’altro. Lei lanciandogli numerose stilettate, lui usando uno sguardo provocatorio e molto ammaliante. Continuarono così per un paio di minuti buoni, dove uno girava a sinistra e l’altra a destra e la ragazza sperava davvero di non farsi prendere dal suo “predatore”.
Da lì fu un attimo.
Alejandro fece uno scatto improvviso verso di lei facendola spaventare così tanto che cominciò a correre veloce come una furia prima verso l’ingresso, poi verso la cucina, inseguita dal giovane play-boy.
Heather prese velocemente uno straccio sporco di sugo e lo buttò letteralmente in faccia a lui coprendogli interamente la visuale. Decise di nascondersi sotto al tavolo, sfruttando il fatto che lui non la potesse vedere in quel preciso istante, coperta dalla lunga tovaglia svolazzante sperando nuovamente che lui non la trovasse.
Alejandro si tolse velocemente lo straccio dalla faccia e rimase piuttosto sorpreso nel non vedere più la giovane ragazza che fino a due secondi prima era di fronte a lui. Capì che non era uscita dalla cucina, visto che la porta era piuttosto distante da dove era lei, prima.
Deve per forza essere qui… Pensò Alejandro.
Cominciò a girare intorno aprendo di scatto alcune antine di legno, ma lei c’era.
Sbuffò, credendo che la sua “preda” fosse invece riuscita a scappare dalla cucina.
Poi, però, il suo sguardo si posò proprio sul tavolo e con estrema lentezza si abbassò verso il pavimento.
Alzò di colpo la tovaglia e ghignò vedendo che l’aveva finalmente trovata.
-Ah! Smettila di spaventarmi!- Disse Heather.
Un altro ghigno.
-Sei bellissima, lo sai?- Cambiò discorso lui.
Uno sbuffo.
-Non mi hai ancora preso, lo sai vero?- Stavolta fu lei a ghignare.
Lui in tutta risposta le afferrò il braccio con una stretta ferrea, ma lei riuscì comunque a scappare. L’inseguimento ricominciò.
Arrivarono entrambi in bagno.
Alejandro che si avvicinava, Heather che indietreggiava, fino ad entrare definitivamente nella doccia, con le spalle al muro.
Le accarezzò il viso dolcemente.
-Che ne dici di sospendere la corsa per qualche secondo? Giusto il tempo di… non so- Si stoppò per un attimo, per creare giusto un pizzico di suspense. Riprese. –… di baciarci-
Alla ragazza cominciò a battere velocemente il cuore mentre l’altro si avvicinava sempre di più guardando dall’alto la figura snella e sexy di lei.
-Non provarci- Disse Heather con poca convinzione.
Ma la frase non servì a fermarlo e si avvicinò sempre più deciso verso le sue labbra rosee e perfette. Lei chiuse gli occhi, non voleva porre resistenza quella volta.
Erano pronti ad unirsi totalmente. A baciarsi con passione, tra lingue che si intrecciavano bisognose le une delle altre, braccia che percorrevano entrambe il profilo dell’altro, provocando brividi, e carezze. Magari, poi, sarebbero anche finiti a letto insieme.
-Ti ho finalmente presa, mi amor- Sussurrò velocemente Alejandro, prima di baciarla.
Heather per sbaglio si sporse con l’avambraccio e aprì l’acqua della doccia, bagnandosi del tutto.
-Ah! Madre de Diòs!- Urlò Alejandro. Ma non per il fatto di essersi inzuppato, no. Urlò per il fatto che non riuscì a godersi il calore e la morbidezza del bacio della sua querida.
Entrambi risero, divertiti.
Divertiti per la situazione stupida in cui si erano andati a cacciare.
Non spensero l’acqua.
Anzi, la lasciarono scorrere ininterrottamente per alcuni minuti.
Perché loro erano intenti a fissarsi negli occhi e perdersi in un verde smeraldo e in un nero notturno.
Si amavano.
Lei gli si avvicinò per sussurrargli qualcosa all’orecchio.
-Dobbiamo restare qui come degli idioti a inzupparci più di quanto già non siamo, o cosa?- Disse Heather con sarcasmo.
L’altro sorrise. Poi prese un asciugamano e lo mise sopra le spalle di lei, ricevendo uno –tzè- scocciato.
Decisero, ovviamente, di sospendere l’inseguimento e si fecero una doccia, a turno.
Quando uscì Heather per ultima dal bagno con sopra solo un accappatoio, Alejandro le si avvicinò maliziosamente cingendole la vita con un braccio.
-Sei ancora più sexy così- Le disse.
-E poi- continuò lui –Ho vinto io l’inseguimento, alla fine- Ghignò.
-Sai, non è molto giusto il fatto che hai fatto iniziare questa corsa infernale solo per farmi ammettere di “amarti” presumibilmente- Disse Heather scocciata e sconfitta.
Odiava perdere.
-Hai ragione. Ma, come vedi, ha vinto il migliore- Rise.
Lei roteò gli occhi ed incrociò le braccia al petto.
-Bene- sussurrò scocciata –Il tuo premio?-
-Credo che lo sappiamo entrambi quale sia, mi amor-
Un attimo di silenzio.
-Io… ti amo. Contento? Ma tanto non è affatto vero- Disse Heather, rossa in volto.
Lui, senza pensarci due volte, prese il volto della sua querida tra le mani e la baciò con tutta la passione che aveva in corpo.
In pochi secondi, si ritrovarono a fare l’amore insieme, buttando a terra i loro vestiti.
Non c’era più bisogno ormai di fingere, si amavano perdutamente.
E la notte che passarono insieme tra gemiti e sudore, era una prova più che sufficiente.
-Sai, mi amor? Dovremmo rifarla questa cosa dell’inseguimento, se poi la vittoria del sottoscritto è questa- Disse lui prima di riaddormentarsi abbracciando la sua chica.
-Non sperarci, Burromuerto- Concluse lei, prima di riaddormentarsi anch’essa, appoggiando dolcemente la testa sul petto sudato e muscoloso di Alejandro.


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Ciao a tutti, ragazzi!
Come andiamo?
Allora, beh, sono tornata a ripostare un'altra schifosa one-shot però non odiatemi se non ho così tanta fantasia, vi prego :( :(
Non è colpa mia *sigh*
A parte i piagnistei, spero vi sia piaciuta la mia nuova storia. Fatemelo sapere nelle recensioni se vi ha fatto schifo o meno, eh!
A dopo!
Ciaoooo, Ele.
  
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