08/09/2013
0 recensioniUna voce stridula mi riporta alla realtà. Due occhi azzurri mi fissano da dietro la cattedra con aria severa.
-Ha sbagliato a calcolare il volume del cubo...- dico incerto. Non so quanto mi conviene farmela nemica, questa.
Lei si gira verso la lavagna ridendo, come a voler dire "Impossibile, io non sbaglio mai", ricredendosi dopo pochi secondi.
-Ottimo occhio, Frank.
Azzardo un finto sorriso e ritorno nella spirale dei miei pensieri. Grazie cervello, ancora una volta mi hai salvato il culo.
Trascorro la restante mezz'ora a cazzeggiare, e al suono della campanella esco in cortile, dove cerco Gerard. Dopo averlo individuato mi avvicino di soppiatto, abbracciandolo la dietro.
-Ma che cazz...?!- mi grida, sorpreso, girandosi.
Non appena i nostri sguardi si incrociano, le nostre bocche si incurvano in un sorriso.
-Hei piccolo- mi dice, scompigliandomi il ciuffo.
Io lo guardo torvo.
-Parla quello alto un metro e una banana.
-Beh, se è la tua, allora sono alto.
Cosacosacosa?! Per poco la mia mascella non tocca terra, e lui notandolo inizia a ridere.
Faccio per liberarmi dalle sue braccia, ma lui mi tiene stretto.
-Ti sarai mica offeso...?- mi dice con voce seria.
Annuisco.
-Mi dispiace. Sono un pessimo amico, a volte.
AMICO. AMICO. Ma porco cazzo, lo sai che sono gay, sei l'unico a saperlo, eppure continui imperterrito coi tuoi cazzo di comportamenti innocenti. AMICO.
Probabilmente noti qualcosa nei miei occhi, perché mi prendi la mano e mi trascini dietro un albero, lontano da occhi indiscreti, lontano da tutti, lontano dal mondo che tanto mi opprime.
-Frank, in questi giorni sei strano- mi dice, tenendomi le mani e guardandomi con aria preoccupata. -Sto... Sbagliando qualcosa... C'è qualcosa che ho fatto... O detto.. Che ti ha da fastidio...?
Oh, Gee, a volte sei davvero stupido.
-No, è solo che...
Mi fermo. Sono nel panico. Sto davvero per dirgli quello che provo?
-Parla, sai che con me puoi confidarti.
Abbasso gli occhi, perdendomi nella canzone che proviene da non-so-dove, forse dalla mia testa.
Time to do or die.
Mi alzo in punta di piedi, in modo da arrivare con gli occhi alla sua altezza.
Appoggio la mia fronte contro la sua e fisso il mio sguardo in quegli occhi verdi che ogni volta che mi guardano mi fanno perdere un battito. Anche lui mi guarda, e, forse consapevole di quello che accadrà, aggancia le sue mani dietro la mia schiena.
-Gerard, io sono innamorato di te. Da un po' a questa parte. E odio profondamente il fatto che tu ti consideri solo un "amico" per me.
Okei, sei il mio migliore amico da tanto tempo, ma sento che questo non mi basta. Quando ti vedo con tutte quelle stronzette che ti girano in torno, divento geloso come non mai. Io ti voglio tutto per me. Ma probabilmente non capirai...
Lui ride piano e abbassa gli occhi per un attimo per poi tornare a fissarmi e rispondere con un filo di voce.
-Non ci crederai mai, ma sei riuscito a dire ciò che io non avevo il coraggio di dirti.
Sono un paio di mesi che non riesco più a togliermi il tuo sorriso, i tuoi occhi, i tuoi piercing... Insomma, te, dalla testa. Io... Credo di essermi innamorato di te.
Sorrido, gli occhi lucidi per l'emozione, e in meno di mezzo secondo unisco le nostre labbra in un bacio. Direi il migliore del mondo, se non fosse il primo.
Dapprima le nostre labbra si sfiorarono solamente, poi lui si staccò e mi guardò con aria incerta.
-Sei sicuro di volerlo veramente Frank? Insomma, è il tuo primo bacio, e non vorrei che...
-Oh ma stai zitto e baciami stupido.
Unimmo di nuovo le nostre labbra, e piano la sua lingua chiese l'accesso alla mia bocca, permettendo così alle nostre lingue di danzare al ritmo di una canzone tutta loro. Fu il momento più bello della mia vita, interrotto dal lontano suono della campanella. Eravamo in ritardo per le lezioni.
Gerard fu il primo a staccarsi con un mugolio.
-Dobbiamo andare, lo sai.
Lo guardai con una faccia da cucciolo e tornai alla mia altezza (se così si può dire) normale.
Lui mi abbracciò.
-Pensa positivo, tra un'ora il tuo ragazzo sarà di nuovo qua ad aspettarti.
RAGAZZO.
-Il mio... Ragazzo?
-Perché, non lo sono?- mi dice ridendo.
Con le lacrime agli occhi lo abbraccio, appoggiando l'orecchio sul suo cuore. Il ritmo più bello mai sentito.
-Sì, lo sei.
Mi lascia un tenero bacio tra i capelli prima di liberarsi dall'abbraccio per correre in classe.
-A dopo Frank! Mi raccomando, puntuale!- mi grida.
-A dopo Gee.
Mi incammino verso la classe. Un'altra ora di fantasticamenti su Gerard mi aspettava, solo che stavolta i pensieri un po' meno casti erano più che leciti.
Saalve mondo di Efp. È la prima ff che pubblico e tutte le altre (che spero avrò modo di pubblicare più avanti) non le ho mai fatte leggere a nessuno, indi per cui (?) ogni recensione e/o commento è ben accetta.
So che il contesto scolastico è banale (?), ma mi è venuta di getto e ho già alcune ideucce *muahahahahah*
Bene, grazie per aver perso il vostro tempo, al prossimo capitolo!!
BlueRibes~
Saalve mondo di Efp. È la prima ff che pubblico e tutte le altre (che spero avrò modo di pubblicare più avanti) non le ho mai fatte leggere a nessuno, indi per cui (?) ogni recensione e/o commento è ben accetta.
So che il contesto scolastico è banale (?), ma mi è venuta di getto e ho già alcune ideucce *muahahahahah*
Bene, grazie per aver perso il vostro tempo, al prossimo capitolo!!
BlueRibes~