Fanfic su artisti musicali > Britney Spears
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Autore: Lucy Raikes    08/09/2013    0 recensioni
- dai non fare così- le disse con sguardo amorevole
-guarda che bernoccolo,veramente,non doveva succedere,è che quando si ha gli ormoni è difficile collegare gli istinti con la ragione- si mise in braccio e si accoccolò sul suo petto,percependo il suo battito ,e ascoltando quella dolce melodia pian piano si addormentò nella stretta delle sue possenti braccia.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Incompiuta
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Un bianco fortissimo la costrinse ad aprire gli occhi,stava con la testa sulle braccia incrociate,si era addormentata sul pianoforte. Sopra la lucida superficie nera tastò con la mano in cerca del pezzo di carta usato ieri sera,non lo trovò.

Vedeva sfocato e nella piena luce accecante distingueva solo il colore scuro dello strumento e una sagoma in piedi,di fronte a lei. La fissava,ma non riusciva a comprendere che espressione avesse stampata sul volto;sforzò di più la vista strizzando meglio le fessure appena scoperte,mise la mano davanti per coprire i raggi di troppo,si strofinò con l'altra i fori lacrimali. Meno male. Era asciutta nonostante si sentisse ancora umida.

-Kevin...-lo chiamò insicura. Subito lui chiese intrattenuto

-Allora? Cos'è questo? Devi dirmi qualcosa,eh Brit?-

La Spears capì che di lì a poco sarebbe stata la fine,provò a rimediare

-L'ho scritto per te- disse con tono innocente

-Non provare a fare la santarellina con me! Ho letto dietro un'altro nome!- irato,Britney all'improvviso non lo vide più.

 

Sentì un movimento d'aria e poi dentro la sua bocca un pezzo della guancia destra che s'infilò tra i denti spinto una pressione esterna.

Il male divampò immediatamente,la Spears si toccò istintivamente nel punto colpito già gonfio,aveva l'impressione che un chiodo le fosse stato conficcato nella carne. Lui si allontanò divertito dall'ultima azione compiuta,mentre lei rincominciò a piangere,in silenzio.

-Guarda te! Mi tocca usare la violenza per farti capire che non mi segui più!- ritornò dov'era prima e guardandola sogghignò

-Ah!- sbattette lo stesso pugno sul lucido piano,orgoglioso,rise malvagiamente. Brit fissava uno spazio invisibile davanti a sé e con tutte le forze che riuscì a raccoglilere si alzò e massaggiandosi la mandibola corse vicino al tavolo rotondo per prendere il cellulare; Kevin le si parò contro,il corpo era un muro invalicabile

-Dove credi di andare?- Britney sentiva il fiato pesante di lui sulla testa che le spostava i ciuffi ribelli e notò anche che aveva delle occhiaie,scure,con le pupille più dilatate del solito.

Ora capì.

Il Federline stesso aveva ammesso che non avrebbe mai usato la forza fisica contro di lei,ma in quel momento la sua mente era impossessata dall'effetto della droga. Ne aveva abusato tantissimo per arrivare oltre la soglia della pazzia. La bionda si accorse del tic alla palpebra destra,segno che il nervosismo tirava fuori il peggio di lui.

-Non ti rendi conto di quello che stai facendo- disse lei tremante

-Non permetterti di giudicarmi!- in una frazione di secondo, alla colpevole le volò uno schiaffo in faccia. Quest'ultima si piegò per sedersi sul pavimento. Il viso si consumava tra due fiamme di bruciore incontrollabili,ma la parte del pugno peggiorava,sentiva tuttora il sapore inconfondibile del ferro fuoriuscire dalla ferita interna.

Sputò per terra il fluido rosso tossendo e risputò ancora,allargando la chiazza già profonda.

 

Kevin,guardandola dall'alto verso il basso,proseguì spaccandole il naso.

Brit,agonizzante,strisciando si rifugiò in un angolo della parete,con le ginocchia all'altezza della pancia.

Federline raggiungendola,le tirò a forza il mento costringendola ad alzare la vista su di lui.

Emise un altro urlo acuto,strozzato dal pianto,non aveva via d'uscita.

Il protagonista della tragedia,le sfracellò l'occhio e per finire l'opera le cozzò il labbro inferiore. Federline mollò la presa e lasciò che la vittima sbraitasse al cielo patita di tutta la sofferenza subita.

Il naso era otturato da due piccole cascate scarlatte.

Le si allagò nuovamente la vista di lacrime,già rinfrescata dalle precedenti.

Acqua e sangue si combinarono in una miscela rossastra che si riversava su tutto il volto,scolando in fondo all'anima spezzata dalla forza brutale di quel demonio.

Chinò la testa sulle ginocchia,il liquido scuro sgocciolò,percorrendo il profilo della ragazza e fermandosi per poco al mento,indeciso se precipitare e raggiungere l'altro suo simile nel vestito già schizzato o restare lì ad asciugarsi lasciando il ricordo dell'ultimo souvenir preso.

 

Tossendo,incrociò istintivamente le braccia alla pancia, stringendo forte,come se dovesse proteggersi da qualcosa o...

proteggere qualcuno.

 

 

 

La Spears guardò dritto giù,nascondendosi al suo predatore.

 

Lei era la preda,si.

E nel ciclo naturale della vita,doveva essere uccisa e mangiata.

 

La gomma cancella la matita.

 

E lei era un errore da eliminare

 

Gli impulsi elettrici del cervello non le arrivavano a destinazione, pietrificata,non riusciva a muoversi,tranne dentro. Tenne più stretti gli arti all'alto ventre,ben consapevole del colpo di grazia

che spettava

a loro.

 

 

 

 

 

Non arrivò.

Non si mosse.

Nessun spostamento d'aria,nessun movimento.

Britney singhiozzava,nella stanza solo il suo respiro e pianto si udivano. Ora provò ad alzare la testa,piano,cautamente;le botte prese iniziarono ad assumere un colore violaceo.

Il fiato ritornò regolare,adesso nell'abitazione rimbombavano suoi sussurri,solo se stessa, e ciò che difendeva,che viveva in lei.

Il mostro non c'era più.

Emise un suono stridulo,estasiato.

Se n'era andato.

Aveva ritirato gli artigli.

L'aveva risparmiata.

Restò rannicchiata lì come in punizione,affondò la testa tra i suoi palmi che si sporcarono dei maltrattamenti ricevuti appena un minuto fa. Sollevata dalla generosità di lui di non aver eseguito altri massacri e spaventata da quell'irripetibile risveglio,rabbrividiva oltremodo al ricordo di quella mattinata.

La vita scalciò a colei che lo manteneva,ricordandole di essere sempre presente,sostenendola.

 

 

 

 

 

 

' Nessuna via sembra essere
quella giusta
Tutto sembra superficiale
Dio mi ha dato la verità
E mi ha detto che qualcuno veglia
sopra di me...

 

...un giorno respirerò
e finalmente vedrò
e vedrò tutto questo nel mio bambino...

 

 

Nessun momento
sarà più vero

dell'attimo

in cui ti guarderò

E' Dentro di Te.





Scusate se ci ho messo più tempo del previsto a pubblicare questo capitolo. Vi è piaciuto? Ditemi tutto,quello che ne pensate e si vi sta piacendo questa storia,per me è fondamentale saperlo. :D un saluto a tutti voi!! <3

  
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