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Autore: Kaleidoscope_    09/09/2013    2 recensioni
“Allora, ci stai?”
Sembrerei una pervertita se accettassi?
“Certo!” rispondo decisa.
Troppo tardi.
Vedo formarsi nel suo viso uno sguardo malizioso che non tardo a ricambiare.
“Sei consapevole del fatto che vincerò, vero?”
“Povero illuso!”
Che il gioco abbia inizio!
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mark Hoppus, Nuovo personaggio, Tom DeLonge
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nonostante la stanchezza, passo la notte e ripensare al mio pensiero. Infatti, la mattina seguente ho due occhiaie da paura che, nonostante provi a passarci mille volte il correttore, non vanno via. Poco importa, sono in uno stato alquanto confusionale e di certo non mi frega di fare bella figura con qualcuno. Eccetto con Tom.
Mi do una pacca sulla fronte dopo il mio ultimo pensiero, devo assolutamente mettermi in testa che questa cotta deve passarmi al più presto.
Dopo essermi fatta una doccia, torno in camera per vestirmi, ma quando mi tolgo l'asciugamano sento un fischio di approvazione provenire dalla finestra.
Subito mi ricopro e arrossisco vistosamente, notando che il suono arrivava da Tom che se ne stava tranquillo e beato sul balcone della mia finestra.
“Ma sei scemo?! Ci sono i miei al piano di sotto!”
“Nah, li ho appena visti uscire” dice giocherellando con il suo piercing.
“Esci di qui!” dico quasi stizzita.
“Perché dovrei?” continua lui avvicinandosi a me, fino a farmi arrivare con le spalle al muro.
I pochi centimetri che ci dividono mi fanno rabbrividire, ma mi agito ancora di più quando poggia una mano sul mio collo e la fa scendere fino ad un mio fianco.
“Hai dormito poco, vedo. Qualche problema?” chiede sussurrando.
Faccio segno negativo dato che di parole non riesco a farne uscire, vista la situazione.
“Non ti credo” continua, appoggiando la sua fronte alla mia.
“Tom, dobbiamo and-”
La mia frase viene bloccata da un gesto che mai mi sarei aspettata: mi bacia.
Sebbene non voglia che tutto questo accada, ricambio il bacio facendo incontrare le nostre lingue.
E' tutt'altro che un bacio casto, infatti dopo poco ci ritroviamo sdraiati sul letto.
Poi però, anche se l'eccitazione è ormai alta, lo fermo.
“Tom, no, basta” dico piantando le mie braccia sul suo petto.
Lui ghigna, per poi alzarsi.
“Sapevo che ti saresti arresa facilmente, ma giuro che ce la farò” continua uscendo dalla stanza.
Mi sento a dir poco imbarazzata dato che potrebbe aver capito tutto, così mi rivesto velocemente e lo raggiungo al piano di sotto.
La mattinata passa in fretta, dentro la mia testa c'è un solo ed unico pensiero, ovviamente. Tom cerca di farmi parlare durante le lezioni ma fingo di voler stare attenta. In realtà, invece, vorrei veramente stare a chiacchierare con lui come al solito, ma proprio non ci riesco.
Inizia a farmi male questa situazione, perciò appena prima di uscire dall'edificio, lo fermo.
“Possiamo vederci oggi? Dovrei parlarti...”
“Devo preoccuparmi?” chiede puntando il suo sguardo sul mio.
“No, tranquillo”
“Va bene, ti aspetto nel tardo pomeriggio a casa mia, ok?”
Annuisco per poi andarmene, ma lui mi blocca e mi volta verso di sé.
Lo guardo confusa, non capendo cosa voglia.
Si avvicina, mi prende il viso tra le mani e mi da un bacio sulla fronte, per poi sussurrarmi un “ti voglio bene”.
E' uno dei piccoli gesti che da lui si ingrandiscono, adoro quando fa così.
Il dolore poi, arriva quando vedo Holly che gli salta in braccio, baciandolo come se non ci fosse un domani. Facendo finta di nulla, la saluto per poi andarmene.
Appena arrivata a casa, mi preparo il pranzo e mi metto a studiare.
Fisica, chimica e per finire letteratura. Ma mi annoio a tal punto da addormentarmi mentre leggo un capitolo dei “Promessi Sposi”.
Vengo risvegliata dal suono di un clacson, probabilmente di un camion appena passato davanti a casa mia. Guardo l'orario : sono le sei del pomeriggio, perciò mi cambio e mi dirigo verso la casa di Tom.
Appena entrata, lui mi abbraccia, senza motivo. Abbraccio a cui ovviamente sto, non potrei mai dirgli di no.
“Dimmi tutto” dice sorridendo.
“Beh, Tom, volevo parlarti di stamattina” inizio, incerta.
“Meg, scusami, non volevo farti incazzare, lo giuro!” dice alzando le mani.
“No, no. Non sei tu il problema, sono io. Quando mi hai baciata-”
La mia frase viene interrotta dal suono del citofono. Tom si affretta ad aprire e la persona che entra è l'ultima che volessi vedere : Holly.
“Amore mio!” strilla con la sua vocina irritante.
“Hey” dice Tom, baciandola.
Appena mi vede, mi squadra dalla testa ai piedi, per poi assottigliare gli occhi e guardare Tom.
“Perché lei è qua?!” chiede scocciata.
“Dovevo parlare con lei”
“La smettete di stare sempre insieme? Mi avete stufata!” dice, per poi avvicinarsi a me “Sono io la sua ragazza, io vado a casa sua e solo io lo abbraccio, lui è mio.” dice fredda.
“Holly, stai esagerando, non ha fatto nulla di male!”
“No, Tom. Lei è la tua ragazza e ha tutte le ragioni per voler passare del tempo con te, scusate il disturbo.”
Quando lui mi sta per fermare, Holly lo chiama, così riesco a tornare a casa.
Appena tocco il letto, mi sfogo in un pianto liberatorio che dura per tutta la sera. Arrivo all'una di notte ormai senza più lacrime. Sono senza forze, ora come ora vorrei solo sparire.
Il dolore mi affligge il cuore, pensare che tutto questo stia accadendo di nuovo mi fa morire dentro. Non avrei voluto stare male per un ragazzo mai più dopo la storia di David e invece eccomi qui a frignare per il mio migliore amico.
Mentre sto per iniziare di nuovo a singhiozzare, la porta della mia camera si apre.
Il mio sguardo è rivolto verso il basso, ma capisco di chi si tratta quando sento il suo profumo.
“Ti prego, va via” dico quasi supplicandolo.
“No, non ti lascerò dormire da sola. Ricordi, tre anni fa, quando i tuoi ti lasciarono in casa da sola e mi pregasti di dormire con te perché avevi paura? Ecco, so che non ti fa piacere rimanere sola quindi sono qui e non fare storie”
Non riesco neanche a controbattere che lui si mette sotto le coperte insieme a me, prendendomi le mani e incrociando le sue dita con le mie.
Mi accoccolo al suo petto, addormentandomi dopo pochi secondi.
La sveglia suona alle sette e mezza, così da farci svegliare entrambi assonnati più che mai.
Mi alzo, vado a farmi una doccia e mi cambio, quando torno Tom è ancora nel mio letto.
“Sveglia” gli sussurro, avvicinandomi.
Farfuglia delle parole a caso prima di aprire gli occhi e devo ammetterlo : è sexy anche appena sveglio.
Essendo rimasto con gli stessi vestiti con cui è arrivato stanotte, usciamo ed arriviamo a scuola. Naturalmente, all'entrata c'è Holly con una faccia sconvolta ma fa una cosa che non mi sarei mai aspettata : mi tira uno schiaffo che mi fa bruciare moltissimo la guancia.
“Lo vuoi capire che non devi più frequentarlo?!” mi grida addosso.
Presa dalla rabbia, forse dal momento o forse dal fatto che chi mi grida di prima mattina può considerarsi morto, mi avvicino spingendola.
“Stronza che non sei altro, prova a ripetermi che non devo più vedere né abbracciare il mio migliore amico e stai certa che ti ritroverai un occhio nero su quel cazzo di faccino che ti ritrovi. Vuoi saperla una cosa? Non mi importa se sei la sua ragazza. Lui è mio, a prescindere che tu lo voglia o no. Posso andare a casa sua tutte le volte che voglio, va bene? Ficcatelo in quel cervello inesistente che ti ritrovi!” urlo, per poi sentire un commento di Tom.
“Che figata, rissa tra donne!” dice ridacchiando.
“Testa di cazzo, dovresti fermarle invece di dire queste cose” continua Anne, appena arrivata.
Detto fatto, lui si mette in mezzo a noi due.
“Tom!” fa Holly per chiamarlo.
“Dimmi”
“Devi fare una scelta. O me, o lei.”
Lui sbianca e non da una risposta, cosa che mi fa imbestialire e decidere di tornarmene a casa.





Kaleidoscope's space:
Ci siamo! Questo è il penultimo capitolo *sigh*
Ringrazio
ElaEla e giulss182 per aver recensito il capitolo precedente :)
  
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