GRASSHOPPER

Non era raro che Daiki la invitasse ad andare nel bosco con lui alla ricerca di qualche strano insetto che aveva visto nel più recente documentario della televisione, pur ben sapendo che la bambina aveva una paura matta degli insetti.

Eppure lei lo seguiva sempre. Qualcuno doveva pur assicurarsi che non si arrampicasse su di un albero per seguire uno scoiattolo o che un ragno radioattivo non lo mordesse, per quanto le avrebbe fatto piacere avere un amico supereroe.

Con questi pensieri che le frullavano nella testa, per l'ennesima volta, Satsuki cercava di convincersi sul perchè lo stesse seguendo di nuovo, poco prima del tramonto, immersi quasi fino al collo nell'erba alta “Ma quel coso che stiamo cercando ...” cominciò, seguendo con i suoi grandi occhi rosa ogni movimento del bambino davanti a lei “Cavalletta” sbottò il suo compagno “Si chiama cavalletta, Satsuki, non coso!”

La bambina mise il broncio e sbuffò “Va bene! Questa cavalletta che stiamo cercando” rispose irritata, poi abbassò nuovamente la voce “è-è m-molto grande?”

Il bambino si fermò, voltò leggermente il capo, giusto quanto gli bastava per vedere la sua migliore amica e disse “Dipende” poi strinse gli occhi a due piccole fessure, e un sorrisino spaventoso gli si dipinse sul volto “Se ha mangiato un bambino, allora si che è bello grosso”

Con un gridolino la bambina si strinse i pugnetti al petto tremando “Ma tu sei con me, quindi non hai motivo di spaventarti” e si voltò, continuando ad aprirsi la strada schiacciando sotto i piedini l'erba alta ed ispida “Il grande Aomine Daiki ha già un piano perfetto per catturarlo!”

Satsuki lo seguiva velocemente, cercando di stargli il più vicino possibile, evitando di toccare qualsiasi cosa intorno a lei. 'Stupido Dai-chan' pensò 'Lui, i suoi stupidi insetti e la sua stupida fantasia! Non esiste un insetto così grande da mangiare un bambino … o no?' Immersa nelle sue riflessioni, si ritrovò a portare lo sguardo avanti verso la sua guida, ma il bambino non c'era “D-dai-chan?” chiamò spaventata “D-dove sei, Dai-chan?!” si fermò di botto, non sapendo se continuare a muoversi o restare ferma lì, in attesa che Daiki tornasse “D-dai-chan!” strillò abbassando i pugni sui fianchi “S-se questo è uno scherzo, sappi che non è divertente!”

L'erba che la circondava ondulava da un lato all'altro emettendo uno strano fruscio, mentre il sole calava piano oltre gli alberi alti. All'improvviso qualcosa di sottile le punzecchiò la spalla. Si voltò, ma non c'era niente. Di nuovo sentì qualcosa sulla spalla, qualcosa che si muoveva e che le faceva il solletico. Si immobilizzò, rigida come il tronco di un albero. Dopo pochi secondi il solletico svanì, ma sentiva un piccolo peso sopra la testa. La bambina rimase immobile ancora per un po', poi si fece coraggio ed alzò lentamente il capo e gli occhi. Nello stesso tempo, timidamente, una piccola cavalletta cacciava la testa fuori da quell'ammasso di capelli rosa, con le piccole antenne che cadevano in avanti.

I due rimasero a guardarsi per alcuni secondi, che sembrarono durare all'infinito, fino a quando la bambina, tremante e con gli occhi carichi di lacrime diede un urlo acuto, cominciando ad agitare le mani sulla testa e tra i capelli, sperando così di mandar via quell'essere piccolo e spaventoso.

Avvertì qualcosa tirarle la maglietta ed istintivamente si girò da quella parte, ma inciampò in un piccolo legnetto e cadde per terra alzando un'enorme nuvola di terreno.

Quando quella nube di terra e polvere si fu dissolta, si ritrovò seduta a terra tossendo e piangendo, fino a quando non notò qualcosa steso accanto a lei “Cavoli Satsuki ...” ansimò il bambino che evidentemente era ciò che la stava tirando poco prima e che doveva essere caduto assieme a lei “Sei proprio una femminuccia! Fare tutto questo chiasso solo per un piccolo insetto … e l'hai anche fatto scappare!” La bambina rimase a guardarlo per un po', con ancora le lacrime agli occhi, poi, quando il suo amico si avvicinò lentamente verso di lei gli diede una botta in testa con tutta la forza che aveva in quel suo piccolo corpicino spaventato “Baka!”

Il piccolo Daiki si mise a sedere imbronciato davanti a lei, grattandosi la testa nel punto esatto in Satsuki gli aveva dato il pugno “Ma che sei impazzita?!”

Satsuki ribollì di rabbia “Tu sei impazzito a fare uno scherzo del genere!” urlò “Soprattutto dopo aver detto tutte quelle cose” disse indicandolo con l'indice. L'altro rise sonoramente “Mi hai creduto veramente?!” continuò a ridere, così forte che ora anche lui aveva le lacrime agli occhi “Me lo sono inventato al momento, non pensavo mi avresti creduto” La bambina incrociò le braccia al petto, e si voltò dall'altra parte, sbuffando. Istintivamente si guardò i piedi, e notò che le sue scarpe non erano dove dovevano essere “Sono lì, accanto a te” le indicò il bambino. Cercò di mettersi in ginocchio, ma un dolore la costrinse a rimettersi seduta “T-ti sei fatta male, Satsuki?” le chiese prontamente il suo amico. Lei lo guardò: anche lui aveva un paio di sbucciature su gambe e braccia e qualche taglietto, ma niente di importante. Le sue ginocchia invece erano entrambe rosse e sporche e le facevano un po' male.

Prima ancora che potesse rispondere alla domanda, il bambino la sollevò e se la portò dietro la schiena “Reggiti bene, mi raccomando” e corse verso casa più veloce che poteva, così veloce che la bambina riuscì solo a prendere le sue scarpette ed avvolgere le braccia al torno al collo di lui “Mi-mi dispiace, Satsuki, davvero!” piagnucolava il piccolo “N-non lo faccio più, te lo prometto” poi fu come colpito da un'idea improvvisa “Non ti permettere di morire su di me!” urlò e la bimba sorrise di tutta quella situazione surreale nella quale si erano cacciati “Stupido, sono solo sbucciature, non è grave” mormorò “Non c'è bisogno di piangere”

Aomine si asciugò gli occhi con la mano “N-non sto piangendo!” gridò e con falcate sempre più ampie corse verso le loro case. Non era mai stato così contento del fatto che abitassero così vicini.

E la bambina si strinse a lui ancora più forte, poggiando il mento nell'incavo tra il suo collo e la spalla.

Dopotutto, aveva sempre voluto giocare a 'Principi e Principesse'







The Writer's Corner
Salve di nuovo! Allora, per cominciare ringrazio di cuore chiunque abbia letto la mia storia, chi commenta ed anche i lettori fantasma xD
Che dire, spero che vi sia piaciuta, che i personaggi non siano OOC (cavolo, come sono ripetitiva) e che non sia stata solo una perdita di tempo.
Chiedo scusa, inoltre, per alcuni pensieri dei personaggi che sembrano non avere nè capo nè coda, ma ho cercato di introdurre nella storia i pensieri strani che possono passare per la mente dei bambini, frutto della loro immaginazione :D

Gradirei tanto sapere cosa ne pensate, ed anche le critiche sono ben accette ^^

Baci
Nike <3

Please Review ;)