Fanfic su artisti musicali > Green Day
Segui la storia  |       
Autore: Hina chan    09/09/2013    1 recensioni
Raccolta di One-Shot tutte interamente dedicate a Billie Joe Armstrong
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Te ne stai seduto in riva al mare con il vento che ti accarezza i capelli corvino, la musica nelle orecchie ti fa da sottofondo ai pensieri, le onde ti lavano i piedi insabbiati e osservi l'orizzonte, là dove l'azzurro del cielo si mescola con il blu dell'oceano, ma il sole sta tramontando e s'illumina tutto d'arancione, gli occhi ti brillano, senti gli ultimi raggi di sole che ti scaldano la pelle nel cuore dell'inverno, un altro giorno sta finendo, presto il buio calerà, e sarai onorato di tornartene nella tua dimora nel pieno di quella città dove hai passato l'infanzia e l'adolescenza, e che ora condividi l'età adulta con la tua dolce famiglia allegra. Osservi il sole tuffarsi a ovest ammirando la sua bellezza che si spegne, sentendo i primi brividi della notte lunga che deve entrare in scena non molto dopo, lasci che la natura faccia il suo corso davanti ai tuoi occhi smeraldo, sospiri profondo ripensando al passato volendolo cambiare per avere vicino a te le persone che hai perso con il tempo, gli amici più cari, le prime fidanzate, vorresti ridere per un'ultima volta il bel viso buffo di Andy, tuo padre, se non in foto non te lo ricordi nei particolari anche se i folti capelli neri che accarezzavi ogni volta che le sue braccia ti avvolgevano in un abbaraccio caloroso li ricordi come se fossero i tuoi, gli spettinavi sempre, ti divertiva mettergli le mani in testa e poi annusartele e respirare il dolce profumo del suo shampoo che ti lasciavi.
Sbirci con la coda dell'occhio l'orologio del telefono da cui esce la musica che entra direttamente nelle tue orecchie senza disturbare la quete pubblica, segna le 17:30, l'inverno sta finendo e le giornate si allungano, chiudi gli occhi qualche istante e li riapri subito dopo, lo scenario è sempre lo stesso ma è come se non lo vedessi da tanto tempo, magari giorni, mesi, oppure anni, gli spifferi iniziano ad accarezzarti il collo poco protetto e a farsi più frequenti.

Segui l'ululio del vento tra i vicoli della città, vuoi passare un po' di tempo per te stesso senza che nessuno ti possa disturbare, riappari magicamente nei posti dove hai passato l'infanzia, il parco, la scuola elementare, il centro sportivo e tutti i luoghi che ti fanno venire alla mente cose passate e che speri di non dimenticarti mai. Passi davanti all'ospedale dove il decimo giorno di settembre tuo padre ti ha abbandonato solo con tua madre e i tuoi fratelli più grandi, lasci che i pensieri cattivi ti mangino il cervello e speri di riuscire a sorridere ancora una volta senza far finta, tuo padre era molto per te, con lui hai iniziato a fare musica, ti ricordi ancora la sua faccia soddisfatta mentre ti poneva Baby Blue e la tenevi in mano con fatica, ricordi ancora i suoi occhi stanchi su quel letto bianco dell'ospedale che doveva essere un semplice passaggio ma non uscì più da lì se non per il funerale alla quale hai voluto partecipare anche se con il viso colmo di lacrime amare, piene di tristezza, dolore, rassegnazione anche se speravi che fosse tutto solo uno stupido incubo, e da lì non hai potuto fare altro se non distrarti, lasciarti prendere dal paradiso e dimenticare l'inferno, sorridere alla luce del sole e sorridere anche durante i temporali della notte, lasciare il dolore e abbracciare la gioia della vita, continuarsi a ripetere che chiunque ce la può fare vuol dire che anche tu riusciresti, ed è la sfida più grande che tu riesci a combattere ogni giorno, sorridere senza lasciarsi prendere dal dolore interiore, e tutto senza dimenticare perché i ricordi, sia belli che brutti, sono pur sempre ricordi del passato che non accadranno mai più nel futuro.

Lasci il quartire più degradato di Berkeley e ti riavvi verso casa, la notte è scesa da qualche ora ormai, la tua famiglia ti cerca ovunque, percorri il tuo cammino con la calma di chi non ha fretta e pensi ancora sul passato.
Cammini lungo la via di casa, illuminata a malapena da dei lampioni bruciati, la loro luce fioca accende il tuo lungo cammino per le strade della città, alzi la testa per la prima volta dopo ore, abbassi il cappuccio della felpa che tieni addosso, metti una mano in tasca e ne estrai le chiavi, apri il cancellino della villa con le luci accese all'interno, si intravedono le ombre di persone in disperazione, pensano di aver perso un marito, un padre, un amico stretto, chiudi il cancellino e cammini ancora fino alla porta d'ingresso, abbassi la maniglia e lo sguardo pieno di lacrime di tua moglie si scaglia contro di te, ti sorride e ti abbraccia a più non posso, i figli si aggiungono a lei, ti lasci scappare delle lacrime che iniziano ad invaderti il volto, sei felice di vedere la famiglia ad accoglierti, e loro sono felici di abbracciare il Billie Joe che pensavano di aver perso.
_______________________________________
Ringrazio tutti quelli che hanno voluto leggere la prima OS, ecco la seconda!
Ringrazio tanto anche GD_foREVer per aver recensito con amoVe e pazienza (?)
XOXO,
Cate :)
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: Hina chan