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Autore: MaggieMary    09/09/2013    2 recensioni
Due ragazzi.
Il primo è alto, bello e perfetto; il secondo è un giovane dal viso effeminato.
Un amore a prima vista.
L'unico ostacolo?
Un imbarazzante costume da panda!
[MyungJong ≈♥ con accenni WooGyu. Più altre OTP] ≈
[SONO 55 I CAPITOLI! Non 56 come c'è scritto ] [COMPLETA] ; n ;
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: L/Kim Myungsoo, Lee Sungjong
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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[No POV]

 
In un piccolo appartamento poco lontano dal centro, era un’incognita se fosse più alto il rumore degli schiamazzi o quello del martellio continuo di attrezzi diversi.
 
Riuniti, tutti e sette insieme, come non lo erano mai stati.
 
Ognuno di loro aveva vite diverse, l’une dalle altre. Non erano sette amici nati e cresciuti insieme, come però sarebbero potuti sembrare.
 
I loro passati non erano uguali. Non si erano mai visti tutti e sette bambini. Non avevano trascorso tutti insieme il primo giorno di scuola. Non avevano passato tutti nello stesso modo e luogo la propria infanzia.
 
Eppure c’era qualcosa. Qualcosa che li univa. Che univa quelle sette anime che all’esterno sarebbero potuto sembrare incompatibili.
 
Un nonno spesso e volentieri isterico. Un bambinone dai modi di dinosauro. Uno schiocco patito di aegyo. Un fissato di danza e del color viola. Uno spilungone sempre pronto a fare scherzi a tutti. Un fotografo spesso vestito di nero. E un flower boy dalla doppia identità di panda.
 
Come potevo questi sette ragazzi anche solo chiacchierare? Avevano ben poco in comune.
 
Eppure tra di loro si era instaurato un particolare legame. Un legame formato da tante piccole, ma allo stesso tempo profonde, relazione.
 
Quattro di loro avevano trascorso la loro infanzia insieme, due erano cresciuti l’uno al fianco dell’altro e l’ultimo era entrato in contatto con loro in un modo quasi casuale, ma era come se fosse sempre stato loro amico.
 
Però, se il loro legame si fosse concluso semplicemente qui, non sarebbe stato nulla di eccelso.
 
Da questi legami di poche persone, ne partivano tanti altri, formando una complicata ramificazione da cui non si riusciva a scorgere né l’inizio né la fine.
 
Era una relazione formata da linee chiuse, mai spezzate o aperte.
 
Non appariva come un semplice cerchio, un quadrato o una qualche forma a due dimensione, come quelle si studiavano in geometria.
 
Era come una linea continua e chiusa, stretta al centro, dove tutte quelle sette anime si incontravano e trovavano il loro equilibrio perfetto. Un equilibrio insieme.
 
Perché, anche se non erano nati e vissuti sempre insieme, ora si erano ritrovati, in un modo o nell’altro. Grazie all’incontro di complicate varianti e fattori esterni.
 
Il loro legame era così e, se avessero dovuto dargli una forma concreta, solo una sarebbe stata perfetta . . .
 
--
 
[Sungjong POV]

 
Quando, quella mattina, io e Myungsoo avevamo trasportato su per le scale quei pesanti scatoloni, mi ero aspettato di dover sopportare ore e ore di martellate, nel tentativo di dare forma a quell’ammasso di pezzi sparsi.
 
Ma di certo non mi ero aspettato che il suono della voce avrebbe superato quel rumore.
 
In cucina, seduto a quel tavolo, con una mano che ticchettava sul tavolo di legno chiaro, ascoltavo quella confusione provenire dalla mia camera da letto, indeciso su cosa fare.
 
-Ma sei sicuro che non dovremmo andare di là con loro al posto di starcene con le mani in tasca?
 
Il mio hyung annuì, sorseggiando una qualche tisana da una tazza colorata.
 
-Ne sei certo? Insomma … tutti stanno sfaticando, ma alla fine è una cosa che riguarda solo me e Myungsoo … - continuai a riflettere ad alta voce, alzandomi poi dalla sedia – Forse è meglio se vada a dare una mano …
 
Sunggyu, ancora comodamente seduto, appoggiò la tazza sul tavolo e mi riservò un’occhiataccia.
 
-Pensi che 5 ragazzi, ormai ventenni e adulti, non sappiano mettere insieme un mucchio di pezzi di legno per dare forma ad un letto?
 
Mi morsi il labbro inferiore, alzando gli occhi al cielo.
 
Lo conoscevo troppo bene per non sapere che stava semplicemente arrancando scuse per non doversi alzare e dare una mano anche lui.
 
Certe volte sapeva essere proprio un vecchietto sfaticato.
 
Se poi, come diceva lui, quei miei cinque hyung erano in grado di fare tutto da loro, a quest’ora non avrebbero già finito?
 
Dopotutto, avevamo portato a casa gli scatoloni quella mattina presto, e ora erano già le sei del pomeriggio.
 
Indeciso se subire l’ira funesta di Sunggyu, disubbidendo ai suoi ordini e andando ad aiutare in camera da letto, o rimanere semplicemente in cucina, come avevo fatto fino a quel momento, il cielo stava diventando rosso, segno che quella giornata stava giungendo al termine.
 
Ancora riflettendo, standomene in piedi e con le braccia conserte, si udì un urlo straziante, seguito da un paio di passi verso la cucina.
 
-Aigoooooo ~ Mi hanno schiacciato il pollice col martello! Vorrei proprio sapere chi ha permesso a quel bambinone di usare quell’attrezzo!! Gyu, dammi un bacino così mi passa ~
 
Mandai giù la saliva, disgustato da quella scenata messa in atto da Woohyun, ma non riuscì a dire nulla che fece la comparsa un altro mio hyung.
 
-Bambinone?? – ripeté Dongwoo – Se metti il dito sotto il martello, normale che dopo lo schiacci!
 
Woohyun arricciò il naso e si lanciò contro l’altro ragazzo, in una lotta di pizzicotti e solletico.
 
Ed ecco che la cristallina e coinvolgente risata di Dongwoo si fece sentire, attirando l’attenzione così dell’ennesimo ragazzo.
 
-Ma che succede qui? Non dovevamo finire col letto? – chiese Hoya, ma senza ricevere risposta da parte di nessuno nella stanza, tutti troppo impegnati in un modo o nell’altro.
 
Il mio hyung, non sentendosi considerato, si sedette in una sedia libera del tavolo.
 
-Sungjong, potrei avere un caffè?
 
Spostai subito lo sguardo su di lui, sorridendo.
 
-Oh si si! – mi sbrigai a dirgli, sentendomi finalmente utile e avvicinandomi alla macchina del caffè.
 
Ma una voce, alle mie spalle, non mi diede nemmeno il tempo di premere un pulsante.
 
-Jongie … cosa ti avevo detto?
 
Feci una smorfia, senza voltarmi verso di lui che, già sentivo, stava venendo dietro di me.
 
-Non posso toccare la tua preziosissima macchina del caffè. – gli feci la voce dietro – Ma guarda che ho imparato come si fa!
 
Myungsoo appoggiò il mento sulla mia spalla.
 
-Come no, e poi ci troviamo la cucina in fiamme.
 
Gli tirai una leggera gomitata nello stomaco – Che scemo.
 
Myungsoo fece per depositarmi un bacio, tirato in un sorriso, sulla pelle nuda del mio collo, ma Hoya tornò a parlare, obbligandolo a staccarsi da me.
 
-Quindi niente caffè?
 
-No no, lo faccio subito hyung—
 
-Caffè? Qualcuno ha detto caffè? – chiese Dongwoo, finalmente libero da Woohyun che era tornato a concentrarsi su Sunggyu, sedendosi affianco a Hoya – Potrei averne una tazza anche io?
 
-Oh, certo! Faccio subito! – concordai, prendendo due tazzine e posizionandole nella macchina da caffè.
 
Myungsoo dietro di me sbuffò – Non ti permetterò di distruggere tutto. Fammi fare a me! – ribatté, cercando di farmi spostare, ma inutilmente.
 
-Non ci penso nemmeno! Faccio io!
 
Il giovane sospirò sbracciandosi dietro di me e tentando di farmi spostare.
 
-Jongie, non fare il bambino … mettiti seduto e lasciami fare!
 
-N-No … voi avete sfaticato fino ad adesso .. Permettimi di fare qualcosa anch—HAHAHAHAHA – le mie inutile richieste furono bloccate da un attacco di solletico da parte di Myungsoo.
 
Fu tutto vano cercare di fermarlo o tentare di chiamare il soccorso di qualche mio hyung, tutti troppo impegnati a discutere tra di loro.
 
Hoya e Dongwoo, dopo essersi dimenticati del loro caffè, avevano cominciato a discutere animatamente sull’ultimo cd di un qualche rapper, a me totalmente sconosciuto; mentre Sunggyu cercava di tenere fermo Woohyun, che stava continuando a fare tutti i più squallidi aegyo, e a dirgli che gli avrebbe dato tutti i baci che voleva, dopo aver finito la sua tisana.
 
Se prima quella casa era stata rumorosa, a questo punto ero certo che il caos più totale si stava sentendo in tutto il palazzo, se non anche in strada.
 
Piegato in due, mentre Myungsoo ci aveva preso gusto a farmi solletico, non riuscii a sentire un paio di passi farsi strada verso la cucina, finché il proprietario di quelli non si fece sentire.
 
-Ma che accidenti state facendo tutti qui?? Mi avete obbligato ad aiutarvi e poi ve ne state tranquillamente a poltrire?!
 
Gli occhi di tutti si spostarono su Sungyeol, che aveva appena annunciato la sua alta presenza.
 
Il giovane spostò lo sguardo su tutti noi, prima di fare una smorfia disgustata.
 
-Cosa state facendo? Le coppiette felici??
 
-In realtà io e Hoya non saremmo una copp—tentò di ribattere Dongwoo, naturalmente inutilmente.
 
-L’umanità si estinguerà presto per colpa vostra! – commentò, prendendo poi in braccio una pallina di pelo arancione – Vieni Jongie, non farti influenzare da questa gente.
 
-Se l’umanità si estinguerà sarà anche per colpa tua, Yeollie. Qui l’unico un minimo etero è Jongie, … il gatto, non questo qui.
 
Mi strozzai con la saliva – Questo qui?!
 
Myungsoo mi ignorò, tornando a farmi il solletico, sedendosi poi a cavalcioni su di me, mentre mi dimenavo inutilmente.
 
Sungyeol per un attimo non fiatò, ma nessuno lo trovò in un qualche modo sospetto.
 
Eppure, io non riuscì a non notarlo.
 
Sungyeol una volta mi aveva parlato di lui. Mi aveva detto che aveva tenuto nascosta la sua cotta per Myungsoo per tutti quegli anni, e che era quasi certo che quest’ultimo lo ritenesse un normale etero.
 
E allora cos’era stata quell’affermazione espressa tranquillamente da Myungsoo poco prima?
 
Sapevo cosa stava frullando nel cervello di Sungyeol.
 
Non ero dotato di poteri paranormali e, fino a prova contraria, non sapevo leggere nel pensiero. Eppure ero quasi certo di conoscere quale dubbio stava tormentando la mente di quell’alto ragazzo.
 
Se Myungsoo si era accorto che Sungyeol era omosessuale, forse si era anche accorto che aveva avuto una cotta per lui per tutto quel tempo?
 
Forse l’affetto nei suoi confronti era stato più che palese.
 
Sungyeol si limitava a starsene in silenzio, accarezzando quel gattino arancione, mentre gli altri erano ritornati a chiacchierare tranquillamente.
 
Non potevo lasciare che continuasse a torturarsi con quell’inutile, in quel momento, dubbio.
 
Aveva aiutato fin troppo sia me che Myungsoo, non si meritava altre preoccupazione.
 
-Ah, e h-hyung … lascia stare Jongie e pensa invece a quel topo pelato!
 
Sungyeol mi lanciò un’occhiataccia – Non è un topo pelato! È un gatto e si chiama Jureumie!
 
Lo sapevo che se la sarebbe presa per quella mia affermazione, ma meglio che torturarsi con un’inutile questione, no?
 
Ed il piano in un qualche modo funzionò.
 
Sungyeol lasciò andare Jongie per la sua strada e si sedette in quella tavola, cominciando a parlare serenamente con tutti gli altri.
 
Sorrisi, felice di quella atmosfera carica di tranquilla felicità.
 
-Ah, Sungjong? – mi richiamò all’improvviso Sunggyu – Quando tu e Myungsoo avrete finito di copulare sul pavimento della cucina … io avrei un certo languorino.
 
--
 
-Vedete? Tagliando via quell’ammasso di capelli abbiamo reso più mascolini e virili i suoi tratti.
 
-Si si, infatti! Riuscite a vedere? Questo taglio è perfetto per un ragazzo dall’animo forte ma allo stesso tempo delicat—
 
-Hyung … per favore … rimettetevi a mangiare e smettetela con questa inutile televendita!
 
Sunggyu e Woohyun mi dedicarono una smorfia, mentre ignoravano tranquillamente ciò che gli avevo appena detto.
 
Da quando ci eravamo messi a tavola, tutti e sette insieme, per cenare tranquillamente, quei due giovani avevano circondato Sungyeol e ci avevano mostrato come avevano abilmente tagliato i capelli a quel ragazzo.
 
In realtà, ancora non sapevo come avessero fatto a tenere quel lavoro così a lungo. Forse i loro continui fan service erano serviti a qualcosa.
 
Allo stesso tempo, mi chiedevo come mai Sungyeol si fosse mai fidato di quei due, dopo quello che avevano combinato ai miei capelli anche se, a dire il vero, a lungo andare mi ci ero abituato a quel taglio e non era stato necessario alcun ritocco.
 
-Come stavamo dicendo … - ricominciò a parlare Sunggyu – Questo taglio è perfetto per un ragazzo single e attraente come Sungyeol.
 
Alzai gli occhi al cielo – Il vostro modo di parlare mi sta facendo venire voglia di vomitare.
 
-Taci per una buona volta, Sungjong. – mi liquidò il più grande fra tutti – Dicevo … questo taglio è perfetto per un ragazzo come lui.
 
-Si, esattamente. – concordò Woohyun – E’ perfetto e con questo taglio probabilmente non rimarrà single  ancora a lungo.
 
Mi portai una mano alla fronte, avvilito dal flusso di parole incontrollabile dei miei hyung.
 
Perché accidenti non potevano starsene zitti e tranquilli per una buona volta?!
 
Quello che stavano dicendo non erano altro che un mucchio di sciocchezze …
 
-Beh, in effetti avete ragione.
 
… o forse no?
 
Tutti e sei ci concentrammo su Sungyeol, che subito si pentì di quello che aveva detto.
 
Non avrebbe dovuto lasciarsi scappare quel breve periodo.
 
Noi sei sapevamo essere peggio di quelle vecchiette impiccione che tanto si vedevano ciarlare al parco.
 
-Come?? – fu detto quasi nello stesso istante da tutti noi.
 
Sungyeol mandò giù la saliva, consapevole dell’errore che aveva appena commesso.
 
-N-Nulla.. – cerco inutilmente di sviare l’argomento, ma ormai il danno era fatto.
 
Sunggyu, Woohyun e io cominciammo ad assillarlo di domande ed anche i più silenziosi Hoya e Myungsoo erano incuriositi, mentre la risata di Dongwoo tornò a farsi sentire.
 
L’alto ragazzo sulle prime cercò di cambiare argomento, ma sapeva anche lui che sarebbe stato tutto vano.
 
E così, in quella domenica di fine Marzo, scoprimmo che in fondo anche Sungyeol aveva trovato il suo equilibrio perfetto. E la persona che ora invadeva i suoi pensieri non era più Myungsoo.
 
 
-Penso di starmi innamorando … o forse sono già innamorato.
 
--
 
[No POV]

 
Sunggyu, Dongwoo, Woohyun, Hoya, Sungyeol, Myungsso e Sungjong.
 
La relazione di questi sette ragazzi è formata da linee chiuse, mai spezzate o aperte.
 
Non appariva come un semplice cerchio, un quadrato o una qualche forma a due dimensione, come quelle che si studiavano in geometria.
 
Era come una linea continua e chiusa, stretta al centro, dove tutte quelle sette anime si incontravano e trovavano il loro equilibrio perfetto. Un equilibrio insieme.
 
Perché, anche se non erano nati e vissuti sempre insieme, ora si erano ritrovati, in un modo o nell’altro. Grazie all’incontro di complicate varianti e fattori esterni.
 
Il loro legame era così e, se avessero dovuto dargli una forma concreta, solo una sarebbe stata perfetta . . .
 
il simbolo dell’infinito.

 
 
 
~ Note dell’autrice ~

Maggie is back ~ Non so quanto tempo sia passato dall’ultimo capitolo, spero non troppo, ma comunque eccomi qui! Con questo capitolo che per alcune cose mi piace molto, per altre mi fa schifo (Y) Come sempre del resto, è una storia che si ripete. Comunque grazie per aver letto! Un grazie in particolare a chi inserito la storia nelle preferite/seguite/ricordate *^* Aumentate sempre, kyaaa ~ Un grazie speciale anche a chi ha recensito: YeLloWfLoWeRs, la mia kohai e la mia unnie Made ~ Alla mia ultimate bias (alla quale stappo un altro champagne /??) e a mia sorella ~
. . . suonano troppo strane, eh, queste note dell’autrice? Un po’ troppo affrettate per i miei standard … già.
Beh, perché avrei una cosa abbastanza importante da dire, ma c’è così poco preavviso che non vorrei ritrovarmi tutte sotto casa mia con dei forconi (?)
Se diamo conto alla scaletta (che ormai seguo ben poco perché la storia si è praticamente scritta da sola /? e.e), non mi vengono strane nuove idee e non la tiro troppo per le lunghe ……………………….. (i puntini danno un senso di ansia (?))
………………………………………………………………. Questo è il penultimo capitolo.
… lo so, non avevo anticipato assolutamente nulla nei capitolo precedenti, ma perché anche io me ne sono resa conto solo durante la stesura del capitolo. Ero quasi certa che ci volessero ancora un paio di capitolo, ma no … se i miei calcoli sono giusti, il prossimo capitolo sarà l’ultimo.
Non so se tirare un sospiro di sollievo oppure scoppiare a piangere (?) per dover finalmente reputare COMPLETA questa fan fiction.
Forse molti di voi si aspettavano molto altro o forse vi aspettavate che finisse molto prima  fatto sta che questa storia sta per giungere al termine. Vorrei pubblicare la fine questa settimana, perché poi ricomincia la scuola (uh uh … ), ma sta a voi decidere (?) Solitamente comincio a scrivere il capitolo quando trovo un po’ di recensioni .... non vi sto obbligando a recensire o forse si. Beh, tutto per dire che spero di concludere il tutto presto.
Vabbé, vi lascio così perché se no scrivo davvero troppo.
 
Grazie ancora a tutti, nel prossimo capitolo vi ringrazierò a dovere, miei splendidi lettori ~
 
Tantissimi chu 
 ヽ(*≧ω≦)ノ
Maggie
 

Ps. E’ vero che questa fan fiction sta giungendo al termine … ma il Panda non vi lascerà andare così presto (?) E con queste parole misteriose (????), me ne vado via. Vi dirò tutto alla fine della ff ~
  -Cavalco via, molto like a panda (?)-
   
 
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