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Autore: essere_umano    09/09/2013    0 recensioni
(Dal testo) "Due figuri misteriosi pedinavano Brock, Lucinda e Ash da quando erano molto piccoli, conoscendo le loro preferenze in qualsiasi campo..."
Chi saranno questi figuri misetriosi e perchè pedinano i protagonisti della saga ambientata a Sinnoh?
Per avere risposta a queste e altre domande leggete la storia.
Sappiate che è la mia prima storia.
Aggiorno ogni Domenica quando non ci sono problemi.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Brock, Lucinda, N, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Quando arrivarono...
 
Brock, Lucinda, Ash: Ma... ma cosa ci fate qui?
 
I genitori dei tre ragazzi stavano passeggiando per Soffiolieve e furono avvistati dai loro figli.
 
Lucinda: Cosa ci fate qui ad Unima?
Olga: Siamo venuti a farvi una sorpresa.
Brock: Dovresti badare alla palestra e ai miei fratelli in questo momento, Kanto non è dietro l’angolo.
Flint: Non ti preoccupare, la palestra l’ho chiusa per ferie, gli sfidanti arrivano a ondate, per quanto riguarda Forrest e gli altri sono in un campo Pokemon.
Ash: Chi dovevate presentarci?
Delia: La loro casa non è lontana da qui, seguiteci.
 
I tre genitori condussero i propri figli e il resto del gruppo verso una casa del luogo, qualche isolato distante dal laboratorio della professoressa Aralia.
Giunti li Delia bussò, dopo qualche secondo una donna dell’età di Delia dai capelli castani che giungevano sciolti fin al sedere e occhi marroni; era vestita con una felpa rosa e pantaloni sportivi grigi con sopra un grembiule bianco.
Quando vide i tre genitori li abbracciò dicendo.
 
???: Delia, Olga, Flint, che bello rivedervi, sono passati circa due mesi dall’ultima volta, come va a casa?
Flint, Olga, Delia: A casa va tutto bene, da te?
???: Va tutto bene, grazie, quelli sono i vostri figli?
Olga: Si, avvicinatevi.
Ash: Piacere, io sono Ash mentre lui è Pikachu.
Pikachu: Pika!
???: Non serve che mi diciate i vostri nomi, i vostri genitori mi hanno raccontato tutto di voi, io sono Gure.
Lucinda: Come vi siete conosciuti voi e i nostri genitori?
Gure: Beh, noi ci siamo conosciuti...
 
(Flashback)
 
Quel giorno di due anni prima di quando Gure e il gruppo si conobbero pioveva a dirotto e sul sentiero che i genitori stavano percorrendo e...
 
Flint: Pessima idea visitare una regione, nella quale non siamo ancora stati, senza consultare il clima.
Delia: Ok, ok, mi sono sbagliata, scusa.
Olga: E poi anche a te mancava il brivido dell’avventura, giusto?
Flint: Vero ma dobbiamo trovare riparo in fretta.
 
Una macchina si fermò nel mezzo del sentiero, davanti ai tre adulti.
 
???: Forza, salite, Tornadus e Thundurus stanno lottando ancora, posso offrirvi riparo.
Olga: Grazie.
 
Gli adulti salirono in macchina e...
 
???: Io sono Gure, siete forestieri vero?
Delia: Piacere io sono Delia comunque si, siamo forestieri, io e Flint veniamo da Kanto mentre Olga viene da Sinnoh.
Gure: Kanto e Sinnoh? Sono lontane da qui, comunque vi ospiterò a casa mia fino a quando Landorus non sistemerà quei due ancora una volta.
Flint: Potresti spiegarti meglio?
Gure: Allora, Tornadus, portatore di tempeste, e Thundurus, portatore di temporali, lottano da secoli per stabilire chi è il più forte ma quando esagerano Landorus, portatore di fertilità, li placa.
Olga: Grazie per l’ospitalità e per le spiegazioni.
Gure: Non preoccupatevi, eravate in difficoltà e sono mi sono sentita in dovere di aiutarvi.
 
Dopo qualche minuto raggiunsero una cittadina.
 
Gure: Questa è Soffiolieve, qui sono nata e qui ci vivo, qui c’è anche il laboratorio della prof.ssa Aralia.
 
Dopo poco raggiunsero la casa di Gure.
 
Gure: Presto, entrate, la lotta tra quei due Pokemon dovrebbe durare ancora qualche giorno.
Flint: Come possiamo sdebitarci?
Gure: Non dovete, è un piacere aiutarvi e dato che i miei ragazzi sono via potete usare le loro camere.
Olga: Grazie, allora sei madre anche tu.
Gure: Anche voi siete genitori?
Delia: Si, mio figlio si chiama Ash, è un tontolone, ha sempre fame e non si perde mai d’animo.
Flint: Io ho dieci figli, sono tutti ad un campo Pokemon ad eccezione di Brock, che viaggia con Ash.
Olga: Mia figlia invece è Lucinda, è sempre allegra e spensierata, si demoralizza se ha una striscia negativa ma da quando viaggia con Ash non l’ho praticamente mai vista giù di morale.
Gure: Oh beh, dato che mi avete detto dei vostri figli vi racconto un po’ dei miei, allora Touko e Touya sono gemelli, sono pronti ad aiutare chi è in difficoltà e sono multidisciplinari, cioè, sono sia allenatori che partecipanti ai Pokemon Musical che praticanti di sport coi Pokemon.
Olga: Cos’è il Pokemon Musical?
Gure: E’ un musical dove partecipano solo i Pokemon agghindati dagli allenatori, è una specialità di Unima, come le gare Pokemon di Sinnoh e Hoenn.
 
Dopodiché Flint e Gure prepararono la cena, chiacchierarono della loro vita e dei loro figli, ed ebbero modo di conoscersi bene in quei giorni di tempesta.
 
Quando la tempesta finì...
 
Olga: Noi dobbiamo tornare a casa, ci ha fatto piacere conoscerti Gure.
Gure: Grazie, altrettanto.
Delia: Torneremo presto.
Gure: Non vedo l’ora!
 
(fine flashback)
 
 
Brock: Interessante, dove sono i suoi figli signora?
Gure: Stanno viaggiando per Unima, potreste incontrarli se avete intenzione di esplorarla.
Ash: Si, non vedo l’ora.
Delia: Ash, chi sono gli altri tuoi amici?
Ash: Beh, loro son Lio, Aly, Feng, Dante e... dov’è Vito?
Vito: Qui...
 
I genitori sussultarono udendo quella voce.
 
Dante: E’ normale per chi non è abituato, non vi preoccupate.
Olga: Sicuro?
Dante: E’ sicuro come la nostra vita, signora.
Delia: Ok.
Vito: Sono costretto ad interrompere la chiacchierata dato che due strane cose stanno iniziando a lottare.
Lio: Dove?
Aly: Io non vedo niente:
Dante: Lassù in cielo.
Feng: Quei due puntini bianchi dici?
Vito: Hanno la parte inferiore bianca inoltre uno ha la parte superiore verde mentre l’altro azzurra.
Gure: Sono di nuovo Tornadus e Thundurus, presto entrate. Appena potete potreste far rientrare i vostri Pokemon? Grazie in anticipo.
 
L’ingresso della casa consisteva in un piccolo corridoio, circa tre, quattro metri, con una porta sulla destra e un attaccapanni sulla sinistra, e il soggiorno, entrambi avevano i muri di un leggero azzurrino, il soggiorno aveva un tappeto persiano dai colori caldi, sulla sinistra c’era la rampa di scale che portava al piano superiore mentre di fronte c’era la porta che conduceva alla cucina, nel soggiorno c’era un divano a tre posti sul bianco e due poltrone, una accanto al divano, l’altra vicina alla libreria in legno posizionata alla sinistra della rampa di scale.
Appena dentro Lucinda fece rientrare Piplup nella sua Pokeball mentre Lio fece rientrare Pikachu.
 
Lio: Bella casa.
Gure: Grazie.
Aly: Molto accogliente.
Gure: grazie ancora.
Ash: Mi fa sentire come a casa.
Flint: Io e le vostre madri abbiamo in programma di visitare Austropoli e finché il tempo è ancora bello direi di sbrigarci.
Delia: D’accordo.
Lucinda: Ci vediamo.
Ash: Ciao mamma.
Brock: Ciao papà, salutami i miei fratelli quando torni.
Flint: Contaci, ci vediamo.
Delia, Olga: Sentiamoci per telefono, ciao.
 
Detto questo i genitori uscirono dalla casa e presero un altro corriere diretto ad Austropoli.
 
Gure: Quando quei due Pokemon lottano il clima diventa molto freddo...
Dante: Si sta rannuvolando.
Gure: Fra pochi minuti inizierà la tormenta, meglio iniziare ad accendere il riscaldamento.
Lio: Ma non smettono di lottare definitivamente?
Gure: No, solo Landorus riesce a sconfiggerli e si calmano per qualche anno, poi ricominciano.
Lucinda: Proprio oggi dovevano ricominciare?
Gure: Non prendertela con me, se non ti sta bene vai fuori e diglielo ma sappi una cosa: io non mi ritengo responsabile di ciò che potrebbe accaderti.
Aly: Sono davvero così terribili?
Gure: Vanno fuori di testa quando lottano, ora sarà meglio attivare il riscaldamento.
Ash: In effetti inizia a far un po’ freddo.
Gure: Ah, oltre al radiatore ci sono getti d’aria calda.
 
Gure attivò il riscaldamento e...
 
Vito: E’ forte il getto d’aria, stava per volarmi il cappello.
Feng:’Peccato non gli sia volato, avrei voluto vedere la faccia di questo tipo’
Gure: E’ fatto apposta, tutte le abitazioni di Unima sono provviste di questo tipo di riscaldamento proprio per quando Thundurus e Tornadus lottano.
Dante: E dove sono questi getti d’aria?
Gure: Vicino alle porte di alcuni bagni dal lato delle camere e vicino alle scale, solo che li è una piccola brezza, oltre che vicino ala porta d’ingresso solo che appena attivata è forte, poi è una brezza, come alle scale.
Vito: Grazie dell’informazione.
Gure: Di nulla, se volete vi mostro le camere.
Lucinda: Grazie.
Gure: Scusate ma i Pokemon devono restare di sotto se non sono nelle Pokeball.
 
Gure accompagnò il gruppo al piano superiore.
La rampa di scale terminava con un corridoio a sinistra e una finestra a destra, i muri erano del medesimo colore del soggiorno, c’erano quattro porte a destra e tre a sinistra.
 
Gure: Ah già, dovete dividervi in gruppi da due per le camere, due hanno dei letti matrimoniali per gli ospiti, una un paio di lettini mentre l’altra è dei miei figli.
Dante: Ho un idea: Brock e Feng prendono la camera con i lettini, Ash e Lucinda vanno in una delle due camere col letto matrimoniale mentre Lio ed Aly prendono l’altra, la camera dei suoi figli non riceverà profanazioni signora, sta bene a tutti?
Lucinda: Beh... ecco... io...
 
Dante fece un occhiolino che solo lei notò.
 
Lucinda: Beh... va bene.
Ash: Per me è ok.
Lio: Non credo che...
Aly: Ecco... direi che...
 
Dante li prese da parte.
 
Vito: Sappiamo di cosa c’è tra voi...
Aly: Da quando sei qui? E poi come fate a...
Dante: Per noi il vostro linguaggio del corpo è troppo evidente, inoltre, insieme a Feng, dovreste dire a quei tre quello che avete pianificato.
Lio: C-Come fate a saperlo?
Vito: Informazione riservata...
Aly, Lio: D’accordo.
 
I quattro si riunirono al gruppo.
 
Aly: A noi sta bene
Vito: E voi?
Brock: A me sta bene.
Feng: Anche a me.
Gure: Ho una sola domanda: come farete voi due?
Dante: Non si preoccupi, abbiamo i nostri metodi.
Gure: Ok...
Vito: Consiglierei di abituarsi alle camere, le spiace signora...?
Gure: Va bene.
Dante: Scusi c’è uno spiazzo qui vicino?
Gure: Dietro casa c’è un campo lotta.
Dante: Grazie dell’informazione.
 
Il gruppo si divise, Lucinda ed Ash entrarono nella camera indicata loro da Gure, stessa cosa fecero Lio ed Aly in un’altra camera e Feng insieme a Brock nell’ultima camera.
 
La camera dei primi due aveva i muri di un rosso scuro, un armadio e un paio di comodini in legno, come la testiera del letto, le lenzuola erano del medesimo colore delle pareti, una porta portava ad un bagno provvisto di piastrelle azzurre alle pareti e blu al pavimento, oltre a una vasca da bagno in ceramica, come il lavandino, il bidet e il wc, un'altra porta portava alla camera assegnata a Lio ed Aly.
La camera assegnata a Lio ed Aly era come quella assegnata a Lucinda ed Ash solo che i colori delle pareti erano giallo scuro.
La camera assegnata a Brock e Feng era sul verde alloro, lenzuola del medesimo colore con un cassettone in legno e un comodino per letto del medesimo materiale del cassettone, una porta in legno conduceva ad un bagno identico a quello condiviso da Lio ed Aly con Lucinda ed Ash.
 
Dopo qualche minuto uscirono tutti, chi prima, chi dopo e si diressero in soggiorno a chiacchierare.
 
Vito: Avrei un consiglio da dare a coloro che mirano a far diventare i loro Pokemon sempre più forti.
Ash: Ah si? Dimmi allora.
Lucinda: ‘ Sono interessata anch’io ’.
Vito: Sii acqua amico mio.
 
Tutti assunsero un’espressione perplessa, ad esclusione di Dante, che sa cosa intende il suo amico.
 
Brock: Cosa...
Lio: ...Diamine...
Aly: ...Vuol dire?
Vito: Se capirete il significato di questa frase avrete in mano la chiave della forza.
Ash: Io capirò il significato di quella frase perché sarò il migliore Pokemon Master di tutti i tempi.
Dante: Mhmhmhmh... AHAHAHAHAHAH.
Lucinda: Cosa c’è da ridere?
Dante: La sua illusione... mhmhmhmh.
Lucinda: Beh, io sono sicura che ce la farà, io credo in lui.
Ash: Grazie Lucinda.
Vito: Ragazzi, credo sia giunto il momento...
Brock: Momento per cosa?
Feng, Aly, Lio: Beh... vedete...
 
Spazio umano
Il capitolo è corto ma c’è un buon motivo.
D’ora in poi non scriverò più del fatto di aiutarmi, correggermi, eccetera... è scontato e de non vi sta bene vi adattate.
La frase “Sii acqua amico mio” è tratta dalla filosofia di Bruce Lee, il significato è scritto nella riga seguente a questa, se volete scoprirlo con la storia non leggete.
Sii acqua amico mio vuol dire che se il nemico si apre tu ti chiudi, se lui si chiude tu ti apri, se non capite nemmeno questo non prendetevela con me.
  
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