Prologo

Non pensavo che una cosa del genere si potesse realizzare... Io, semplice scienziata, mi sono sempre dedicata al campo tecnologico, non ho mai pensato a ciò che era chimico, che costituisse la materia, che caratterizzasse noi esseri umani... Dotati di intelletto, ragione, quello che per molti filosofi è stato ciò che ci distingue dagli animali... Già, ma non tutti sanno usare bene questa arma, questo talento di cui ci ha dotati Dio, semmai esiste un Dio... Ma tutto può cambiare, basta solo volerlo e tentare, provare, fino ad arrivare a dei risultati, ad una conclusione che ci soddisfi, che ci renda pieni metaforicamente parlando. Tutt'ora non ci credo ancora se ripenso a come è successo, a quello che è successo... Ma nella vita ho imparato che non si può sempre dipendere dagli altri... Per quanto si viva abbastanza, inevitabile è la morte, questa essenza della nostra vita che ci spaventa se ci pensiamo intensamente... Ma se si potessero cambiare le cose? Se la chimica permettesse ciò? Come possibile può essere l'esistenza di creature esistenti in altri mondi, universi... Se non fosse stato per loro, oggi non sarei ciò che sono, ne vado fiera, potrebbe essere una pazzia ciò che vi sto per raccontare, ma se c'è una cosa che nella mia vita mi ha sempre deluso è stato quello di essere considerata debole, inutile, tranne che per il mio intelletto... Non volevo più essere considerata così, volevo sentirmi libera, leggera, forte... Si, forte! Per me, per gli altri, ma soprattutto per me stessa. Per non essere considerata, come direbbero gli alieni, " un'inutile terrestre"... Che brutto appellativo, "inutile"... Io non ho mai voluto sentirmi così... Non sarei mai voluta nascere femmina, ma la vita, se questa la si può definire tale, mi ha dato una possibilità, una scelta che ho colto al volo... Io dentro mi sento forte, fortissima, sento che potrei alzare un camion e gettarlo all'aria... Ma praticamente sarebbe impossibile per una come me... Debole, inutile, insignificante, utile solo per il mio genio, come moglie, come madre, come amante,per procreare, come diremmo noi esseri umani, e nient'altro... Non è questa la vita che voglio... Ho sempre osservato e studiato il mondo, l'universo e ciò che lo riguardava, e al solo pensiero che sia possibile costruire astronavi per visitare ciò che esiste al di fuori della Terra, per vedere se non esistiamo solo noi come esseri viventi, se ci fossero altre creature, se fossero, vivessero come noi, se fossero deboli come noi... O magari più forti... Capaci di disintegrare pianeti interi con il loro volere, con la loro forza... Una scienziata è questo: ricercatrice, studiosa, fantasiosa. Supera i confini dell'intelletto, per cercare qualcosa di più alto, di superiore, di grandioso che la stupisca... Ma la scienziata non è ha mai abbastanza, vuole sempre di più. Ma ciò che mi chiedo io è: può esistere un limite per l'intelletto scientifico? Prima avrei risposto di no. Adesso rispondo si!