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Autore: besideyou    09/09/2013    0 recensioni
'Sei idiota come pochi Sbardella' sussurrò lei acida lasciandolo, colto alla sprovvista, per terra.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Era nervosa.
Le mani non la smettevano di giocherellare con la catenina che portava al collo tracciandone i contorni, le gambe rigide e tese erano pronte a scattare non appena le porte dell’autobus si fossero aperte, era nervosa ed era evidente. Smise di torturare la catenina e si sfogò sui capelli, erano raccolti in una morbida treccia a spina di pesce le ricadeva sulla spalla sinistra andandosi a posare sulla maglietta a stampa floreale che tanto adorava, tutta quell'attesa era snervante, fissò lo sguardo sulle converse color panna e aspettò impazientemente pensando a quello che sarebbe successo di lì a poco. Sentì il familiare stridio dei freni e alzò gli occhi, non passò molto e le porte si aprirono cigolando, si precipitò fuori dall'autobus a passo svelto, l’adrenalina era a mille, stava per scoprire chi era stato bocciato, si era torturata tutta l’estate facendosi questa domanda e tentando di darsi una risposta razionale ma, purtroppo, non aveva ottenuto niente che la convincesse. Ora era finalmente arrivato il momento della verità, sentì l’ansia invaderla e prese a camminare ancora più velocemente verso l’edificio a tre piani guardandosi intorno sorpresa: non vedeva nessuno in giro, era convinta che ci fosse parecchia gente ma evidentemente si era sbagliata. Si scrollò quel pensiero dalla mente imboccando la solita stradina, magari erano tutti dentro pensò, oltrepassò il cancello arrugginito, salì a due a due le scale ed entrò. Appena si richiuse la porta alle spalle aggrottò la fronte non sentendo il solito brusio delle voci in sottofondo, vide solo due sagome vicine al bar che chiacchieravano sorseggiando un caffè, una delle due si girò le la salutò con un cenno della mano, la ragazza, riconoscendo l’anziano volto del custode salutò a sua volta con un ampio sorriso. Si diresse verso la bacheca dove erano appesi i risultati degli esami svolti qualche giorno prima e cominciò la sua ricerca, decise di andare in ordine alfabetico, scese lungo l’elenco e trovò facilmente il suo primo obbiettivo: lì in mezzo alla colonna infinita di cognomi campeggiava la scritta ‘De Angelis’. Seguì la riga che andava delineandosi dal cognome e trovò un’unica scritta in grassetto ‘non ammessa’, le mancò il respiro, sapeva che doveva aspettarselo, la sua amica non aveva mai eccelso particolarmente in quanto a studio ma di lì ad essere bocciati…fece un respiro profondo, prese coraggio e scese ancora più giù verso la ‘P’…
Padovani…
Pagano…
Paggi…
Palliccia…
Palmieri…
Palumbo, eccolo finalmente. Individuò la scritta accanto al cognome e non volendo crederci rilesse una seconda volta più attentamente ma le parole rimasero immutate davanti ai suoi occhi: non ammesso. Sentì il mondo crollarle addosso, pochi giorni prima le aveva assicurato che gli esami erano andati bene, le aveva promesso che avrebbe fatto il possibile per superarli…ma a quanto pare le promesse fatte a lei erano destinate ad essere infrante e questa era solo l’ennesima prova. Si passò una mano per asciugare la lacrima che si era fatta fino alla guancia, soffocò un singhiozzo e si mise cercare l’ultimo nome. Non passò molto, i cognomi con la ‘Q’ erano quasi inesistenti e la ‘R’ ne contava poco più di cinque, raggiunse facilmente la ‘S’ e lesse il primo: Sbardella. Perfetto, proprio quello che cercava. Come aveva già fatto in precedenza, analizzò la scritta e lesse per la terza volta di fila quelle due parole: non ammesso. Fece un passo indietro rimanendo sconvolta a bocca aperta, aveva tanta voglia di tirare qualcosa per sfogarsi ma non lo fece, represse la rabbia e si mise a camminare velocemente, non poteva sopportare la vista di quel posto un secondo di più, spalancò la porta e scese di corsa le scale. La prima volta che il suo sguardo aveva incrociato quello del ragazzo l’aveva trovato bellissimo, fisico asciutto e proporzionato, non troppo alto, attiravano l’attenzione dei dread biondicci che gli incorniciavano il viso, ma non era quella la prima cosa che la ragazza aveva notato in lui. Lo sguardo le si era meccanicamente posato sugli occhi, non azzurri come quelli che le persone si fermano a guardare, ma di un color nocciola intenso: vicino alla pupilla erano di un color caramello che più esternamente si perdeva in un verde scuro pieno di screziature. Amava quegli occhi come amava quel ragazzo, ma era solo una delle tante fantasie destinate a restare tali si disse cercando di convincersi, ma proprio non riusciva a togliersi quel ragazzo dalla testa da quando l’aveva incontrato.
D’un tratto si ritrovò a terra, si guardò intorno rendendosi conto solo in quel momento di essere arrivata al cancello ed aver sbattuto contro qualcuno. Si alzò in fretta mentre il malcapitato era ancora per terra, aveva intenzione di scusarsi ma appena capì di che quel ragazzo e il ragazzo delle sue fantasie combaciavano cambiò subito idea.
'Sei idiota come pochi Sbardella' sussurrò lei acida lasciandolo, colto alla sprovvista, per terra.
Uscì dalla stradina che conduceva alla scuola e si diresse verso la pineta ormai vuota, si sdraiò sull'erba umida e mise le cuffiette, lasciando che le note di ‘Clarity’ l’avvolgessero dolcemente
 
“Cause you are the piece of me
I wish I didn’t need
chasing relentlessly,
still fight and
I don’t know why
If our love’s tragedy
Why are you my remedy?
If our love’s insanity
Why are you my clarity?
Why are you my clarity?
Why are you my cla-”
 
Sentì la musica scendere di tono e le cuffiette scivolarle via delicatamente dalle orecchie, si girò e trovò quegli occhi nocciola che la scrutavano curiosi. I suoi occhi. Si alzò furiosa per prenderlo a parolacce, nessuno aveva il diritto di farlo. Prima che potesse spiccicare parola il ragazzo la prese per il polso e le fece lo sgambetto, caddero tutti e due per terra. Lui era sopra di lei, faceva leva sulle le braccia per non pesarle mentre la guardava con un sorrisetto malizioso.
‘Come va laggiù biondina?’ disse con lo stesso sorrisetto che non accennava a svanire.
Lei non rispose, era troppo occupata a cercare un modo per sfuggire da quella posizione, le braccia del ragazzo non le davano via di scampo. E se l’avesse spinto dall'altra parte? Non sembrava particolarmente forte, magari ci sarebbe riuscita, tanto valeva provare. Le si dipinse in faccia un sorrisetto diabolico, allungò le braccia e lo spinse di lato, lui, che non se lo aspettava, rotolò trascinandosela dietro. Ora le posizioni erano invertite: lei sopra di lui, ora era lei a comandare il gioco. Fece leva sulle braccia come aveva fatto il ragazzo poco prima.
‘Abbassa le penne tarzan’ si ritrovò a dire senza pensarci.
‘E tanto per la cronaca non sono bionda’ aggiunse alzandosi e raccogliendo le sue cose.
Soddisfatta di se stessa se ne andò lasciandolo per la seconda volta a terra. Stava per uscire dalla pineta quando si sentì tirare per il braccio con tanta forza che fece una giravolta finendo tra le braccia di lui. Si vide riflessa nei suoi occhi e si immobilizzò, sentiva le mani del ragazzo scorrere lentamente lungo la vita e soffermarsi sui fianchi con dolcezza provocandole un brivido. Ammirò ogni angolo del suo viso, le si mozzò il fiato a quella visione, era bellissimo, non trovava parole per descriverlo. Il sorriso strafottente aveva lasciato spazio a quello meraviglioso che ora si trovava davanti, sembrava il sorriso di un bambino: dolce e puro.
‘Sei mia biondina’ sussurrò avvicinandosi sempre di più.
Sentì il battito accelerare, il suo respiro sulle labbra e in un attimo non c’era più niente a dividerli. Corpo contro corpo, labbra su labbra. Gli avvolse le braccia intorno al collo e lui le cinse i fianchi attirandola ancor di più a se, sorrise a quel contatto e si staccò un momento per guardarlo meglio, anche lui sorrideva. Lo abbracciò forte e si sentì a casa.



 
//spazio autrice//
buonasera c: è la prima volta che pubblico qui su efp e questa è la mia prima OS yeee! 
ok basta lol questa schifezza qui è frutto di un sogno fatto l'altra notte decisamente molto smielato e boh non so che dire, non mi convince particolarmente ma alcuni mi hanno detto che era carina quindi perché non buttarsi? 
ho riletto almeno venti volte tutto e spero non ci siano errori ç_ç se mi fate sapere che ne pensate attraverso una recensione vi amerò per sempre ❤ #paceamorecoccoleepizza✌
   
 
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