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Autore: Fuffy91    16/03/2008    4 recensioni
Una coppia che particolarmente ho sempre adorato!!!XDXD é da pazzi, lo so...però in fondo io non sono poi tanto normale!!!^-^Di che sto parlando? Beh,se siete curiosi, cliccate e scoprirete!!!XDXDXD Baci baci Fuffy91!!!!XDXDXDXD
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Pegasus Seiya, Saori Kido
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il cinguettio degli uccelli che si rincorrono in ramo in ramo, in nuvola in nuvola, i caldi raggi del sole che le riscaldano il viso, lo scorrere frizzante ed incessante del ruscello, la sua freschezza che le solleticava i piedi, come l’erba umida e pungente faceva con le sue mani candide ed affusolate. I lunghi capelli corvini venivano catturati da un lieve vento primaverile e profumato di primizie, mentre fiori, dai petali colorati più svariatamente ,talora sbocciavano e talvolta diventavano l’appoggio preferito di farfalle variopinte e luccicanti di brillanti. Solo quando sentì la veste immacolata che cominciava ad evidenziare le forme perfette del suo corpo snello, a causa di quello stesso venticello dispettoso, che si divertiva a giocare ed a improvvisare dei ricci immaginari con i fili setosi dei suoi capelli, la giovane fanciulla aprì completamente gli occhi prima chiusi, per assaporare gli odori, i suoni, i rumori…come quelli che provocavano i passi quasi impercettibili e il leggero frusciare dell’erba calpestata o semplicemente sfiorata dalla nuova figura che appariva in quel quadro dipinto di mille colori, suoni, profumi e pensieri lontani. Gli volse lo sguardo attento e cordiale allo stesso tempo, sbarrandoli per la sorpresa del momento, ma socchiudendoli subito dopo sorridenti ,come fu un sorriso ad incurvare la sua bocca capricciosa o a volte simile ad una rosa appena sbocciata. Un debole sussurro fuoriuscì dalla sue labbra sottili, dolce ed incantevole come la sua voce: “ Sei tu!” La figura misteriosa annuì e il suo volto abbronzato si illuminò anch’esso in un sorriso, un po’ più furbesco ,ma pur sempre dolce, del suo. Subito dopo, si avvicinò lentamente, nonostante i passi di prima risultavano più frettolosi e quasi ansiosi in lontananza, forse portati dalla tensione di averla persa…di nuovo, come tante altre volte. Lei lo guardava con la solita espressione tra il tenero e il misterioso, e lui ogni volta ne rimaneva rapito. Si sedette accanto a lei, lasciandosi inebriare dal suo profumo indescrivibile e catturare i capelli corti, ribelli e di un castano scuro ed abbagliante ai raggi del sole, dal venticello dispettoso profumato di fiori e ora anche di lei. Le sue iridi color nocciola riflettevano il luccichio del sole ,che riscaldava e si rispecchiava vanitoso nelle tiepidi e chiare acque del ruscello, imitato a sua volta dalla fanciulla che gli sedeva accanto. Seguirono momenti di puro silenzio, dove entrambi, ma soprattutto lui, erano intenti ad ascoltare i rispettivi battiti dei loro cuori, calmo e pacato quello di lei, ribelle ed agitato quello di lui ed assaporare, inoltre, con sguardo attento od assente tutto ciò che li circondava, un grande spettacolo della natura, quasi in festa nel vederli così vicini ed insieme. “ Ci avete fatto preoccupare, Lady Isabel! Siete sparita nel nulla…non riuscivamo più a trovarvi!” Ruppe l’incanto lui, azzardando a sfiorare con gli occhi ,con ancora un barlume di preoccupazione, al solo ricordo di quei momenti di terrore. Flashback: “ Cavalieri, meno male che siete arrivati!” “ Cosa succede ,Mailock! Hai il volto sconvolto!” “E ne ho anche il motivo! Lady Isabel è sparita! Non riusciamo più a trovarla da nessuna parte!” “Che cosa? Lady Isabel è scomparsa!” Esclamò subito preoccupato Sirio, seguito immediatamente da Cristal: “. È impossibile! Non può essere sparita così, nel nulla! Dobbiamo andare subito a cercarla!” “ E se fosse un altro attacco nemico?! Sarebbe terribile!” Proruppe con una nota di terrore nella debole voce, Andromeda: “Non preoccuparti! Non precipitiamo subito le cose! Io dico di seguire il consiglio di Cristal! Dividiamoci e andiamoci a cercarla!” Aggiunse subito lui determinato, con lo stesso terrore, in realtà, del suo amico, che gli lacerava l’anima al solo pensiero. La sola cosa che lo rassicurava era sentire il suo immenso e caldo cosmo ancora intatto e avvolgente come sempre. Immediatamente, dopo il suo animato incoraggiamento e le incitazioni agitate di Mailock a ritrovarla al più presto, partirono tutti alla ricerca della loro protettrice, con solo la speranza di ritrovarla sana e salva. Fine flashback. Ed ora era lui stesso ad averla ritrovata, a sederle accanto, eppure nonostante tutto, quello stato di ansia e di paura gli congestionasse ancora il cuore ,che ancora non smetteva di battere furioso, e vani risultavano i suoi sforzi di domarlo. “ Perdonami! Non volevo essere motivo di preoccupazione per nessuno di voi!” E poi aggiunse, ricambiando il suo sguardo con un velo di dolcezza e di malinconia mista a mistero: “ Soprattutto di te, Pegasus!” Sentendo il suo nome pronunciato da quella voce che tanto adorava, con quella nota in più che gli piaceva tanto, sortì l’effetto di far finalmente cessare i battiti galoppanti del suo cuore impazzito, e lasciargli solo un senso di pace e benessere. “ Non importa! La cosa realmente importante è che voi stiate bene, Lady Isabel!” Le sorrise Pegasus, subito ricambiato dolcemente. Seguitarono ad ammirare il sole ,ormai giunto alla fine del suo compito, lasciando che il cielo azzurro si tingesse dei tipici ed indescrivibili colori del tramonto, facendo dimenticare ai suoi spettatori d’onore, tempo, dolore, preoccupazione, ansia, paura, solitudine, tristezza, …tutto, lasciandoli solo calmi e rilassati con loro stessi. “. È bellissimo, il cielo!” Disse quasi fra sé, Lady Isabel, socchiudendo gli occhi scuri ma luccicanti nella loro chiarezza, alla vista di quelle tinte color arancio, d’oro e rosso fuoco. “Si, bellissimo!” Sussurrò quasi impercettibilmente Pegasus, beandosi del profilo perfetto della sua dea, e perdendosi nei movimenti sinuosi dei suoi lunghi capelli smossi dal vento ,sempre presente in quell’aria frizzante. Una ciocca ribelle le coprì il volto, impedendogli di osservarla in tutta la sua bellezza, come una fragile barriera, che lui prontamente distrusse, non con violenza ma con un gesto dolce e tenero allo stesso tempo, portandoglieli dietro l’orecchio con un semplice movimento della mano destra. Un piccolo gesto, che in una situazione abituale non avrebbe mai osato fare, ma che ora, forse grazie alla magia di quel tramonto, di quel luogo isolato dal resto della residenza, che lui aveva trovato per puro caso, o forse solo alla sua magia avvolgente e tentatrice, compiva spontaneamente, agendo per la prima egoisticamente ,assaporando ogni piccolo attimo del loro stare insieme e cercando di non sprecarli con parole vuote o gesti ipocriti o controllati. Isabel si voltò ad osservarlo di nuovo, stupita ma allo stesso tempo incantata dal suo gesto e stregata dal suo sguardo intenso, da quegli occhi color nocciola che amava più di qualsiasi cosa di quel mondo ,che difendeva al rischio della vita. “ Forse dovremmo andare! Gli altri vi staranno ancora cercando, e staranno sicuramente in pena per la vostra sorte!” Aggiunse Pegasus, nonostante nel suo intimo tutto gli sembrava effimero all’infuori di lei, accarezzando ancora, quasi senza rendersi conto, quella stessa ciocca di capelli, saggiandone la morbidezza. “ Si, forse dovremo!” Seguitò subito Isabel, con la mente annebbiata dalla sua dolce carezza tra i capelli, e che in realtà coltivava nel suo animo che quel momento magico ,che si era creato fra di loro, qualunque cosa sia, non finisse mai. Socchiuse gi occhi grandi e luccicanti ,senza nemmeno accorgersene, quando Pegasus le sfiorò la guancia morbida e la pelle liscia della spalla scoperta, e furono proprio quelle dolci carezze a rievocare in lei dei tristi pensieri, tanto che alcune gocce di trasparenti lacrime sfuggirono ribelli e le rigarono il viso, fino a bagnare silenziose la grande mano del suo cavaliere. Pegasus, preoccupato, le chiese per tranquillizzare lei e sé stesso, mentre prontamente gliele asciugava: “ Perché piangete, milady?” E vedendo che lei non rispondeva, con un sospiro, lasciò che la mano ,diventata calda a contatto con la sua pelle arrossata dal pianto, scivolasse dal suo volto e si posasse al suolo, sentendo dentro di sé un senso di vuoto e di incompletezza, ma che racchiudeva un pizzico di rabbia, più che altro per sé stesso, visto che non riusciva a capire la perplessità di lei e il suo piccolo dolore, profondo e nascosto. Aveva tanta voglia di stringerla al suo petto, farle ascoltare il suo battito irregolare a causa sua, sussurrarle dolci parole, dettate unicamente dalla sua anima, ma nonostante l’isolamento, si sentiva ancora bloccato in alcuni gesti. Fino a quando fu lei a compiere l’inimmaginabile: gli strinse quella stessa mano e inclinò il capo verso di lui, alla ricerca disperata della sua forte spalla. Pegasus si sentì il cuore mancare più di una volta di un battito e trasalì al suo dolce assalto emotivo. “ Pegasus…” Al suo richiamo, lui si voltò verso di lei e perdendosi nell’universo inesplorato e sconosciuto dei suoi occhi, gli disse: “ Ti prego di fare una cosa per me, vuoi?” E lui tranquillizzandola con un sorriso, le rispose: “Qualsiasi cosa per voi!” E lei con ancora le lacrime agli occhi, e trafiggendolo ad ogni lacrima versata, gli disse in un debole sussurro appena udibile: “Stringimi…” E lui esaudì subito la sua richiesta, stringendola dolcemente al suo petto scolpito e ricoperto dalla sua solita giro maniche rossa, ascoltando e contenendo i sussulti del suo pianto e assorbendo l’amaro delle sue gocce salate, cingendole le spalle color avorio, creando un soave contrasto con il rosso delle sue fasce con il bianco del vestito di lei e la sua pelle color cioccolato al latte. “ Isabel, cosa c’è che non va? Dimmelo, e farò in modo che scompaia per sempre!” Ma lei continuava a piangere e a bagnare il suo petto, stringendosi a lui spasmodicamente, quasi come se trovasse in lui una solida roccia su cui aggrapparvisi. “ Ti prego, Isabel, non piangere! Io…io non sopporto di vederti piangere!” Queste ultime parole sembrarono calmarla, tanto che cominciò a sussurrare con voce rotta: “ Mi…Mi dispiace Pegasus! Io sono solo un peso per tutti voi! Mi sono rifugiata in questo luogo sconosciuto a tutti, riflettendo su gli ultimi e i passati eventi che ci hanno coinvolto! Mi sono resa conto che voi cavalieri avete dovuto sempre, in ogni pericolo, in ogni battaglia affrontata per la salvezza della Terra e dell’intera umanità, proteggermi e salvarmi la vita, e a causa delle mie incapacità ,avete dovuto anche patire un dolore che avrei potuto risparmiarvi, rischiando più volte la vostra vita. E di ciò mi dispiace molto, davvero molto! Perdonami Pegasus, se puoi, te ne prego!” “Tutto qui? Credevo di peggio!” Fu il commento di Pegasus, accompagnata da un sorrisino quasi provocatorio, da un sospiro di sollievo e dalla sorpresa giustificata di Lady Isabel, che lo guardò con gli occhi sbarrati, le guance deliziosamente arrossate e la bocca spalancata. “ Ma...Ma come? Io credevo che…” “Cosa? Che mi sarei allontanato da te disgustato, o magari che ti avrei completamente abbandonato? Ma come hai potuto solo pensarlo, Isabel!” Isabel in realtà si aspettava una reazione simile a quella che aveva appena descritta da Pegasus, in quanto cosciente del fatto che sarebbe potuta risultare debole, forse quasi insignificante, con la sua descrizione dei fatti: “ Io non posso perdonarti, Isabel, perché non c’è un motivo per cui debba farlo! E lo stesso, sono sicuro, che sia anche per gli altri cavalieri! Noi ti proteggiamo perché è nostro dovere, ma non solo, perché teniamo alla tua sorte come nessuna altra cosa al mondo! Tu non sei solo la dea che dobbiamo difendere o salvare in caso di pericolo. Sei il nostro perno portante, la nostra forza e la nostra debolezza, la nostra felicità e la nostra infelicità, in breve: tu sei tutto per noi, Isabel! Tu ci hai salvato mille volte, hai portato la speranza dove credevamo ormai che fossimo giunti alla fine. Con la tua dolcezza sei riuscita a domare anche il più pericolo dei nemici ed infine hai finalmente fatto trionfare la giustizia in questo mondo! Non c’è nessun altro come te, Isabel e noi…” Una pausa in quel flusso interrotto di parole bellissime, che colpirono particolarmente il cuore della dea Atena, ma soprattutto di Isabel, prima di tutto, che si sentì prendere il viso tra le mani teneramente da Pegasus, che lo portò alla sua altezza impercettibilmente, asciugandole le ultime lacrime con le dita e sussurrandole dolcemente, dopo aver preso coraggio e cogliendo l’attimo prima che fosse troppo tardi, abbassando per un momento lo sguardo, per poi incatenarlo di nuovo con il suo: “Io ti proteggerò sempre, Isabel, e ti prometto che mai e poi mai, permetterò a qualcuno, uomo o dio che sia, di strapparti via da questo mondo che tanto ami e di farti soffrire! Io sarò sempre il tuo cavaliere e se mi permetterai di rimanerti sempre vicino, mi renderai l’uomo più felice dell’intero cosmo!” “Oh, Pegasus! Ti ringrazio!” E lui sorridendole dolce, fece una cosa che non avrebbe mai sospettato di fare: socchiuse gli occhi adoranti ed intensi come mai prima d’ora, e abbassando leggermente il capo, sfiorò quelle labbra rosse e succose che tanto amava in un dolce ed infuocato bacio, che la lasciò sconvolta, meravigliata, ma felice come mai in tutta la sua vita…la loro vita! Quando il bacio terminò, e il vento cessò di scuotere i loro capelli ribelli, Pegasus cercò di scusarsi, ma per nulla pentito di ciò che aveva fatto, ma Lady Isabel lo fermò prima che potesse pronunciare una sola parola, mettendogli un dito sulle labbra che aveva appena unito con le sue e scuotendo la testa in segno di diniego, le disse: “ No, non dire che ti dispiace, perché a me non è dispiaciuto affatto!” “Davvero?” Chiese lui scettico, e prontamente lei disse: “Si, davvero!” E meravigliandosi di sé stessa, lo baciò a sua volta, dimenticando tutti i rimpianti e le preoccupazioni di poco prime e beandosi del calore che il cosmo di Pegasus sprigionava a contatto con il suo, che sembravano unirsi in una comunione perfetta. “Ti amo!” Bisbigliò Pegasus a fior di labbra ad una Isabel stupita: “Davvero?” E lui sorridendo accattivante, con il risultato di farla arrossire: “ Si, davvero!” E lei, abbracciandolo di nuovo con slancio: “Anche io, anche io ti amo, Pegasus! Ti ho sempre amato!” E scambiandosi un altro dolce bacio pieno di un nuovo amore e di un’inaspettata passione, mano nella mano, si lasciarono alle spalle il loro rifugio e si avviarono contenti verso un nuovo meraviglioso inizio. **************************************************************************** “Pegasus, Pegasus mi senti?” “Co-Cosa?” Aprì gli occhi nocciola Pegasus, ammirando appena sveglio il volto della sua amata dea che lo stava scuotendo da più di dieci minuti, cercando di ridestarlo da un sogno profondo. “Tutto bene, Pegasus? Hai il viso pallido e sconvolto!” Costatò preoccupata Lady Isabel, accarezzandogli il volto per tranquillizzarlo: “Si, tutto bene, Lady Isabel! Mi sono solo addormentato! Si vede che mi alleno un po’ troppo!” E scoppiò a ridere in contrasto con l’imbarazzo e la delusione: “ Meno male! Ti agitavi in maniera incontrollabile e ho preferito svegliarti! Per fortuna, era solo un sogno, vero?” Disse lei alzandosi e allontanandosi da lui e dal tronco di quel grande albero sempre verde che entrambi preferivano: “ Si, solo un sogno!” Bisbigliò con tristezza nella voce, mentre le sorrideva per tranquillizzarla e ricambiandola allo stesso tempo. La guardò allontanarsi da lui, mentre il vento le scompigliava ancora una volta la chioma liscia e corvina, e sollevava di poco la gonna del vestito in lilla che indossava per passeggiare. Pegasus sapeva che il ricordo di quei baci, di quel sorriso innamorato lo avrebbe perseguitato per notti intere, ma almeno poteva guardarla, proteggerla e amarla per sempre. Questa era la realtà, amara da un lato ma dolce dall’altra. Vi è piaciutaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! Spero di si!!!!^-^ mi raccomando i commentino, sono sempre bene accetti !!!XDXDXDXD Baci baci Fuffy91!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!^____________^
  
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