Erano
passati tanti anni dalla prima volta in cui
avevo visto Percy Jackson, quando il mondo girava ancora per il verso
giusto...
You got me alone, you found me
Rido
ancora al ricordo: un ragazzino tutto sporco e
con i vestiti stropicciati mi venne addosso e fece per trafiggermi con
la sua
micidiale spada. Ma all'epoca ero solo una mortale, e il bronzo celeste
non può
nulla sui mortali...
I guess you didn't care and I guess I liked that
In
quell'occasione gli avevo dato una mano a scappare,
lui non si era nemmeno fermato a dirmi come si chiamava. Me lo ritrovai
a
scuola. I suoi pensieri erano sempre lontani, volti alla
responsabilità del
mondo che poggiava sulle sue spalle. Mi piaceva. Anche se lui non aveva
tempo
per prestare tante attenzioni a una semplice mortale, aveva una guerra
da
combattere. Anzi, da vincere.
Sapevo
che mi stavo innamorando. Non potevo farci
niente, né tantomeno era mia intenzione fermarmi.
Perché mai avrei dovuto
tenere a bada i miei sentimenti? Vero, lui aveva un rapporto tipo
vorrei-strangolarti-ogni-volta-che-apri-bocca-ma-sei-la-persona-più-importante-della-mia-vita
con un’altra semidea, figlia di Atena, ma non sembrava che
potesse davvero
nascere una relazione. Se con Annabeth non aveva nulla,
perché ogni volta che
io allungavo una mano, mi avvicinavo di qualche impercettibile
centimetro, lui
faceva un passo indietro?
Ah,
giusto. Lui era un semidio. Aveva un'altra vita,
oltre a quella del liceo. Una vita di cui io non potevo fare
parte.
And he's long gone when he's next to me
Anche
nei pochi momenti in cui Percy Jackson si
ricordava che oltre ad essere un eroe era anche un ragazzo, la sua
testa era
altrove, mai concentrata sui compiti di matematica che facevamo
assieme, o sui
quadri che gli mostravo, o sui discorsi dei professori (anche se quella
era un
po' colpa della sindrome da deficit di attenzione). No. La cosa che
occupava i
suoi pensieri, o meglio, la persona, era Annabeth. Sempre lei.
And I realize the blame is on me
E me ne prendevo la colpa. Come se da qualche parte avessi sbagliato io.
I knew you were trouble when you walked in
Lo
sapevo, che non avrebbe potuto portarmi a niente di
buono. Fatti delle domande Rachel! Se un ragazzo ti trafigge con una
spada al
primo incontro perché ti ha scambiata per un mostro, che
speranze hai di
viverci una bella storia? Lo sapevo, che mi avrebbe portato solo guai...
So shame on me now
Non avrei dovuto farmi trascinare. Nel labirinto, nella battaglia, in quel mondo a cui non appartenevo. Colpa mia. Vergogna.
Flew me to places I'd never been
Certo,
c'erano stati anche momenti belli, momenti di
una felicità che non avevo mai provato prima.
Momenti in cui credevamo di
aver vinto, credevamo di poter sconfiggere tutto e tutti...
till you put me down
Finché
non ci siamo allontanati. In realtà non posso
proprio dargli la colpa per quello, sono stata io a 'mollarlo'. Era una
'distrazione', gli avevo detto.
Now I'm lying on the cold hard ground
E
ora sono qui, tutta sola. Sul pavimento. Ed è tutto
freddo intorno a me. Ripenso a tutto.
Oh, oh oh trouble, trouble, trouble
Quanti guai ho passato.
No apologies, he'll never see you cry
Non
credo mi abbia mai chiesto scusa per avermi
trascinato in tutto questo. Non ne ha mai visto la
necessità. Non mi vedrà mai
piangere per lui, per tutto. Non
potrà mai.
Pretends he doesn't know that he's the reason why
Non ha mai capito che è successo tutto per causa sua...
You're drowning
Eppure,
ogni volta che lo guardavo annegavo. Nei suoi
occhi, nella sua anima, nella sua vita. Era inevitabile.
I heard you moved on, from whispers on the street
Il
giorno stesso che io mi consacrai al dio Apollo, lui
e Annabeth si erano messi insieme. Tutto il Campo ne parlava, erano
tutti
entusiasti.
A new notch in your belt is all I'll ever be
Non
ci aveva messo molto ad andare avanti, era giusto
così. Ma speravo che una parte di lui si sarebbe sempre
ricordata di quello che
avevamo avuto.
And now I see
Ora
capisco tutto. Vedo tutto. Certo, che vedo tutto,
sono il fottuto Oracolo di Delfi...
He was long gone when he met me
Era
così da molto prima che mi incontrasse. Era sempre
stato così. Da quando aveva incontrato lei. Era andato.
Partito. Non avevo mai
davvero avuto un'occasione...
And I realize the joke is on me
Ora
lo capisco. Era tutto uno scherzo. Un terribile
scherzo del destino.
I knew you were trouble when you walked in, so shame on me now, flew me to places I'd never been, till you put me down, oh I knew you were trouble when you walked in, so shame on me now, flew me to places I'd never been, now I'm lying on the cold hard ground.
Oh, trouble, trouble, trouble.
Angolo autrice: non so da dove sia uscita questa pazzia, ma dalla prima volta che ho ascoltato il capolavoro della Swift ho immediatamente pensato a Rachel. A proposito, se non avete mai sentito la canzone,eccola.
Spero che la songfic vi sia piaciuta, vi invito a farmi sapere cosa ne pensate, accetto suggerimenti per altre songfic perchè mi sono proprio divertita a scrivere questa, così come adoro scrivere in questo fandom :D
Grazie della lettura, alla prossima.
Ginny_theQueen ♥
Edit: non so perchè, nell'anteprima visualizza tutti i colori e i diversi caratteri che ho utilizzato, ma quando clicco sulla storia mi esce scritta tutta in nero tranne le note qui in verde... voi come la vedete? Help!