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Autore: Music4ever    10/09/2013    0 recensioni
Manuel e Cira, cugini, la storia di un amore impossibile tra i paesini di campagna del Sud Italia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 1

Salve a tutti, questa è la mia prima storia. Non sono molto sicura, e non penso che piacerà a qualcuno. Ma se passate di qui e leggete, mi basta anche un semplice: “Bello!” o “Fa pena!”, tanto per sapere se posso continuare a se devo lasciar perdere. Ora vi auguro buona lettura.

°*°

Era un giorno speciale per tutti, tranne che per Manuel. Quel giorno era arrivato proprio come un brutto temporale durante i mesi più caldi dell'anno. Era lì per distruggere tutto il bello dell'estate e della primavera. Quel giorno per lui rappresentava una perdita, un dolore grandissimo:dopo quel giorno non l'avrebbe più vista con gli stessi occhi con i quali la guardava oggi,e l'aveva guardata in tanti anni.

 Oggi lei, Cira, la sua Cira, sposava un altro non per amore, ma solo e semplicemente per felicità, perché non c'è niente di più triste che un amore impossibile,irrealizzabile sotto tutti i punti di vista. E lui, preferiva vederla in sposa ad un altro uomo, che lei non avrebbe mai amato ma che almeno la rendeva felice, invece che vedere i suoi occhi tristi ogni volta che si rendeva conto che quello che voleva non era realizzabile.

Cugini, erano cugini, non di secondo o di terzo grado,ma erano figli di due sorelle e il loro amore avrebbe sconvolto non solo tutte le leggi della fisica, ma anche le loro famiglie, e loro non potevano permettere che questo accadesse. Per questo entrambi se ne stavano lì, a far credere al mondo che andava tutto bene,mentre invece dentro di loro il fuoco della passione che provavano li stava facendo bruciare,bruciare di un lutto lento e doloroso.

Cira, lei che aveva sempre sognato un matrimonio felice con tanti bambini insieme all'uomo che amava, adesso le sembrava impossibile il matrimonio con Rocco, carissimo amico, follemente innamorato di lei, ma purtroppo non corrisposto. E per quanto lei sapeva che insieme a lui sarebbe stata felice, la sola idea di perdere Manuel la rendeva terribilmente triste, e non riusciva più neanche a pensare alla felicità che in realtà avrebbe dovuto provare in quel momento.

Vedendola entrare in chiesa accompagnata dal padre sull'altare Manuel restò senza parole: il suo era un vestito semplice che le ricadeva morbidamente sui fianchi, senza spalline, non era un vestito sfarzoso né uno dei più belli che Manuel avesse mai visto, ma lei, lei lo rendeva unico nella sua semplicità, lo rendeva speciale, perfetto! A nessuna sarebbe stato bene come a lei, e nessuna avrebbe fatto apparire quella stoffa bella come faceva lei mentre lentamente percorreva la navata, Manuel si sentì venir meno davanti a tanta bellezza.

All'apparenza il suo volto con un filo di trucco sembrava tranquillo, felice, ma dentro di lei c'era in atto una guerra che le prendeva a pugni il cuore, al di sopra invece, c’era il solito sguardo dolce e le labbra sempre sorridenti.

La chiesa era abbellita con dei fiori bianchi. Perfino la chiesa quella mattina sembrava scoppiare di gioia per il suo matrimonio,le campane suonavano a festa, quei fiori avevano un profumo molto delicato pari alla bellezza della sposa. Lo sposo indossava un elegantissimo vestito firmato Carlo Pignatelli, formato da una semplice camicia bianca, giacca, cravatta e pantalone nero lucido e scarpe marroni.

Lui, Rocco era un ragazzo abbastanza alto, fisico asciutto e muscoloso, con occhi verdi e i capelli neri molto lunghi. Per Manuel, Rocco era un ragazzo freddo, senza cuore. Ma forse Manuel non riusciva a penetrare nella corazza in cui Rocco si era chiuso, forse non sarebbe mai riuscito a capire nessun uomo che guardava la sua Cira con gli stessi occhi con cui faceva Rocco, si perché anche se Rocco era chiuso e non dimostrava i suoi sentimenti apertamente, una cosa era certa: amava Cira alla follia e del suo amore per lei non dubitava nessuno. I futuri suoceri parlavano molto bene di Rocco, perché sapevano che avrebbe reso Cira molto felice.

La cerimonia ebbe luogo in una chiesa nel centro di Napoli. Era la chiesa dei sogni di Cira: da piccola sognava il suo matrimonio con Manuel proprio in quella chiesa. Quel giorno lo aveva immaginato perfetto: la chiesa tutta arricchita di fiori bianchi, puri e sinceri come il loro amore. Ma quel giorno sull'altare con lei non c'era Manuel, ma Rocco. Prima di pronunciare il suo ‘si’  Cira guardò Manuel e si accorse che il suo sguardo d'un tratto non era più quello dolce e comprensivo ma si trasformò in uno sguardo freddo che le fece gelare l'anima.

"Si." rispose lei con voce bassa e dolce alla domanda del prete, in quel momento Manuel avrebbe voluto prenderla e portarla via con sé, lontano da tutti, ma solo per un attimo quella follia gli attraversò la mente, poi pensò al bambino che lei portava in grembo, e decise, anche se a malincuore, che quel bambino aveva diritto ad un padre, l'uomo che la sua Cira stava sposando.

Gli sposi uscirono dalla chiesa furono tempestati da una pioggia di riso. Salutarono tutti gli invitati, nel momento in cui Manuel si avvicinò a Cira per baciarla sulle guancie le sussurrò qualcosa nell'orecchio: "Sono felice per te." Lei gli sorrise e si allontanò da lui. I genitori della sposa erano cosi emozionati da non accorgersi che i loro occhi gridavano amore. Salutati amici e parenti gli sposi si diressero a fare le foto, mentre tutti gli invitati li aspettavano al ristorante.

Mentre tutti aspettavano l'arrivo degli sposi per dare inizio al pranzo, Manuel si sedette su di un comodissimo divano e si mise a pensare ai bei momenti passati con lei, alle loro interminabili risate, alle splendide giornate d'estate passate al mare, al vento che le spettinava i capelli nascondendo i suoi occhi bellissimi, ma ricordava anche la paura di essere scoperti anche solo per un bacio datosi per calmare il fuoco della passione che ardeva dentro di loro, avevano paura anche che il loro amore così grande e sincero si leggesse nei loro sguardi.

Manuel era un ragazzo molto alto, con i capelli un po' lunghi e neri come il carbone, gli occhi di un blu profondo come l'oceano,e la carnagione abbastanza scura. Aveva molta pazienza con tutti, e amava tantissimo i bambini, diceva sempre che i bambini sono la cosa più pura del mondo, e che lui ne avrebbe avuti tanti da riempirci una casa a tre piani.

Come tutti i ragazzi amava molto lo sport, praticava il basket un paio di volte alla settimana,ma era anche molto bravo nel calcio. Aveva moltissimi sogni nel cassetto: il primo e anche quello più importante era quello di vivere la sua vita con Cira, poi erano infiniti i suoi sogni nel cassetto ma uno, e non il più importante, lo stava per realizzare, stava per diventare un avvocato, anni passati sui libri a studiare stavano dando i loro frutti e tra non molto avrebbe iniziato a lavorare per un importante studio legale.

Cira, per Manuel era una ragazza splendida, la perfezione! Era un po' bassina ma aveva un fisico asciutto, i capelli neri e lunghi che portava sempre sciolti, gli occhi color nocciola e la carnagione molto chiara.

“Viva gli sposi”, la voce delle persone che gli stavano intorno riportò Manuel al presente, lo strappò dai suoi pensieri su Cira e solo in quel momento i loro sguardi si riunirono in un tenero e dolce sguardo d'amore.

Il pranzo fu ottimo, si mangiarono tutte delizie a base di pesce, durante il pranzo Manuel non guardava altro che lei, la sua lei seduta vicino ad un altro che gli procurava un forte dolore al cuore. Dopo l'enorme pranzo si aprirono le danze e tutti si misero a ballare, tranne Manuel che prese la giacca appoggiata sulla sedia e uscì fuori con la speranza che un po' d'aria fresca gli facesse uscire dalla testa tutti quei pensieri su di lei, dopo qualche minuto non vedendolo più nella sala, Cira uscì per cercarlo. Nessuno se ne accorse, erano tutti impegnati a ballare, ma una sola persona la vide uscire per cercare il suo lui di sempre: la madre di Manuel ma fece finta di non aver visto niente e continuò a ballare. Una volta raggiunto Manuel nel parcheggio del ristorante Cira si sentì sollevata, aveva avuto paura che se ne fosse andato e in quel ristorante si sentiva soffocare senza di lui.

"Finalmente ti ho trovato" disse Cira avvicinandosi a Manuel "Che ci fai qui?" rispose lui preoccupato ma anche felice di vederla.

"Avevo voglia di stare un po' con te" dichiarò lei con tono dolce e deciso, Manuel in quel momento avrebbe voluto stringerla forte a se e baciarla mentre dentro di se dichiarava di non aver mai amato nessuno come amava lei, anche se la tentazione fu forte, lui si allontanò senza darle spiegazioni.

"Io ti amo Manuel, ma il nostro amore ci avrebbe reso solo infelici.”, disse lei con le lacrime agli occhi, a quelle parole Manuel si girò di scatto "Anche io ti amo ancora, il mio amore è troppo forte per finire così. ", le disse lui.

Cira gli si avvicinò e le loro labbra si unirono in un bacio di passione, ma dopo quell'errore, quel bacio che non doveva capitare, lei corse nel ristorante e si mise a ballare con il marito, lui vedendola allontanarsi da capì che la loro era una "finta realtà".

Entrambi non riuscirono a pensare ad altro se non a quel bacio per tutto il resto della giornata..

°*°

Fatemi sapere cosa ne pensate (:

  
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