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Autore: federica90    17/03/2008    0 recensioni
Ci troviamo nel 2001 e le protagoniste sono due bambine tedesche , cugine , di 10 e anni e mezzo...Due ragazzini le faranno adattare in quella nuova scuola!...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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capitolo 1 back to zero Allora, questa è una ff scritta a quattro mani...da Irene (irenucciact) e Federica (federica90).
Non è la nostra prima ff in quanto ne abbiamo scritte pure altre in passato.Ovviamente si articolerà in più capitoli, non sappiamo ancora quanti.
N.B. i sogni, i ricordi e i pensieri hanno questo colore !

Ci troviamo nel 2001 e le protagoniste sono due bambine tedesche , cugine , di 10 e anni e mezzo (Hirens e Friedrich alias Sauce und Huhn)...A causa del lavoro dei padri sono state costrette a cambiare continuamente città durante la loro vita, sono cresciute insieme e gli ultimi 5 anni li hanno passati insieme a Berlino. (Per i dettagli sulla loro famiglia, nazionalità ecc.. vi racconteremo in seguito nella storia stessa...non vogliamo anticipare nulla U_U)
Dopo 5 anni ,alla fine dell'estate del 2001, Hirens e Friedrich si trasferiscono a Loitsche dove nel mese di settembre riprenderanno la scuola, un nuovo ciclo, la scuola media... Inizialmente credono di non riuscire ad ambientarsi. Ma non ci vuole molto perchè le due bambine trovino nuovi amici, nonostante le varie tensioni iniziali, e riescono a legare con due persone in particolare...
Sentono la mancanza di Berlino, della loro infanzia, dei 5 anni più belli della loro vita, delle loro due migliori amiche Doris e Hanna, ma soprattutto della loro nonna, volata in cielo qualche mese prima del loro trasferimento...C'era una frase che la loro nonna diceva sempre "Quando sei triste, quando ti senti sola, quando pensi che tutto vada nel peggiore dei modi, torna indietro...all'inizio...Fino alla zero" E proprio questa diventerà una filosofia di vita per le due cuginette, che tra i vari avvenimenti e le varie avventure riusciranno a trascorrere serenamente i tre anni delle medie..... Fino a quando........






BACK TO ZERO

CAP.1


"No, per favore, ancora un momento, ancora un pò...non andare....resta con me.....Nonna....Nonna!.
Tesoro...e ricorda... quando ti senti sola...basta ritornare indietro....al principio...corregendo tutti i tuoi sbagli, e ripetere tutto, fino allo zero!"
Driiin driiin.
Si girò e si rigirò nel letto, con una mano diretta verso il comò cercando di spegnere quella fastidiosissima sveglia. Aprì lentamente gli occhi. No, non era una bella mattina di estate, non avrebbe preparato la valigia come un mese prima diretta alle Maldive per passare lì due splendide settimane con le persone che più amava. Non avrebbe passato un altro giorno senza far nulla, solo un pò di sano divertimento al massimo, ciò che più la rendeva felice.
20 settembre dell'anno 2001 e fuori tutto era tranquillo. Una bella mattinata di autunno segnava l'inizio di una nuova vita, o almeno questo era quello che sembrava. Ma dentro era tutto diverso.
Uscì velocemente dalla stanza, scendendo di corsa le scale... era tardi. Doccia veloce, addosso la prima cosa trovata in quel armadio che profumava ancora di legno nuovo, toast al volo, bacino a mamma, uno a papà, una pacca in testa al fratellino, e , infine, un ultima occhiata a quella foto, lì in mezzo al suo diario. Una scritta dietro segnava il 19 luglio 2001, al centro una frase " huhn und sauce"...davanti la foto due bambine che stavano per affrontare l'adolescenza, spensierate, belle, dolci , unite.
Pensò a quell'estate, bellissima, unica, passata con la sua cuginetta, la sua migliore amica, l'unica che la capisse veramente, legate da uno speciale filo... i loro occhi risplendevano di una luce particolare che illuminava quella foto, nessun flash di mezzo.
Poi un ultimo sguardo a quella foto che ritraeva lei con la cuginetta e le loro rispettive migliori amiche che stavano appoggiate addosso a un albero con una scritta, ancora fresca nel momento in cui era stata scattata la foto, contornata da un cuore. La potè ancora leggere, nonostante fosse venuta mezza sbiadita, la verità è che la ricordava bene, come fosse ieri.
"Hirens, Friedrich ,Doris und Hanna" . Posando quella foto al suo posto si asciugò velocemente una lacrima
posò il diario nella libreria poi "oh porca puzzola è tardi!"
La bimba uscì di corsa chiudendosi la porta alle spalle.

ore 7,30
dall'altra parte della strada uno spiraglio di luce entrava in una cameretta di un arancione acceso illuminandole il viso.
pensò ancora immersa in quel bellissimo sogno.
"Tesoro svegliati devi andare a scuola" la mamma la scuoteva.
"mmmmm...eddai altri 5 minuti"
"dai ormai sei sveglia... così mi aiuti a preparare la colazione"
"va bene" si alzò dal letto e la mamma le fece indossare la vestaglia.
Scese in cucina,si sedette e dopo due secondi si riaddormentò sul tavolo.
La mamma la guardò teneramente e sorrise.
Dopo alcuni minuti...
"Amore la pappa è pronta"
"mammaa non farmi andare a scuola" Le disse facendo gli occhioni dolci.
"no no signorina oggi ci vai!!non iniziamo male... è il primo giorno!!"
"appunto mutty il primo giorno non perdo nessuna spiegazione"
"quando dico no è no!! anche se mi fai questa faccia!!"
"uff...vabbè per fortuna c'è la mia Sauce, non posso lasciarla sola proprio oggi"
"ecco!! tua cugina sicuramente sarà lì ad aspettarti"
"ma no... io voglio andarci con lei a scuola"
"Ormai lei sarà già uscita...e poi il primo giorno voglio accompagnarti io!"
Lei annuì,anche se continuava a sbuffare.
"Dai muoviti che non posso arrivare tardi a lavoro" aggiunse la madre.
Salì sconfitta nella sua cameretta, si lavò e si vestì, poi uscì fuori insieme alla madre, assorta nei suoi pensieri.


Lei da un parte della strada, lei dall' altra. Ma tutt’e due lontane,anche se di poco, guardarono il cielo, allo stesso istante, poi si guardarono intorno.Dentro di loro una tempesta...Ma in realtà quella mattinata del 20 settembre 2001 a Loitsche risplendeva il sole.

Come al solito prese il suo specchietto. L'ennesima sistemata ai capelli, non era ancora contenta del risultato nonostante si fosse specchiata dieci minuti prima. Poi si fermò dietro un grande cespuglio verde che la separava da un edificio perfetto, geometrico, giallo e bianco.Il coraggio non era ancora arrivato. Quella scuola, già la odiava. Lei lo sapeva, le cose che appaiono perfette in realtà sono tutt’ altro, la nonna lo ripeteva di continuo. Per ora non poteva fare altro che cominciare a fantasticare su come sarebbero stati i tre anni a venire. Un inferno, continuava a ripetere fra sè e sè. Il 90% per cento delle sue sensazioni solitamente erano sempre azzeccate, ma rimaneva pur sempre quel 10 %.


ore 7.50
Friedrich scese dalla macchina
"ciao mamma"
"ciao amore mio, mi raccomando"
La madre cominciò con le sue raccomandazioni, lei non stava nemmeno ad ascoltarla, era più occupata a guardare fuori....guardò a destra, poi a sinistra...quando ad un certo punto la vide, dietro a quel cespuglio....


La scuola media. La scuola media era la scuola media, e dopo cinque anni di scuola elementare passati con gli stessi insegnanti, gli stessi compagni, lo stesso metodo di studio, lo stesso stile di vita... Sarebbe stato un trauma. L'unico sbaglio era stato evitare il discorso.Per tre lunghissimi mesi l'argomento scuola media era rimasto fuori da tutto, ora bisognava affrontarlo, in qualsiasi caso esso si sarebbe presentato. Rimase dietro que cespuglio per i cinque minuti più lunghi della sua vita. Quando ad un tratto sentì un sospiro dietro di lei, era inconfondibile, lo conosceva come le sue tasche. Sentito almeno trenta volta al giorno per dieci lunghissimi anni e mezzo. Si girò di scatto, felice, più tranquilla, come si fosse tolta un peso ...
"Zitta Sauce, non dire nulla" le disse
Lei si fermò, ascoltando per una volta quello che sembrava un consiglio, poi l'abbracciò e insieme cominciarono a camminare.
Così Hirens e Friedrich, a passo lento ma deciso, entrarono dentro quella scatola geometrica, gialla e bianca. Ora erano pronte, mano nella mano, insieme...Come sempre.
Arrivate davanti al portone dell’edificio una moltitudine di bambinetti a cercavano di trovare il proprio nome su alcuni foglietti affissi a un muro.Loro cominciarono a fissarli messe in un angolo.Tutti sembravano conoscersi già da tempo, magari avevano frequentato la stessa scuola. Hirens e Friedrich al contrario erano completamente spaesate, nessun volto conosciuto, nessun amico in quella grande scuola, un insieme di gente prima d'ora mai vista. Tra l'altro Loitsche era un piccolo paese. Berlino era tutt altro. Berlino era la loro infanzia.
"Dai Hire, pensa che almeno tu conosci me..."
"E tu conosci me..."
Fried l'abbracciò...
Guardando con attenzione i foglietti affissi al muro, dopo qualche minuto entrambe trovarono esposti i propri nomi.
“No Hire…Porca puzzola non siamo nella stessa classe!!” Fried cercava come sempre di sdrammatizzare. Anche se in realtà questa situzione avrebbe reso le cose ancora più difficili. Ma lei non lo dava a vedere. Lei era così.
“Porca puzzola? io direi porca pu****a!!!” Hirens stava quasi per piangere, non poteva sopportare di stare lontano dalla sua inseparabile cugina in quell'ambiente straniero.
“Hire hai 10 anni!!non si dicono le parolacce!!” la rimproverò Friedrich che a modo suo voleva dimostrare una certa maturità, essendo ben cinque mesi più grande della cugina. "Limitiamoci ad un semplice porca puzzola"
Scoppiarono a ridere e si incamminarono verso le loro rispettive aule.
“Friee la mia è qua!!...ci vediamo a ricreazione!” la salutò con la manina come una bambina, cercando di dimostrare un pò di ottimismo, ma in realtà non era così.
“Okay a dopo” ricambiò la cugina, con un pò di freddezza essendo più preoccupata a cosa la aspettava nel momento in cui avrebbe messo il suo alluce in quella classe dall'aspetto così cupo.

Friedrich entrò in aula, era grande, le sedie erano colorate e sembravano comode. E ben tre finestre si affacciavano sul grande cortile.
"Bambini prendete posto!!!"continuava a ripetere la maestra esausta.
Ora poteva annunciare mentalmente a se stessa che il primo giorno di scuola della prima media era iniziato, (N.d.a. forse in Germania sarebbe la sesta o settima classe)
Tra urla e schiamazzi Friedrich non capiva più nulla.
pensò camminando verso il fondo dell'aula. Cercò di spostare una sedia quando...
"Eih tu!!"
"Cosa c'è?" rispose a tono. Subito dopo se ne pentì, magari quel ragazzino voleva solo aiutarla ad ambientarsi.
"Questo è il mio posto!!vedi?c'è scritto il mio nome!!"disse il bambino indicando un'incisione sul banco.
"Ah si?Andreas?tanti hanno questo nome" In effetti aveva fatto bene a rispondere a tono. Si sentì pure un pò orgogliosa. "comunque anche se il banco fosse tuo, ma la sedia no!!" Così Friedrich si sedette abbastanza sconvolta.
"Forse non hai capito chi sono!!" il bambino ancora insisteva.
Friedrich si girò per guardarlo per la prima volta in faccia pensò sul momento, poi si riprese e si rivolse a lui in modo molto distaccato.
"Perchè? chi saresti sentiamo!"
"Andreaaaas!!- Si voltò di scatto. Un altro ragazzino appena arrivato lo chiamava a gran voce.
Il bambino alto, forse un pò troppo per la sua età,biondo, occhi azzurri e pure molto chiaro di carnagione si rivolse all'amico in modo abbastanza scocciato come se avesse interrotto qualcosa di importante.
"Cosa c'è?"
"Lasciala stare... è appena arrivata"
"Si lo so ma ci ha fregato i nostri posti!"
"Io non mi alzo!!" ribbattè Fried per l'ennesima volta.
I due ragazzi si guardano, l'ultimo arrivato si avvicinò verso l' orecchio del biondo sussurrandogli qualcosa. Andreas si girò lentamente il volto verso la ragazza e con tono molto sarcastico e sghignazzando disse:
"Perfetto allora ci sediamo con te"
Si sedettero uno alla destra e l'altro alla sinistra di Friedrich lasciandola abbastanza sconvolta e sopratutto senza parole . Lei non aveva la minima idea di cosa quei due avessero in mente. Questo la preoccupava. Ma per un attimo pensò che magari a Loitsche quello era un modo come un altro per dare il benvenuto.

Intanto Hirens si dirigeva verso la sua classe. Attraversando il corridoio si sentì sola in un grande vuoto. Forse non erano gli altri ad essere degli sconosciuti. Forse era lei stessa che si sentiva una straniera, fuori luogo, come non mai. E i ricordi cominciarono a riaffiorare........
"Dory prendi la palla, passa, attenta, ahahaha, sei un vero disastro lo sai?" ........... " Fried, poi tu...e parli tanto per noi"...... "amiche per sempre?" "amiche per sempre..." .............E con un ago incisero un piccolo taglio sul pollice della mano destra di ognuna e ad una ad una cominciarono sovrapporre i pollici tra di loro fino ad unirsi in un unico patto, così da segnare una promessa, per sempre, unite dallo stesso sangue, tutt e quattro ,l'avevano visto fare in un film............."Ti voglio bene Huhn" "Ti voglio bene Sauce"......"Unite...per sempre"...................E lacrime rigarono i volti di Doris e Hanna....Hirens e Friedrich le poterono vedere...man mano che si allontanavano da quel paese...dalla loro infanzia.
Avanzando in quel lungo corridoio Hirens le vide davanti a sè, in un'immagine un pò sbiadita, quel giorno, quel maledetto giorno, quando , per sempre, avrebbero lasciato Berlino.
Hirens si guardò intorno, quel vuoto, ora lo era davvero....tutti erano già entrati in classe e lei era in ritardo, non lo era mai stata prima d'ora; ancora doveva trovare la sua classe. Cominciò a correre, velocemente, molto...troppo.......
"Ops...scusami, scusa scusa scusa, io.....andavo di fretta e.......io.....scusa" Disse ansimando ancora raccogliendo tutti i libri caduti per terra. Avrebbe solo voluto sotterrarsi.
"Eih tranquilla, capita". Disse il ragazzino chinandosi per aiutarla a prendere tutti i libri. Era alto, moro anche se i suoi capelli erano più vicini al biondo mentre gli occhi erano di un castano profondo. "Tu sei nuova vero?"
"Ehm..si..."
"Ecco perchè non mi pareva di averti vista....io sono Matt...ma dove correvi così?"
" ...correvo in classe...beh almeno credo di averla una classe"
"L'avrai sicuramente...ma come mai non ti ho mai vista?"
"Abitavamo a Berlino, ci siamo trasferite questa estate..."
"Trasferite?"
"Si...io e mia cugina, lei è in un'altra sezione.."
"Brutta cosa...beh...dovrete essere molto unite"
"Praticamente come sorelle. Porca puzzola, è tardissimo...anche tu in ritardo no?"
"Mi chiamano Mr.Late...sempre in ritardo, pure il primo giorno...lo ero pure agli esami di quinta ..pensa"
"Bene...io odio la gente ritardataria" Disse Hire con una smorfia disegnata in viso.
"Ma oggi lo sei pure tu...quindi taci...piuttosto vieni con me, ti aiuto a trovare la tua classe, ormai quì sono di casa"
Hirens annuì, poi prese l'elenco delle classi e cominciò a scorrere velocemente il dito fino a individuare la sua sezione.
"Ecco, sono nella sezione H"
"Davvero??..beeene..povera te"
"Perchè povera me?" Chiese Hirens molto preoccupata aspettandosi il peggio.
"Beh....mi dovrai sopportare per tre lunghissimi anni cara."
"Porca puzzola....Resisterò, prometto"
Hire sorrise, poi fece cenno con la testa di andare, ora era più tranquilla.
" Ah...io sono Hirens, a proposito"
"Ecco cos'è che mi sfuggiva...il tuo nome....beh, come ti senti?"
"Più tranquilla.."
"Sicura?"
" No!"
"Beh tutto normale......Benvenuta a Loitsche cara Hirens"

Ora per Hirens e Friedrich iniziava una nuova vita. Chissà cosa sarebbe successo. Chissà quante cose sarebbero cambiate. Chissà quante sorprese. Chissà quante novità. L'unica cosa sicura era che tutto sarebbe stato una svolta, fino all'ultimo.....e come avrebbe detto la loro nonna, tutto riniziava, indietro tutta.....FINO ALLO ZERO!



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