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Autore: Haley James Scott    17/03/2008    10 recensioni
Introduzione rimossa perchè non presenta nessun riferimento alla trama della fanfiction.
Inserirne al più presto una valida.
Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kyoto e i fiori di ciliegio...


Una moto da cross bianca e verde sfrecciava per le vie di Kyoto. Dopo un po' si fermò all'inizio di un parco e due ragazzi di circa diciotto anni scesero. La ragazza si tolse il casco e scosse la lunga chioma castana, per poi fissare lo sguardo verde in quello del suo accompagnatore e domandare -Heiji mi spieghi perché siamo venuti a Kyoto?- il ragazzo dalla carnagione scura e un forte accento di Osaka scoppiò a ridere e si avviò nel parco. Lei sbuffò scocciata e gli corse dietro insistendo con la sua domanda.

Heiji Hattori si fermò al centro del parco, i ciliegi in fiore tutt'intorno che lasciavano cadere i loro petali creando uno spettacolo meraviglioso, si voltò a guardare la ragazza e rispose con un sorriso malizioso -Ci tenevo a presentarti il mio primo amore Kazuha...ho scoperto chi è quando siamo venuti a Kyoto un paio di anni fa...ti ricordi? Il caso del Buddha della Medicina! Quello in cui hai incontrato per la prima volta Kudo trav...- lei lo interruppe seccata e gli voltò le spalle per nascondere il viso -Mi ricordo quel caso, mi hanno quasi ammazzato!- lui sogghignò e continuò -Insomma l'ho scoperto ma non mi sentivo ancora pronto a presentartela...- lei si voltò, gli occhi verdi scintillanti -Allora sei in contatto con lei? Lei sa...- lui la interruppe -Si...l'ho vista spessissimo...ma lei non sa di essere stata il mio primo amore...- la ragazza strinse i pugni e lo guardò freddamente sibilando -Non mi interessa conoscerla!-.

Contro ogni previsione della ragazza Heiji Hattori scoppiò a ridere. Kazuha ne fu profondamente ferita e si voltò verso l'uscita del parco, decisa ad andarsene, ma Heiji la fermò e l'obbligò a voltarsi.

Gli occhi verdi della ragazza erano lucidi e lui decise di smettere di prenderla in giro -Ehi...forse ho esagerato...- lei lo interruppe con rabbia -Non mi interessa! Sei libero di sentirti e vederti con chi vuoi e non voglio conoscere questa tipa!- e tentò di divincolarsi, ma lui la trattenne, spiegandole con calma -Sai quando eravamo al terzo...siamo venuti a Kyoto a incontrare un tuo parente...e io, già curioso da bambino, decisi di correre a vedere il tempio...- lei lo interruppe -Non mi interessa e comunque so questa storia...tu te ne sei andato e hai incontrato il tuo primo amore che ti ha lasciato quella pietra!- lui scosse la testa e lei lo guardò perplessa, incapace di allontanarsi e troppo curiosa di sentire chi era quella donna che glielo avrebbe portato via.

Lui sorrise al suo sguardo indagatore e spiegò -Andavi a vedere il tempio e non feci attenzione, si ruppe un asse e cascai, perdendo conoscenza! A svegliarmi fu la canzoncina delle strade di Kyoto...mi avvicinai alla finestra e sotto gli alberi di ciliegio in fiore vidi una splendida bambina...- Kazuha, che iniziava a capire, rilassò i muscoli e smise di cercare di scappare, continuando ad ascoltare -...quella bambina sembrava più grande di me...indossava un kimono ed era truccata...stava giocando a palla mentre cantava...ed era bellissima...mi voltai un secondo e lei era sparita...corsi fuori alla sua ricerca e non trovai che una pietra...credetti fosse sua, ma poi scoprii, grazie all'aiuto di Kudo, che apparteneva al Buddha della Medicina...comunque...mi innamorai di quella bambina...e ne parlai anche in quell'intervista...anche se lei non poteva capire...desideravo conoscerla anche se il mio cuore apparteneva già a qualcun altra...lei mi era rimasta nel cuore...e poi...alla stazione...quella che era stata quella splendida bambina iniziò a cantare la canzoncina e raccontò di essere venuta al tempio a cercarmi...e io la riconobbi, ma non le dissi niente! Ero stato sciocco a non capirlo...non poteva essere altri che lei...- la ragazza arrossì e sorrise, iniziando a capire dove il ragazzo stava andando a finire con quel racconto -...il primo amore non si scorda mai dicono...ed è vero...perchè quel giorno ho scoperto che il mio primo amore non era altri che la ragazza che amavo...che mi ero innamorato senza saperlo della stessa persona...che mi ero innamorato di lei già da bambino...e da adulto...ho soltanto riscoperto questo sentimento...volevo spiegarti questo proprio a Kyoto...sotto i fuori di ciliegio...come la prima volta che mi innamorai di lei...e le volevo dire...proprio qui...che...- la ragazza lo fermò -Basta Heiji...ho capito...non devi andare avanti per forza...a me basta...sò che è difficile...- lui le prese le mani sorridendole e scosse la testa, poi proseguì -No...ho trovato il coraggio di raccontarti questa storia e voglio andare fino in fondo...hai capito chi era quella bambina, vero Kazuha?- lei gli sorrise ed annuì e lui continuò -Kazuha...ho scoperto di essermi innamorato di te quando ero ancora un bambino e non alle superiori...quando iniziai a non poter fare a meno della tua presenza e del tuo sorriso...io credo che sia stato il destino che mi ha impedito di riconoscerti quella volta...e lo stesso destino che per caso mi ha fatto scoprire che il primo e il vero amore non erano altri che la stessa persona...sono stato felicissimo di scoprire che eri tu e ho deciso di farti una promessa sotto i fiori di ciliegio Kazuha...sei stata il mio primo amore...sei la ragazza che amo adesso...e sarai la donna che amerò per tutta la vita...io ti prometto che non amerò un'altra donna all'infuori di te...e non mi prenderò più gioco di te facendoti credere che abbia un'altra!- e detto ciò le si inginocchiò davanti, rosso in viso, e le prese la mano. Lei lo guardava raggiante, aspettando quelle parole che tante volte aveva sognato -Dopo aver detto ciò...Kazuha...io...dovrei chiederti una cosa importante...ecco...io...tu...- prese un profondo respiro e finalmente susssurrò -mi vuoi sposare?- e detto ciò estrasse dalla tasca una scatolina, che aprì per mostrare uno splendido solitario. La ragazza rimase senza fiato e i suoi occhi si riempirono di lacrime di gioia.


La sua mente tornò indietro negli anni a quando faceva le elementari, era all'ultimo anno, il viso rotondo e lo sguardo brillante. Era appoggiata a un albero e guardava in lontananza un bambino dalla pelle scura che rideva con gli amici,delle bambine gli stavano tutto intorno, adoranti. Lui si voltò dalla parte della bambina e le sorrise, ma lei voltò la testa sbuffando. Il bambino allora si gratto una guancia, chiese scusa ai compagni e corse verso l'albero. Quando fu abbastanza vicino chiese titubante -Ehi Kazuha...cosa c'è?- lei lo fissò freddamente e rispose -Ti sei scordato...- lui rimase fermo per un secondo, poi si battè la mano sulla fronte. Dopo un attimo le afferrò la mano e iniziò a correre, trascinandosela dietro e dicendole -Me ne ero dimenticato...e ormai non facciamo più in tempo...ma so come farmi perdonare...corri o non ce la facciamo nemmeno stavolta!- lei non capì ma lo seguì. Attraversarono tutta la città e salirono su una collina, proprio mentre il sole stava calando all'orizzonte e il bambino esclamò esultante -Guarda il tramonto Kazuha...siamo arrivati appena in tempo!- la bambina sorrise e si sedette sull'erba fresca, ad osservare il sole che scendeva, poi sussurrò -Heiji..è bellissimo...- lui le si sedette accanto e rispose pomposamente -Il regalo di compleanno deve essere speciale...non abbiamo fatto in tempo ad andare al Luna Park per colpa mia...ma questo non è un bello spettacolo?- lei sorrise e rispose -Il migliore...non scorderò mai questo tramonto...e questo compleanno...è il migliore regalo che potessi farmi!- lui alzò le spalle e borbottò arrossendo -Non esagerare, non è nulla di speciale!- lei tornò a guardare il tramonto, in silenzio. Dopo circa un'ora lui si alzò, ma lei non lo seguì e sussurrò -Quando ti ho visto con tutti quei bambini pensavo ti fossi dimenticato del mio compleanno e pensavo non ti importasse nulla di me!- lui rimase spiazzato e si inginocchiò di fronte a lei, guardandola serio, poi prese fiato e le disse, rosso in viso -Non pensare più una cosa del genere chiaro? Forse mi è passato di mente per un secondo, ma non è vero che non mi importa di te!- poi, rossissimo, scattò in piedi e sbottò -Andiamo...ti devo riaccompagnare a casa o papà mi ammazza!!!- lei sorrise e si alzò, pronta a seguirlo. Lanciò un ultimo sguardo al tramonto e poi guardò il bambino e sentì che non poteva stare senza di lui.


La ragazza lo fissò sorridendo e rispose -Si Heiji...voglio sposarti...e non scorderò mai questo giorno...proprio come il giorno del mio compleanno...- lui rise e si alzò rispondendo -Il tramonto? Lo sai perché scelsi il tramonto?- lei lo prese in giro -Perché era l'unica cosa per cui facevi ancora in tempo?- lui scosse la testa e le mise l'anello al dito rispondendo -Perché era bellissimo proprio come te...- e detto questo la baciò con amore. La ragazza rispose al bacio, mentre i petali di ciliegio cadevano tutto intorno a loro a rendere ancora più speciale quel giorno.


CIAO A TUTTI!!! Sono tornata con una Heiji/Kazuha perchè, sono sincera, ho rivisto “Incrocio nell'antica capitale” e non ho resistito...secondo me in quel film Heiji è stato perfido a non dirle che il suo primo amore era lei, per questo ho deciso di farglielo dire io! E poi dopo due Shinichi/Ran ci voleva un piccolo pezzettino per l'altro Detective Liceale!!! Spero vi sia piaciuta...RECENSITE IN MOLTI PLEASE!!!

  
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