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Autore: Kalyptein    11/09/2013    3 recensioni
Carl Gallagher non è un cattivo ragazzo. É semplicemente curioso, ecco tutto. Ha cercato di spiegarselo, ha chiesto a suo fratello Lip, che sa sempre tutto di tutti, ha girato su qualche sito porno e ne ha discusso con Little Hank. Proprio non capisce come i gay riescano a scopare.
Genere: Comico, Erotico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Carl Gallagher, Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Carl Gallagher against the world'
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Salve gente! Sì, ecco, forse non fa bene alla mia salute shippare così tanto i Gallavich ma, capitemi, non riesco a smettere ;___; E dopo aver ossessionato mia sorella, mio fratello, il mio ragazzo e aver costretto il mio migliore amico a guardare le repliche di Shameless con me, sono pronta a pubblicare questa scemenza. Perchè sì, non riesco a non ridere di me stessa all'idea di pubblicarla. Questa storia è ambientata (nella mia mente) in una possibile quarta stagione. Sì, nella mia mente i Gallavich sono insieme, felici, e diffondono i piccoli spermatozoi Gallagher ovunque.
Comunque la storia è pov!Carl, che mi ha fatto sempre morire dalle risate. Fa parte di una serie di cui pubblicherò presto il secondo capitolo - se riceverà un minimo di attenzione - chiamata "Carl Gallagher against the world". E poi non ho mai letto niente su di lui, shame on you ;____;
Va bene, la smetto di sparare stronzate e vi lascio alla lettura. Alla prossima!




Carl Gallagher non è un cattivo ragazzo. O almeno, secondo quanto dice sua sorella Fiona, che lo descrive come un ragazzino vivace e pieno di passioni. Che nonostante l'aggressività verso gli esseri viventi finirà le scuole medie e prenderà perfino il diploma. Poi, che i suoi insegnanti lo definiscano un esagitato sociopatico con manie omicide é un'altra cosa.
Carl è semplicemente curioso, ecco tutto. Ha cercato di spiegarselo, ha chiesto a suo fratello Lip, che sa sempre tutto di tutti, ha girato su qualche sito porno e ne ha discusso con Little Hank. Proprio non capisce come i gay riescano a scopare.

É tornato da scuola da quarantacinque minuti, si è tolto gli scarponi che probabilmente sono in giro da più tempo di lui, ha afferrato una merendina al doppio cioccolato col ripieno di crema un po' dura e si butta sul divano a guardare Paranormal Activity 4. Ha dovuto rubarlo al venditore abusivo vicino la sua scuola, e si è pure beccato una palla di gomma che gli è stata lanciata in testa, ma Little Hank continuava a chiamarlo cagasotto, quindi alla fine ne è valsa la pena.
Carl manda a fanculo il protagonista un paio di volte, che sembra quasi farlo a posta ad andare incontro ad una morta certa. Se fosse lui il protagonista avrebbe preso a calci in culo il cattivo e avrebbe salvato la sua famiglia. Non ha paura di niente, lui.

Carl sente un rumore che proviene dal piano superiore, mentre una testa viene mozzata di netto. Si guarda intorno, cercando Frank da qualche parte nella cucina in cerca una cassa di birra o solo abbandonato sul pavimento, ma la trova più vuota del barattolo dei risparmi. "Cazzo, è qui" sussurra tra i denti, attendo a non farsi sentire da nessuna presenza.
Rotola sul divano, atterrando sul pavimento sulle mani. Scappa sulle scale, afferra la mazza da baseball con entrambe le mani e la stringe fino a farsi male. Un altro rumore e Carl sale un gradino, annusando a pieni polmoni alla ricerca della puzza di piscio di cane che accompagna Frank, perché, andiamo cazzo, mica esistono gli spiriti. O i demoni. O.. che cazzo è questo rumore?
Carl schizza al piano di sopra, perlustrando le stanza con la mazza. La camera di Fiona è sempre la stessa, e l'odore della colonia schifosa di Jimmy è sempre uguale. Quella di Deb pure, con le sue bambole inquietanti. Chiude subito la porta alle sue spalle perché sono decisamente inquietanti, con quegli occhietti piccoli e cattivi. Rimane l'ultima stanza.
La porta è semi aperta, il rumore è sempre più veloce, riesce già a sentire i respiri affannati del mostro. Stringe di nuovo la mazza, ingoiando la paura. Carl riconosce istintivamente l'urlo di dolore trattenuto di Ian e qualche imprecazione subito dopo. Poi ride. Carl sbircia dalla piccola apertura, anche se abbastanza grande da poter vedere Ian nel suo letto, con il lenzuolo che si muove sotto di lui. E sta già per entrare e spaccare la testa - o le teste - a quel coso, quando una massa di capelli sporchi sbuca fuori. Quella è la testa di un ragazzo, altro che mostro. Il naso dritto, sporco di bianco, la pelle pallidissima e arrossata solo sulle guance, le labbra piene e bagnate. Carl si accuccia contro il muro, con la testa ancora mezza infilata nella porta.
"Cazzo, Gallagher, adesso devo farmi la doccia!"
Ian porta indietro la testa, appoggiato con i gomiti sul cuscino. "Prenditela con la tua lingua" Carl non lo vede bene, ma sa che sta sorridendo dal tono di voce.
Quello si mette a sedere sul suo bacino, spalancando le gambe nude. È tutto nudo. Anzi, tutti e due sono nudi. Carl si nasconde, fissando la mazza tra le sue mani. E si sente stupido per non averlo capito prima. Li ha visti i porno gay, e ha vissuto pure con due di loro. Però Ian non ha i baffetti, e quell'altro non sembra arancione per i chili di abbronzatura finta. Anzi, è così pallido che le guance sembrano dipinte per quanto spiccano sulla pelle chiara. Non sembrano proprio gay.
Carl si affaccia di nuovo. Ian non lo vede più, il ragazzo scuro ha la testa appoggiata sul cuscino. Lo vede mordersi le labbra, boccheggiare come il suo vecchio pesce rosso che è morto di fame, strizzare gli occhi. Carl se lo immaginava tutto urla e "Come sei stretto, maschione!" però nessuno dei due fiata. Si sente solo il rumore del letto che sbatte ogni tanto e i respiri affannati. Lui li guarda a bocca aperta, seguendo i movimenti appena trattenuti del ragazzo di Ian. Poi batte un pugno sul vecchio materasso, sospirando bruscamente. La testa rossa di Ian spunta da sotto il lenzuolo.
"Dici che siamo pari?" borbotta lui, con un mucchio di liquido bianco che gli cola dalla tempia alla gola. Però lo sa che non è arrabbiato, ha lo stesso tono che usa quando Liam gli piscia in faccia o Lip gli frega l'ultima frittella. Ne raccoglie un po' dalla faccia e glielo spalma sul mento.
"Dico che vaffanculo" risponde l'altro, con un sorriso bastardo sulle labbra, mentre di pulisce con il dorso della mano. Ian ride, buttandosi di lato a lui, stretto nel piccolo spazio del suo letto.
"E io dico pure che mio fratello ci sta guardando" Ian si volta nella sua direzione, sollevando un sopracciglio. "Carl?"
Carl si butta per terra, sollevandosi in piedi con una mossa degna di un ninja e corre giù per le scale.
Sente appena la voce del ragazzo di Ian urlare "Ma nella tua cazzo di famiglia nessuno si fa i cazzi propri?" prima di chiudere la porta di casa.

  
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