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Autore: avrilmiki    18/03/2008    0 recensioni
"Lucia non può crederci. Fabio…lei e lui, lui e lei…quella stessa sera. Lo ama, lo ama più di quanto avrebbe mai immaginato. Quegli occhi, quella bocca, quel sorriso, quella voce…tutti particolari che sente suoi, interamente suoi. “Fabio, sei e sarai sempre nel mio cuore, qualunque cosa accada, adesso e per sempre."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Lucia cammina un po’ a fatica sulla ferrovia abbandonata, composta da semplici pietre grandi quasi quanto un pugno.

Finalmente, arriva al punto che aveva stabilito con Giorgio ma, stranamente, lui non è lì.

Lucia si gira verso Portosole: improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, lo vede.

il suo primo grande amore.

Fabio è lì, appoggiato alla ringhiera in cemento, e guarda nel vuoto. Da quella posizione non può vederla.

A Lucia batte forte il cuore e sente un groppo alla gola.

Come si comporterà Fabio quando quella ragazza ci proverà? Lucia spera quasi che ci stia, in modo che possa usare quel pretesto per lasciarlo.

Ma se lui non lo dovesse fare? Se lui resistesse a quella prova? A quel punto, come avrebbe fatto a lasciarlo?

Lucia proprio non lo sa…

Poi, senza volerlo, le vengono in mente tutti i bei momenti passati insieme.

Fabio, il suo ragazzo, il suo amore, proprio lui, Fabio...

Quante volte hanno riso insieme per cazzate, quante volte lo ha baciato per cazzate...semplici scuse per sfiorare quelle labbra tanto desiderate...e poi i pomeriggi passati insieme, le ore intere a parlare di qualunque cosa, solo per stargli accanto, solo per vederlo parlare, gesticolare, ridere o incazzarsi...

un rapporto semplice ma speciale, fatto di dolci messaggini prima di andare a letto, oppure di teneri abbracci quando c'era qualcosa che non andava.

E quante volte lui, il suo dolce bambino, ha fatto degli inutili capricci, e lei era così innamorata da sorridere e dargliela vinta, anziché innervosirsi.

Fabio e Lucia, Lucia e Fabio...quante volte Lucia lo ha scritto sui muri, sui banchi, sul diario, sulle panchine...

Ma ora, tutto questo è finito.

Ora il suo cuore batte solo per agitazione, le guance si arrossano solo per vergogna. Ora tutto è svanito, così come quelle dolci parole che accompagnavano ogni giornata di entrambe...ti amo.

" Non ti amo più, Fabio...mi dispiace, ma è tutto finito...è andata così, doveva andare così. Addio..."

Ad un certo punto, un ragazzo alto con un cappellino nero si avvicina a Fabio. Lucia mette a fuoco e lo riconosce: è Giorgio. Lucia si sente confusa, ma lascia i dubbi a più tardi, perché ora deve assolutamente origliare.

<< Ciao Gio! Allora?>>

<< Ti ho dato appuntamento qui per parlarti…>>

<< Cosa devi dirmi?>>

<< Quello che Lucia non ha il coraggio di dirti…>>

Lucia sbarra gli occhi: le manca il fiato. Fabio ritorna serio:

<< Che vuoi dire?>>

<< Lucia vuole lasciarti perché non ti ama più. Ora è innamorata di me. Sì, Fabio...è inutile che fai quella faccia! Siamo stati a letto insieme, ieri sera...ha dormito da me.>>

Fabio rimane un attimo con la bocca aperta, poi fa una risata nervosa:

<< Stai sparando una cazzata dietro l’altra…no, Lucia non lo farebbe mai! Non ci credo, mi stai pigliando per il culo perché ti interessa Lucy e speri che io la lasci!>>

<< Se non mi credi, allora perché non lo chiedi direttamente a lei?>>

Così detto, Giorgio si gira verso Lucia e la indica.

Fabio corre verso la rete e la guarda.

Silenzio.

Lucia guarda Fabio. Una lacrima le scorre lungo la guancia:

<< Allora, è vero quello che dice?>>

Lucia non emette suono. Fabio sbatte una mano contro la rete che li separa e alza la voce:

<< Lucy, cazzo! È vero quello che ha detto?>>

A Lucia trema la voce:

<< Mi dispiace…>>

Fabio sospira e guarda in basso, poi torna a fissarla:

<< Ti dispiace, eh?>>

<< Sì!>>

<< Vaffanculo, Lucia…vaffanculo…>>

Fabio fa per correre via. Dopo neanche qualche passo, una voce lo ferma:

<< No, Fabio! Aspetta!>>

Fabio si ferma di scatto, ma non si gira. Non vuole farle vedere le lacrime che gli scorrono lungo le guance. Si sente stupido...stupidamente innamorato della ragazza sbagliata.

<< Che vuoi?>>

Lucia vorrebbe dirgli tante cose, vorrebbe sfogarsi, urlare, piangere ancora più forte...

Ma poi, qualcosa la ferma: cosa dovrebbe dire? Sarebbe solo un lungo giro di parole per finire sulla stessa frase che ha detto, cioè che le dispiace. << Fabio...>>

Fabio stringe forte i pugni. Si odia per quella falsa speranza che coltiva dentro di sé:

<< Addio.>> Conclude Lucia.

Fabio non risponde. Il cuore gli esplode in petto. Corre via più veloce che può.

Portosole.

Il mare alla sua sinistra, delle palme alla sua destra. Tutto scorre veloce e sfocato. Fabio si asciuga le lacrime, continuando a correre. Vede la fine della passeggiata.

Tira diritto senza fermarsi.

Lungo un lato della strada c'è un locale molto famoso, il Morgana.

Lo supera senza guardarlo nemmeno.

é sul lungo mare.

Alla sua destra, dall'altra parte di una strada strettissima, c'è un piccolo parco.

Fabio rallenta fino a fermarsi. Posa le mani sulle ginocchia, piegandosi leggermente e volgendo lo sguardo in basso, per prendere fiato.

"Lucia...ti ho perso. Di nuovo. Ma questa volta la colpa non è mia, ma tua. Io mi sono impegnato al massimo per recuperare il nostro rapporto, ma, a quanto pare, era finito ancor prima di cominciare. Lucy...già mi manchi da morire. E il dolore è ancora più grande, perchè questa volta non posso dare la colpa ad uno stupido errore...No. Questa volta la nostra storia è finita. Ed è finita per davvero...”

<< Fabio! Che ci fai qui?>>

Fabio alza leggermente lo sguardo. Lo sta fissando con aria perplessa, leggermente preoccupata.

Susanna.

Fabio la guarda e sorride, con una mossa delle labbra quasi impercettibile: si è stirata i capelli! Indossa un paio di jeans con la cintura incorporata, munita di una fibbia di strass. Ha una giacca di jeans chiara, con dei brillantini che formano degli strani ghirigori. Porta i capelli sciolti, che si lasciano scompigliare leggermente dal vento. Con la mano destra stringe un guinzaglio, a cui è legato un coker dall'espressione molto dolce.

Quest'ultimo scorrazza qua e là, per quanto il guinzaglio glielo permetta.

<<...ei?!? Tutto bene? Hai una faccia!>>

Fabio sorride tristemente:

<< No...non va bene proprio un cazzo...>>

<<...ti va di parlarne?>>

Fabio annuisce senza dire una parola. Poco dopo, lui e Susanna sono seduti su una panchina di quel piccolo parco.

Il cane, Clodine, sta correndo qua e là. Susanna è intenta a succhiare un ghiacciolo al limone, mentre ascolta la storia di Fabio.

<<...e così...mi ha mollato…>>

Susanna annuisce comprensiva:

<< Capisco...mi dispiace...>>

Susanna guarda tristemente in basso. "Lucy...come hai potuto rinunciare ad un ragazzo così? Ma perchè l'hai fatto? Se fossi stata io, non l'avrei mai lasciato! Se fossi stata io..."

Grazie a quest'ultimo pensiero, Susanna prende finalmente coraggio, e guarda Fabio negli occhi:

<< Proprio non la capisco, Lucy...però una cosa la so: è lei a perderci, perchè sei un ragazzo davvero speciale...sul serio! Ti sembrerà strano, ma l'ho capito fin dal primo momento che ti ho visto, e ne ho avuto la conferma quando ti ho parlato!>>

Fabio sorride:

<< Grazie, Susy...>>

<< Vorrei aggiungere una cosa. So che probabilmente non te ne fregherà niente, ma...tu significhi molto per me.>>

Susanna prende un lungo respiro, poi torna a guardare Fabio. Quest'ultimo, è rimasto spiazzato. Non avrebbe mai immaginato che Susanna avesse trovato il coraggio per confessargli una cosa del genere...nota che le guance di Susanna si sono arrossate. Sorride divertito:

<< Grazie anche di questo!>>

Improvvisamente, smette di sorridere. Susanna...gli ha fatto dimenticare, anche se solo per un attimo, di Lucia e di quello che gli ha fatto. Alza le spalle, poi guarda Susanna negli occhi, alzando un sopracciglio: << Buffo...>>

<<...cosa?>>

<< é buffo il fatto che mi sei sempre stata vicino e io non mi sono mai accorto di te!>>

Susanna scoppia a ridere amaramente:

" é vero, Fabio...io sono sempre stata qui...ma mi sono sempre dovuta accontentare di guardarti da lontano! Però adesso...oh, adesso non potrei esserti più vicino!!!"

<< Già...ma ora sei qui!>>

<< Sì, sono qui… e tu sei proprio una vera amica.>>

Susy alza le spalle, forse leggermente delusa di essere stata chiamata amica. Poi si tranquillizza: è ancora presto…

<< Si fa quel che si può!>>

Fabio sorride, questa volta con più intesa.

Il loro sguardi si cercano, si trovano, rimangono per un po’ bloccati uno sull’altro.

Susy è dolce, simpatica e carina...è ora di voltare pagina...

" Sì, Lucia...devo voltare pagina...e, purtroppo, in quella pagina tu non ci sei. Addio."

.

.

Giorgio imbocca la strada della ferrovia fino a trovarsi di fronte a Lucia. Lei lo guarda per un istante, poi scoppia.

Corre verso di lui e gli dà una scarica di piccoli pugni sul petto. Inizia ad urlare come un ossesso, con la voce rotta dal pianto:

<< Ma che ti salta in testa? Come cazzo hai potuto? Chi ti ha dato il permesso? Io ti odio! Ma perchè l'hai fatto? Non potevi startene zitto?>>

Improvvisamente, tutta la forza ed il nervoso scompaiono.

Si è sfogata.

Quei due sentimenti, lasciano però spazio ad una grande rassegnazione.

Doveva succedere, prima o poi.

Lucia si appoggia sul petto di Giorgio, e quest'ultimo la stringe forte:

<< Ho pensato che sarebbe stato umiliante per te vedere Fabio baciare un’altra ragazza, così ho deciso di dirgli tutta la verità per evitarti questo peso. Mi dispiace se ti ho fatto soffrire, ma…>>

Lucia lo interrompe:

<< Lo so, lo so...non so che mi è preso...scusa, mi dispiace. é che mi sentivo male per tutto quello che è successo! E grazie…grazie di esserti preoccupato così per me. Ora, però, non parliamone più, ok?>>

Giorgio sorride e annuisce:

<< Ok…>>

Si prendono per mano, e, con quel semplice gesto, inizia qualcosa di importante…
  
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