11/09/2013
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Love Story
«Non ho la stessa ossessione per l'ordine di Jace ma direi che tu e Jordan avreste bisogno di pulire questo posto. Capisco che tu sei morto e lui è un cane, ma non vorrete far evacuare l'edificio perché questa casa non passa le minime norme sanitarie» commentò Isabelle osservando il disastro con un sopracciglio sollevato appena ebbe varcato la soglia dell'ingresso.
«Izzy, siamo appena usciti da una battaglia quasi mortale in cui la mia migliore amica ha infilzato con la spada di Michele il suo ragazzo, e tuo fratello per la cronaca, per poterlo liberare dalla possessione di un psicopatico e tu ti lamenti dello stato di questo posto?» replicò Simon allargando le braccia e fissandola esasperato.
«È successo tre giorni fa» ribatté lei sorridendo come se quel riassunto non potesse giustificare la mancanza di pulizia.
«Avvertirò Jordan delle tue lamentele appena tornerà» sbuffò il ragazzo arrendendosi.
Isabelle si sedette sul divano spostando i lunghi capelli neri, ancora umidi per i fiocchi di neve, su una spalla.
«È da Maia?» chiese spostando una maglietta grigio topo.
«No, è andato al Praetor. Dopo che il suo ex compagno di stanza è stato ucciso da Maureen ha voluto tornare al quartier generale a dare una mano» rispose Simon affranto sedendosi accanto a lei.
«Simon, non è colpa tua» cercò di rassicurarlo appoggiandogli una mano sulla guancia.
«Già» disse scuotendo la testa per scacciare tutti i pensieri.
«Ho bisogno di staccare per un giorno da tutta questa vita. Voglio essere per qualche ora una normale adolescente mondana insieme al suo ragazzo. Cosa fanno i ragazzi normali della nostra età?» affermò Isabelle con allegria con l'intenzione di far tornare il sorriso a Simon.
«Beh i ragazzi della nostra età di solito stanno con gli amici, escono...ma fa troppo freddo per uscire...» iniziò Simon felice di avere una distrazione dai brutti pensieri.
«Tu sei un vampiro, non soffri il freddo!» esclamò Isabelle alzando di nuovo un sopracciglio.
«Ragazzi normali, ricordi?» rispose Simon toccandole la punta del naso con un dito.
«E allora cosa possiamo fare?» chiese dubbiosa.
«Possiamo guardare un film» replicò il ragazzo e accese la televisione. Fece scorrere i canali finché non ne trovò uno che stava trasmettendo un film in costume.
«So che non è il massimo ma...» si scusò Simon ma si bloccò quando vide l'espressione estasiata di Isabelle.
«È Romeo e Giulietta» rispose con entusiasmo allo sguardo interrogativo del ragazzo.
«Ti piace davvero una storia di due ragazzini che si innamorano, si sposano e muoiono nel giro di pochi giorni?» chiese scettico Simon e stavolta toccò a lui alzare le sopracciglia.
«Sì. Trovo tutta la loro storia davvero molto romantica. Il fatto che Romeo decida di uccidersi quando crede che Giulietta sia morta piuttosto che continuare a vivere dimostra quando il loro amore è forte. Questo è il genere di amore a cui nemmeno io potrei resistere» spiegò Isabelle seria guardando negli occhi Simon.
«Isabelle, io...» iniziò Simon cercando di trovare una degna risposta.
«Sai, quando hai evocato Raziel ho pensare per un secondo che ti avrebbe ucciso senza sentire le tue ragioni e il quel momento non ho pensato ai miei fratelli, a mia madre o ai miei doveri; l'unica cosa a cui ho pensato è stata che non sarei riuscita ad andare avanti se tu fossi morto, sarei stata persa. Ora ho capito cosa provano Jace e Alec quando vedono Clary e Magnus. E forse Clary ha ragione...» continuò Isabelle avvicinandosi. Ormai i loro volti erano a pochi centimetri tra loro, Simon riusciva a scorgere tutte le sfumature più chiare negli occhi neri di Isabelle, riusciva a sentire il suo profumo di lavanda, il suo sangue scorrere sotto la pelle e percepì anche il suo battito del cuore che accelerava.
«Cosa centra Clary?» fu tutto quello che riuscì a dire Simon.
Isabelle ignorò la sua domanda e intrecciò una mano con la sua mentre appoggiò l'altra sulla guancia fredda di Simon.
«Credo...anzi so di essermi innamorata di te» sussurrò Isabelle e per una volta la sua voce non era fiera e spavalda, in quelle poche parole dette con un filo di voce si poteva scorgere tutta la sua vulnerabilità mentre apriva il suo cuore a lui.
Isabelle Lightwood, la ragazza perfetta e irraggiungibile, la ragazza di ghiaccio che diffidava di tutti tranne che della sua famiglia, proprio lei si era resa vulnerabile per lui.
«Anch'io mi sono innamorato di te» rispose Simon e coprì l'ultima distanza che li separava appoggiando le sue labbra su quelle soffici di Isabelle.
Buonasera a tutti,
spero di non avervi traumatizzati troppo con l'ultima storia.
Dopo un mese finalmente sono riuscita a pubblicarla! (Sì lo so, sono pigra!).
Comunque questa piccolissima, cortissima e dolcissima (per i miei standard) storia è stata ideata come regalo di compleanno per la mia personale Izzy (savethebiscuits) che è una persona stupenda, incantevole e perfetta.
Le adora la Sizzy perciò non potevo non scrivere qualcosa su di loro anche se mi è risultato abbastanza difficile (spero i personaggi siano OOC).
Inoltre ama anche Romeo e Giulietta e non potevo non aggiungere questo fatto da qualche parte.
Spero vi sia piaciuta e che appreziate il fatto che abbia contribuito ad allaragare il numero di Sizzy in questo sito.
Baci,
Dany.