Secret
Wish
Un vero amore
non sa
parlare.
(William
Shakespeare)
“L’ho
vista! L’ho vista!” ululò
una ragazzina dalla folta chioma bruna, saltellando come una lepre in
campagna,
indicando il cielo nero, gli occhi luccicanti e le labbra ridenti.
Un ragazzino
dai capelli di rubino
sussultò spaventato e caracollò giù da
una sedia.
Riemergendo e
cercando di darsi un
contegno sbottò: “Prima dici che io sono un
rompiscatole rumoroso e poi mi fai
prendere questi colpi, ochetta?”.
La ragazza
non seppe resistere
all’espressione seria del ragazzino, così simile
alla sua quando era a scuola.
“Attento
a non diventare troppo burbero,
Daichi” rise e poi alzò gli occhi scuri al cielo,
entusiasta.
“E
comunque era un urlo
giustificato: ho visto la prima stella cadente
dell’anno!” continuò con
espressione dolce, come se volesse carezzare il cielo delle meraviglie
di cui
era capace.
“Bha…voi
donne siete strane!Io non
sto qua fuori ad aspettare che un meteorite megalomane mi piombi in
testa!”. E,
con la faccia contrita e la voce rombante, rientrò in casa
per godersi il
ventilatore acceso a manetta.
“Eddai
Daichi!” esclamò Hilary
lamentosa “figurati se ti cade in testa!Non vuoi esprimere un
desiderio?”.
Non vuoi
vedere se
si avvera?
Un silenzio
profondo ronzò tra le
piante allegre e variopinte nel caldo afoso, prima che la sgargiante
figura del
ragazzino riemerse, con il volto curioso e addolcito.
“Comunque,
è sempre meglio
prevenire” esclamò ostinato e aprì un
ombrello rosso che aveva trovato
all’ingresso, riparandocisi sotto, scrutando malamente il
cielo minaccioso,
ignorando le risate convulse di Hilary.
“Guarda
Daichi, eccone una!!”
esclamò pochi minuti dopo la ragazza, guardando esultante la
colorata dipartita
di un meteorite.
Hilary giunse
le mani e chiuse gli
occhi fatati, come in predo a un sogno brillante e fantastico.
Smeraldino
come gli
occhi curiosi che la scrutavano.
Poco dopo
Hilary si voltò
raggiante.
“Che
cosa hai desiderato?” chiese
curiosa al ragazzino.
“Ehi,
non posso mica dirtelo!”
sbottò Daichi “è un desiderio
importante e si deve avverare!” concluse
guardando di sottecchi la stella scomparsa come a chiedere una
conferma, mentre
faceva roteare l’ombrello.
Deve avversarsi.
“Eddai,
fai un’ eccezione almeno
per me!” lo pregò la ragazzina risiedendosi sulla
panchetta di villa Kinomiya,
con gli occhi scuri avidi di possibili pettegolezzi.
Daichi fece
un ghigno ostinato,
nascondendosi sotto l’ombrello.
Tu per me sei
già
un’eccezione.
“Mi
dispiace, ochetta, è un
segreto!” esclamò orgoglioso.
Un segreto
tra me e
le stelle.
Hilary, un
po’ dispiaciuta, si
rimise a guardare il cielo con un sorriso sottile.
“Non
vedo l’ora di vederne
altre!Ho un sacco di desideri da esprimere!”
esclamò giungendo le dita lisce.
Il ragazzino
sorrise debolmente.
Io ne ho solo
uno.
Daichi si
avvicinò alla ragazza,
in modo che l’ombrello carminio proteggesse anche la sua
testa corvina.
Nota1=Ecco a
voi, Lala è tornata!!pomodori
e insalata a volontà!!*Mi dispiace se in questo periodo
sembravo morta…però
cercavo di mettere a punto un mio progetto che è totalmente
fallito=_=.
Nota2=Fic
scritta di getto, per niente
seria ma io la trovo carina. Il pairing non è dei miei
preferiti(TakaHila fino
alla morte*_*!!!)ma ci stava: Daichi mi dà l’idea
di dolcezza e ingenuità(anche
se Hilary che saltella non ci offre uno scenario migliore..).
Nota3= Presto
pubblicherò altre
fic!!!
Grazie per la
vostra
attenzione,
LaLa