Mietitura, 74° Hunger Games.
Effie Trinket, orrenda come sempre, era in piedi sopra a quello stupido palco, davanti al Comune.
Con la sua vocetta molto più che irritante, esordì:
“ Benvenuti, benvenuti alla ventordicesima edizione degli Hunger Games! Possa la fortuna sempre essere a vostro sfavore, cioè volevo dire, favore! Adesso guardiamo il filmato.”
Iniziò un lurido filmato.
“Settordicimilamilioni di anni fa, ci fu un periodo buio ( l’ enel aveva staccato la luce a tutti ), e affinché non possa esserci più nessuna ribellione, Capitol City ha indetto gli Hunger Games. Ogni anno, un giovane uomo e una giovane donna da ogni distretto, devono combattere con altri ragazzi per ottenere ricchezza e fama”
Il mostro scintillante sul palco continuò:
“ Oh, che emozione, ihihih”
“Bene, prima la giovane donna”.- disse. Si avvicinò lentamente ( troppo lentamente) alla boccia di vetro. Dopo due giorni arrivò a quella dannata boccia, e dopo altri due giorni prese il bigliettino.
Dopo un mese riuscì ad aprirlo, ed annunciò a gran voce:
“ P” aspettò una ventina di minuti per dire “ rimrose” . Aspettò un’ altra mezz’ ora e disse “ Everdeen”.
Una ragazza, con una grossa macchia di bagnato sulla gonna ( non era riuscita a contenersi dallo spavento, e si era fatta pipì sotto), si avvicinò al palco, mettendoci giorni.
Quando la piccola Primrose era quasi salita sul palco, Katniss che stava pensando ai fatti suoi, si accorse che quella piccola bambina bionda era proprio sua sorella.
“NOOOOOO”, urlò assomigliando ad un procione stitico.
“ Mi offro volontaria. Mi offro volontaria come tributo!”, esordì, ripetendolo due volte, perché Effie era intenta ad ammirare il suo splendido smalto fucsia, perfettamente abbinato alla sua parrucca e alle sue scarpe con quaranta centimetri di tacco.
“ Oh, abbiamo un volontario. Prego, vieni sul palco”, disse con un sorriso che andava dal distretto 12 fino a Capitol City.
“ Qual è il tuo nome, giovane donna?” – chiese.
- “ Katniss Everdeen” – rispose.
- “ Bene Fatniss Everdinner, ci scommetto il cappello che quella era tua sorella!”
Katniss in preda ad un attacco di nervosismo urlò:
“ Ma no, sei un genio!”
Il mostro scintillante la ignorò.
“ Ed adesso il giovane uomo!”, urlò in preda ad un entusiasmo mai visto prima.
Si avvicinò alla boccia, prese il bigliettino e lo aprì sempre nell’ arco di alcuni mesi.
Poi, urlò:
“ Pane Mellark”.
Per il povero Peeta, fu un colpo al cuore. No, non il suo adorato pane!
Senza pensarci due volte gridò con tutta la forza che aveva in corpo.
“ NOOOO, MI OFFRO VOLONTARIO COME TRIBUTO.”
Era andato incontro alla morte, lo sapeva bene, ma avrebbe preferito che fosse morto lui, piuttosto che il secondo amore della sua vita: il pane.
Si avvicinò al palco con una faccia da cane bastonato, e con una chiazza marrone sul pantalone. Nessuno è ancora sicuro di cosa fosse, ma molti pensano fosse cacca.
“ Bene, adesso potete stringervi la mano”.
Peeta strinse la mano a Katniss e urlò come una fangirl dopo aver scoperto che ci sarà la premiere del suo film preferito nel suo paese * , o quando esce il secondo film di una saga dopo anni e anni di attesa:
“Aaah, sto stringendo la mano di Katniss Everdeen! Posso morire in pace, sono così e- emozionato”- e detto ciò svenne.
* Cosa che qui in Italia sicuramente non succederà mai!
Scusate lo sclero, non so nemmeno io come mi sia venuta in mente una
Mi farebbero piacere delle recensioni, un bacio grande! :)
* Va a sotterrarsi dalla vergogna, maledicendosi per la sua mente malata.*