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Autore: yingsu    12/09/2013    1 recensioni
«Mi sposo» sputò d’un tratto Robert con un tono non molto convinto.
L’amico si tirò di scatto a sedere «Ti sposi?» domandò incredulo «Stai scherzando, vero?»
Il suo parabatai scosse il capo «Ho chiesto a Maryse di sposarmi» rispose continuando a martoriare i poveri fili verdi che stringeva fra le dita.
«Maryse Trueblood?» chiese di nuovo Michael «Quella Maryse Trueblood?» il suo tono era a metà fra il divertito e l’incredulo. Lo stava chiaramente prendendo in giro.
«Quella Maryse Trueblood, non è che ce ne siano molte» disse l’altro in tono smorto, tanto per dargli corda, ma capì subito che si era condannato con le sue stesse parole.

• Michael and Robert | piccolo tributo a due Parabatai.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Robert Lightwood
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A radioactive, la mia musa

 

 

 

Raziel li fa e poi li accoppia.

 

 

 

 

 

 

 

L’erba verde delle colline di Alicante risplendeva, esattamente come le imponenti torri anti-demoni che riflettevano la luce del sole.

«E’ tutto quello che sai fare, Bobby caro?» ridacchiò il ragazzo dai capelli chiari, parando con la spada il colpo del suo parabatai che, per tutta risposta, grugnì.

«Robert» ringhiò mostrando i denti come un cane. Odiava quei stupidi soprannomi che l’amico si ostinava a dargli, in particolare quello.

Michael sorrise sollevando una mano, chiedendo un attimo di tregua «Come vuoi, Bob» disse abbassando l’arma, camminandogli accanto per poi lasciarsi cadere a peso morto sul prato.
Erano parabatai da anni oramai, e lui sapeva quanto a Robert desse fastidio l’utilizzo di quei nomignoli carini che – da sempre – lui si impuntava ad inventare, giusto per farlo uscire un po’ dai gangheri. Il ragazzo dai capelli scuri lanciò la lama sul terreno, prendendo posto accanto all’amico con un sospiro.

Che fosse maledetto il giorno in cui aveva accettato di sopportarlo per il resto della vita!

Ci fu un lungo attimo di calma: Michael contemplava il cielo in silenzio, e il suo compagno strappava nervosamente alcuni ciuffi d’erba, rigirandoseli fra le dita.

«Mi sposo» sputò d’un tratto Robert con un tono non molto convinto.

L’amico si tirò di scatto a sedere «Ti sposi?» domandò incredulo «Stai scherzando, vero?»

Il suo parabatai scosse il capo «Ho chiesto a Maryse di sposarmi» rispose continuando a martoriare i poveri fili verdi che stringeva fra le dita.

«Maryse Trueblood?» chiese di nuovo Michael «Quella Maryse Trueblood?» il suo tono era a metà fra il divertito e l’incredulo. Lo stava chiaramente prendendo in giro.

«Quella Maryse Trueblood, non è che ce ne siano molte» disse l’altro in tono smorto, tanto per dargli corda, ma capì subito che si era condannato con le sue stesse parole.

«Quella alta, con i capelli neri e gli occhi blu? Quella Maryse?» ribatté - per quella che a Robert sembrò la centesima volta – l’amico.

Il ragazzo dai capelli corvini sospirò lanciando l’erba ai suoi piedi «Sì, quella Maryse» era l’ultima volta che lo ripeteva, se avesse aperto di nuovo bocca lo avrebbe imbavagliato, legato e gettato nel lago Lyn, attendendo poi pazientemente la sua morte.

Michael rimase un attimo in silenzio, lo sguardo pensieroso rivolto ad un punto non ben definito, dopodiché riprese «Non ci credo!» affermò in tono convinto «Non può essere la stessa Maryse che conosc-»

Non ebbe il tempo di concludere la frase perché Robert gli si era lanciato sopra, facendogli cozzare la nuca sul terreno mentre con una mano lo teneva fermo, e con l’altra gli tappava la bocca «Hai finito?» domandò grugnendo come un animale, aspettando un qualche segno di assenso del parabatai che – dopo aver pensato di leccargli il dorso della mano giusto per vederlo inorridire – annuì.

Una volta che, quello che oramai chiamava fratello, gli libero le labbra, Michael se lo scansò di dosso, tornando di nuovo seduto «E lei ha detto sì, immagino» borbottò sputacchiando – un filo d’erba gli era finito in bocca, non voleva chiedersi come.

«Ha detto sì» gli fece eco l’amico prima che l’altro gli tirasse una pacca sulla spalla.

«KA- POW, FRATELLO» gridò facendogli la mossa «Ben fatto, Bobby. Sono orgoglioso di te» aggiunse prima di canticchiare una nenia sul fatto che il suo parabatai stesse per sposarsi e quello degli altri no.

Robert si stava ufficialmente pentendo di averglielo detto.

D’un tratto Michael s’interruppe di colpo e tornò a fissarlo «Per l’Angelo, non è che l’hai messa incinta, vero?» chiese socchiudendo gli occhi, guardandolo con fare inquisitore.

«No, Michael. Ho detto che ci sposiamo, non che è incinta» rispose l’amico sull’orlo della disperazione.

«Peccato,  perché sarei stato un ottimo zio!» esclamò il ragazzo con i capelli chiari, portandosi una mano sul cuore «Lo zio Michael!»

«Scordatelo!»

«Sarei stato il suo secondo papà» aggiunse l’altro ignorando completamente le proteste di Robert.

«Se non la smetti l’unica cosa che sarai è morto» lo corresse il suo parabatai facendo leva sulle braccia per alzarsi da terra, tenendogli poi una mano per aiutarlo.

«Dove andiamo, Bobby?» domandò Michael afferrando la mano dell’amico, recuperando entrambe le spade.

«Robert, per l’amor dell’Angelo!» ringhiò mentre, accanto a sé,  il suo migliore amico ridacchiava.

 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non insistere perché ti abbandoni e rinunci a seguirti, perché dove andrai tu andrò anch'io, e dove ti fermerai mi fermerò. Il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio sarà il mio Dio. Dove morirai tu, morirò anch'io e vi sarò sepolto: l'Angelo faccia a me questo e anche di peggio se altra cosa che la morte mi separerà da te.

 

Cassandra Clare

| Le Origini – La Principessa|

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NdA;

 

Eccomi qui con l’ennesima cosa senza apparente senso.

Non so quanto i personaggi siano IC, io mi sono immaginata Robert un po’ come Alec, un tipo sulle sue, insomma. Mentre Michael… Michael, boh.

Michael mi sa di uno con la battuta sempre pronta, un po’ fuori di testa, ma ovviamente – come ho già detto – non posso saperlo.

Ho poche cose da dire, questa volta, quindi giuro che faccio in fretta.

Il titolo è una mia citazione, perché io sono della teoria che Raziel faccia i Cacciatori e poi dica “Sì, tu sei intelligente e ragionevole, quindi vai un po’ a mettere in riga quel babbaleo(?) lì.”

ZAN: e i due diventano parabatai. Perché, diciamocelo, c’è sempre quello che fa le cagate e quello che copre le spalle a quello che fa le cavolate… sì.

Sto delirando. Queste note non hanno senso, chiedo venia.

Ora ho detto tutto, davvero.

Grazie per l’attenzione.

 

Sempre in nome dell’Angelo Raziel.

 

 

~yingsu.

 

 

[Revisionata il 18/10/13]

   
 
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