12/09/2013
3 recensioniStrappai un’altra pagina dal mio amato quadernetto arancione, la accartocciai e me la lanciai alle spalle, dove raggiunse le altre palline di carta. Mi voltai e mi guardai attorno sospirando. La stanza era piena di cartacce e fogli scribacchiati nell’intento di scrivere qualcosa di decente.
Se continui di questo passo, tra poco non riuscirai neanche ad aprire la porta.
Mi alzai rassegnata ed iniziai a dare una sistemata alla mia disordinatissima camera da letto. Cominciai a raccogliere tutte quelle palline di carta che in teoria sarebbero dovute diventare molto di più.
Mentre ne portavo un paio verso il cestino, iniziai a farmi un esamino di coscienza. Erano un paio di giorni che non avevo più idee brillanti. Brillante.. brillante..
Mi fiondai verso il mio amato palmare. Due nuovi messaggi. E tre chiamate perse.
Sospirai, aprendo il primo.
From Anne:
Courtney Barlow, si può sapere dove sei finita??
Sono ore che provo a chiamarti!
Va bene che hai bisogno dei tuoi spazi, ma sono sempre la tua agente, dannazione! Richiamami!
Alzai gli occhi al cielo. Anne avrebbe dovuto darsi una calmata se non voleva essere licenziata in tronco.Courtney Barlow, si può sapere dove sei finita??
Sono ore che provo a chiamarti!
Va bene che hai bisogno dei tuoi spazi, ma sono sempre la tua agente, dannazione! Richiamami!
Sorrisi del mio pensiero. Non l’avrei mai licenziata, le dovevo troppo.
Lei mi ha aiutato a farmi conoscere dalla gente ed è grazie a lei se adesso la mia carriera di cantante è decollata. Proprio una settimana fa abbiamo festeggiato il primo anno delle mia primissima canzone: Hope.
Bhe, quella canzone è stata la cosa migliore che abbia mai fatto. Ma probabilmente niente di tutto questo sarebbe accaduto senza la persona più importante per me.
Guarda caso il secondo messaggio era proprio suo.
From Trent:
Ehi Court, ancora con il blocco dello scrittore?
Se ti va possiamo parlarne insieme, come abbiamo sempre fatto.
Io ti aspetto al nostro cafè verso le cinque e mezza, okey?
Un bacio.
Ehi Court, ancora con il blocco dello scrittore?
Se ti va possiamo parlarne insieme, come abbiamo sempre fatto.
Io ti aspetto al nostro cafè verso le cinque e mezza, okey?
Un bacio.
Guardai l’orologio. Erano le cinque.
Iniziai a prepararmi, pensando a quanto Trent avesse cambiato la mia vita.
Dopo la fine di A Tutto Reality: Il Tour ero a pezzi. Passavo le giornate in casa a piangere, non parlavo con nessuno e uscivo solo quando ne avevo voglia.
Durante le mie poche uscite, facevo un giro per Toronto e mi recavo sempre sulle sponde del Lago Ontario.
Preferivo andarci nel tardo pomeriggio, quando il sole tramonta e crea delle sfumature mozzafiato su quell’immenso specchio d’acqua. Mentre un’altra giornata finisce e il sole ha quasi finito di compiere il suo corso, si apre un bellissimo cielo arancione con sfumature che si avvicinano al blu mano a mano che il sole scompare.
Questo era sicuramente il momento della giornata che preferivo.
Dopo ore passate a bagnare il cuscino con le mie lacrime, quel paesaggio mi dava una strana pace. Forse avrei riniziato a credere nel mondo e nelle persone.
Sogno che si distrusse in un attimo. Distrutto dalla vista di una cresta verde brillante, di occhi color ghiaccio e dalla figura snella e pallida che gli stava accanto.
Non si accorsero di me, durante la loro passeggiatina romantica. Non si accorsero di quante lacrime silenziose avevano cominciato a scendere dai miei occhi stanchi.
Continuai a piangere finchè non mi accorsi di una presenza dietro di me.
Una presenza che conoscevo, ma che capiva la mia situazione più di chiunque altro.
A guardare i due innamorati c’era anche Trent. Gli si leggeva in faccia il dolore che stava provando. Prese un respiro profondo, come a ricacciare indietro le lacrime che avrebbero voluto scendere alla vista della persona più importante della sua vita, e mi guardò.
Non so dire cosa lesse nel mio volto. So solo che si avvicinò e mi abbracciò.
Per chissà quale motivo lo abbracciai anche io.
In quell’abbraccio silenzioso c’erano condensate talmente tante emozioni insieme che pensai di non riuscire a reggerle tutte. Comprensione. Dolore.. Perdita. Rabbia. Frustrazione. Paura. Sorpresa. E ancora dolore.
Sciolse l’abbraccio e quando lo guardai vidi che una speranza c’era. Si può andare avanti anche dopo che si è stati distrutti. La vita può stupirti ancora quando non riesci neanche più a respirare. Dopo un tramonto c’è la notte, ma il giorno tornerà ancora.
Angolo Autrice: Okeyy.. è la prima ff con più capitoli che pubblico e spero di non aver partorito un abominio! L'ho fatta leggere a mamma e mamma approva. E se mamma approva non ci son problemi ahahahahha Apparte tutto, recensite numerosi! Ci terrei a sapere cosa pensate della storia. Un bacio e al prossimo capitolo! _Duncney_