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Autore: Gaucha    12/09/2013    1 recensioni
Avete mai sognato di voler urlare ma di non riuscire ad emettere nemmeno un suono? Avete mai provato quella sensazione di voler essere ascoltati.? Avete mai gridato aiuto ma nessuno vi ascoltava.? La sapete la differenza tra sentire ed ascoltare.? Io ero abituata a sentire ciò che accadeva intorno a me come se nulla mi riguardasse.Anche le richieste di aiuto.Ma poi fui io quella a voler essere ascoltata.Il mio problema.? E' che urlo ma non emetto suoni.Ma poi ho incontrato chi ha ascoltato il silenzio.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kris, Kris
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una tipica giornata invernale nel mese di novembre.
Anche per me era una solita monotona giornata.Come ogni mattina mi svegliavo e piombavo nel silenzio di casa mia.
Mia madre è malata quindi dopo aver tentato di vivere una vita normale a casa ha deciso di realizzare tutti i suoi sogni prima di morire,malata terminale.Gli restano due anni.Ha promesso che alla fine dei due anni sarebbe tornata per dirci addio.Anche se non le credo.
Mio padre da quando la mamma se ne è andata è impazzito beve torna a casa ubriaco,e dopo essere stata picchiata ho deciso di abbandonare quella casa e portare con me la mia piccola sorellina,anche se poi sono stata costretta a lasciarla a casa di mia zia, sicuramente sarebbe stata più sicura.
Ora,dopo un'anno dall'incidente sento questo silenzio ancora più pesante.
Quella monotona,silenziosa e noiosa giornata è diventato il mio incubo peggiore.
In tutta la mia vita non ho mai avuto qualcuno che mi amasse che mi guardasse come se fossi un miracolo e che con un sorriso mi riscaldasse il cuore,ma un giorno non so se per mano di dio lo incontrai.Si chiamava jake.
Quando ci siamo conosciuti eravamo entrambi 18enni.Freschi freschi pieni di voglia di divertirci e stare insieme.
Dopo una festa,per rilassarci,per coccolarci per tutto ci recavamo in un parco dietro un'albero pieno di fiori rosa e dove la vista del ponte e del mare era fantastica.
Ancora oggi mi reco lì.
In quella ( maledetta ) tipica giornata di inverno, litigammo.Lessi sul suo cellulare messaggi con la sua ex,e non vedevo il motivo di parlare,dopo un'anno insieme,ancora,con lei.
Lui mi rispose con naturalezza ''Ma no,ci stavamo solo sentendo per vedere che fine abbiamo fatto ci siamo visti e basta''.
Si era visto con lei.? Ed era una cosa normale.?
Io fui costretta a rompere ogni rapporto con i miei amici.Senza di lui non potevo uscire di casa,se non per lavoro e scuola,mentre lui esce senza di me e per di più con la sua ex fidanzata.? Ero sbalordita.Ma non sono una ragazza tipica che dimostra di essere arrabbiata,semplicemente mi tolsi la collana che mi aveva regalato al nostro anniversario e la rimasi sul tavolo dopodichè dissi ''Accompagnami a casa.'' Lui mi guardò scioccato ma non proferì parola,prese le chiavi ed entrammo in macchina.
''Cosa significa quel gesto.? Quella collana è tua.!'' disse cosi all'improvviso.
''Si,ma grazie a te ho capito che questo è sempre stato amore a senso unico.''
''Cosa stai dicendo.?''
''Il tuo non è amore è una continua minaccia. Se faccio questo mi lasci se faccio quello mi lasci. Per te sono sempre sbagliata non va mai bene quello che faccio. Per stare insieme mi sono sempre legata ai nostri bei momenti che son molti meno rispetto a quelli che mi han fatto piangere. Ma ora basta. Non ti amo più'' Una lacrima, silenziosa, scese sul mio viso.
Lui si girò e urlò ''COSA.!''
Accadde tutto cosi velocemente. Una luce ci abbaio. E poi il buio totale. Mi ripresi dopo una decina di minuti scesi dalla macchina ma non riuscivo a reggermi bene in piedi.
Mi toccai la testa e vidi la mano sporca di sangue ,i vestiti neri, la macchina....jake.
Finì tutto lì. Caddi a terra, le gambe non riuscivano a reggere tutto quel dolore che appesantiva il cuore .Le lacrime scendevano ma come sempre io non emettevo suoni, ero immobile.
Tutto si concluse quel giorno l'amore, l'allegria, la felicità, il dolore, la tristezza, la rabbia, la gelosia qualsiasi sentimento io oggi sono incapace di provarlo.
Io sono Lana la donna conosciuta per il suo sguardo, il suo finto sorriso da killer, e il suo corpo senza anima.
Una bellezza diabolica.

Mi preoccupo di avere tempo per una FF e ne faccio due.Sono proprio un genio del male*-*
Comunque sia è una vecchia FF che ho scritto in estate quindi credo che sia scritta molto meglio rispetto a quella più recente.
In realtà era destinata ad un membro dei BTOB ( Di cui non svelerò in nome fino alla fine) ma poi ho pensato di mettere come protagonista maschile in nostro Kris.
Però ne ho altre su G-DRAGON e Yoseob che ho intenzione di pubblicare al più presto.
Questo e solo un'introduzione,mi sembra ovvio.Spero di migliorare anche nella prima FF e spero che anche questa piaccia.
Trovatemi un soprannome.
PS: Mi chiamo Federica,anche se non vi interessa *^*
  
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