Titolo:
Wings are made to fly
Autore: Leyton_Nenny
Squadra:
Pop
Canzone
scelta: Frozen,
Madonna
Fandom:
Vampire Knight
Personaggi:
Yuuki, Zero
Introduzione:
“Vedi
solo quello che vuoi
vedere, Zero”
Un
gemito: sente i canini affilati perforarle la morbida carne del
collo. Lo stringe, perché sa che anche lui prova lo stesso:
ha paura
di sé stesso, ha paura di quello che è e di
ciò che può
diventare.
Rating: verde
Generi:
Sentimentale
Avvertimenti:
Note (opzionali): ///
Wings are made to fly
“Vedi
solo quello che vuoi vedere,
Zero”
Un gemito: Yuuki sente i canini
affilati perforarle la morbida carne del collo. Lo stringe,
perché
sa che anche lui prova lo stesso: ha paura di sé stesso, ha
paura di
quello che è e di ciò che può
diventare.
Una goccia di sangue le percorre la
giugulare, sente il liquido caldo raffreddarsi a contatto col vento
freddo dell'inverno.
Ha fame.
Ogni fibra del suo
corpo percepisce il bisogno assordante dell'essere le cui labbra si
poggiano sul suo collo. Ma non si ritrae, sebbene
quell'avidità a
volte la spaventi.
È Zero, è e sarà
sempre il ragazzo con il quale è cresciuta, l'orfano a cui
ha lavato
il sangue dalle mani e dal corpo tanto tempo addietro.
Prima che possa
pensare ad altro, Zero si allontana, i canini vengono estratti dalla
pelle, una mano si posa delicatamente sulla sua guancia.
“Scusa”
sussurra al suo orecchio.
Lei si allontana
repentinamente.
“Come può la tua
vita essere quella che vuoi se continui a scusarti per quello che
sei? Sei Zero, sei sempre e comunque la persona che conosco, quella
che in cortile guarda un uccello ferito come qualcosa da difendere e
non come una preda. E se davvero ti stai scusando per il tipo di
persona che sei, beh, sappi che a me quella persona piace!”
urla
lei indispettita prima di allontanare la sua mano con un uno schiaffo
ed imboccare la porta con decisione.
Sempre la stessa
storia. Non capisce, è sempre troppo fermo in quella
convinzione di
essere sbagliato.
Ma lui è Zero,
Zero e basta, non importa che per vivere abbia bisogno di sangue, lei
sa che gli darebbe ogni singola goccia del proprio, se questo dovesse
servire a farlo stare meglio. Ed il suo sangue gli fa bene,
perché
quindi dovrebbe smettere di aiutarlo?
Non lo farà, e lui
lo sa, anche se questo spesso potrebbe infastidirlo.
Ma lei non lo
abbandonerà.
E Zero continuerà
a chiederglielo, lamentandosi: non voleva essere un vampiro, lui era
un cacciatore. Lui uccideva le creature nelle quali ora si è
trasformato.
Troppo odio, troppo
rimorso: Yuuki lo vede stillare da lui ogni volta che lo osserva.
Tutti questi
sentimenti finiranno per spezzarlo, sempre che non lo sia
già.
Perché è già da
un po' che sente che il suo amico è cambiato, come se
qualcosa di
profondo ed irraggiungibile si stesse spezzando.
Qualcosa come... il
suo cuore.
Indispensabile per
vivere, eppure così fragile.
Senza perdersi in
altre congetture, gira le spalle e torna indietro: Zero si è
accucciato contro la parete.
Sembra così
indifeso: è straordinario quanto quella persona che ora
sembra così
fragile spesso la faccia sentire protetta e preziosa. È
straordinario quanto spesso lei prenda forza da lui, quanto sia
dipendente da quelle grosse spalle e da quello sguardo insicuro.
Senza perdere un
secondo, si accuccia al suo fianco e lo abbraccia con forza: sente il
suo respiro affannoso sul petto.
Sospira e gli
accarezza i capelli con dolcezza.
“Aprimi il tuo
cuore, Zero. Dimmi cosa succede, dimmi cosa ti sta accadendo, proprio
come una volta. Rendimi partecipe della tua vita, non
lasciarmi in disparte”
“Sai – dice
dopo un po', il suo tono è insicuro – è
difficile amare di nuovo,
quando l'unica via sarebbe stata... quando l'unico amore che hai
conosciuto se n'è semplicemente andato. È
qualcosa che vorresti
poter fare di nuovo, eppure senti che non sarebbe lo stesso, che
tutto potrebbe sfuggirti tra le dita in un solo istante”
“Non devi
scappare Zero. Non c'è nessuno da incolpare, ormai
è successo. E
so che vorresti cambiare il corso degli eventi ma non è
possibile.
Ciò che devi sapere è che tu sei qui, e
così anche io. Siamo
ancora insieme, siamo ancora io e te. E come te anche io ho sofferto,
lo sai vero? Anche io ho perso i miei genitori, la mia famiglia. Ma
ho trovato una nuova casa, e nuove persone da proteggere, il
Direttore, Yori, Kaname e tu. Sei tu Zero, sei tu la persona che
voglio proteggere con tutto il mio cuore, perché se ti
dovessi
perdere, non solo il mio cuore, ma tutta me stessa ne andrebbe
distrutta. Ed io non posso permetterlo, per niente al mondo”
Zero alza lo
sguardo, i loro occhi s'incontrano, specchiandosi gli uni negli
altri.
“Ricordi quando
parlavi dell'uccello ferito? - Yuuki annuisce, la mano che lui ha
posto delicatamente sul suo viso l'ha stupita, l'ha congelata
–
L'amore è come lui: alle volte siamo feriti, e questo
c'impedisce di
volare. Ma l'amore ha le ali, e per questo non può essere
fermato:
l'amore ha bisogno di volare”
“Tu non sei in
gabbia, Zero – lo interrompe lei – hai ancora le
tue ali, ed il
cielo è limpido. Alzati, ama, vola. Non aver paura di
cadere, puoi
sempre rialzarti. Lascia che il dolore si sciolga come neve al sole,
ed alza le tue ali diafane: ora puoi, puoi fare quello che vuoi,
senza nasconderti, senza aver paura. E qualsiasi cosa accada, ricorda
che avrai sempre chi ti copre le spalle, avrai sempre un rifugio, un
nido in cui tornare quando vorrai fermarti”
“Sei ciò che
accade una volta sola nella vita, Yuuki. Non due, non tre, una sola
volta” sussurra lui prima di alzare lo sguardo e poggiare le
sue
labbra su quelle fresche di lei.