Titolo:
Candy
– le confessioni di un
uomo innamorato
Autore: Leyton_Nenny
Squadra:
Pop
Canzone
scelta: Candy
Fandom:
Originale
Personaggi:
Originali
Introduzione:
Il suo nome
era Candice, per
gli amici Candy, ed era la persona più egocentrica che
avessi mai
incontrato.
Rating: giallo
Generi:
Sentimentale
Avvertimenti:
//
Note
(opzionali): //
Candy
le
confessioni di un uomo innamorato
Hey ho here she
goes
either a little too high or a little too low
Il
suo nome era Candice, per gli amici
Candy, ed era la persona più egocentrica che avessi mai
incontrato.
La sua voce era sempre acuta, un
decibel sopra il volume degli altri. Era melliflua, qualsiasi cosa
dicesse era impossibile per chiunque non restare affascinato da quel
tono saccente eppure dannatamente sensuale.
Era la perdizione.
Bastava la sua voce e, senza nemmeno
accorgertene, ti entrava in testa.
Era come una canzone estiva, una di
quelle con la melodia orecchiabile e senza alcun senso, senza alcun
significato. Una di quelle che non vorresti ricordare, ma che non
puoi fare a meno di canticchiare.
Era semplicemente unica.
E lo sapeva, oh se lo sapeva!
La osservavo ogni giorno, mentre
scuoteva i lunghi capelli ramati dal banco davanti al mio. Ogni tanto
si girava ed i suoi occhi m'inchiodavano al muro.
“Come va?” sussurrava nascondendo
la bocca tra quelle ciocche tra le quali desideravo solo poter
passare le mie dita.
“Tutto bene, te?” le chiedevo. Lei
non rispondeva mai.
Don’t
stop to see my vertigo
she thinks she’s made of candy
Candy
era
tutto. E sapeva di esserlo.
Era la voglia
di volare e la paura che ti tiene ancorato a terra. Vertigine, credo
si chiami.
Era la
passione che ti rende schiavo e la libertà da ogni pudore.
Rideva in
modo quasi puerile, mentre raccontava le sue avventure.
Perché Candy
era irresistibile come una fetta di torta al cioccolato. Anzi, come
una caramella: gli uomini assaporavano con la loro lingua la sua
pelle candida.
I
was
there to witness
Candice’s inner princess
She wants the boys
to notice
Her rainbows, and her ponies
Chi
sono io?
A questo punto la domanda sorge spontanea.
Io sono il
suo migliore amico, Jonathon. Sì, con la
“o”, non con la “a”.
Giusto per puntualizzare.
Sono la
persona da cui lei va a piangere, quando una relazione finisce. La
persona a cui urla “Gli uomini sono tutti uguali!”
mentre le
lacrime le rigano gli zigomi sporgenti. Ed i suoi occhi si colorano
di un verde foglia, in questi momenti di disperazione.
Ogni volta,
sembra che non s'innamorerà mai più “Ma
perché gli uomini non
sono tutti come te, J?” esala alla fine di ogni
conversazione“Tu
mi ascolti. Capisci? Mi ascolti, come se quello che dico fosse
davvero importante. Tu mi fai sentire importante. Non come gli altri,
a cui importa solo spassarsela. Un giro e via, come se fossi una
comune puttana!”
Ma il giorno
dopo è di nuovo fuori, pronta a regalarsi ad un nuovo
“amore”.
Io,
ovviamente, non le dico niente, però è
inevitabile che alle volte
pensi che sia lei ad essere quella facile. Ma non posso fare a meno
di desiderarla. E non la voglio come se fosse una puttana, la bramo
perché lei è importante. Perché Candy
è il sole dopo la tempesta,
l'arcobaleno dopo la pioggia.
She
was
educated
But could not count to ten
How she’s got lots of
different horses
By lots of different men
E ora la domanda sorge spontanea: perché mi sono innamorato di lei? Perché le permetto di avere tutto questo potere su di me?
Semplice.
Candy è posata. E schietta. È una di quelle
persone che ti dicono
tutto in faccia, non importa come potresti reagire. E alle volte
è
meschina. Ma questa non è colpa sua: è il suo
temperamento. Senza
dubbio, non le hanno mai detto di contare fino a dieci prima di
esplodere. No, lei esplode e basta. E quando lo fa, è peggio
di una
bomba atomica. E sì, posso dirlo perché spesso
sono io quello nel
suo raggio d'azione.
“Non
ci
posso credere! Vuoi uomini siete tutti uguali! Che cavolo
c'è che
non va nel vostro piccolo e malriuscito cervello? Ah, dimenticavo che
la vostra materia grigia si trova al di sotto dell'equatore.
Una
scopata e via,
quanto vi piace questa frase! Ma noi donne siamo diverse, noi donne
vogliamo trovare il principe azzurro, quello che arriva sul cavallo
bianco e ti salva da tutto questo schifo”
Sinceramente,
credo che abbia scambiato troppi puledri con degli asini.
Ring
a
ring of roses
Whoever gets the closest
She comes
and she goes
As the war of the roses
Mother was
a victim
Father beat the system
By moving
bricks to Brixton
And learning how to fix them
Qualcuno,
a
questo punto di questa patetica confessione d'amore, si
chiederà
cosa avrà mai fatto questa donna per farmi stare
così.
La verità è
che la sua particolarità è sempre stata quella di
stare fuori dagli
schemi: l'ho conosciuta molti anni fa, appena mi sono trasferito
dallo Yorkshire a Londra. Sinceramente, non ho mai perdonato a mio
padre il nostro trasloco. Bugia: gliel'ho perdonato quasi subito,
anche se spesso lo incolpo per la situazione in cui mi sono
immischiato.
Candy era la
bambina della casa accanto – mai una descrizione tale si
è
dimostrata più erronea, dato che questa donna aveva tutto,
tranne
che l'aria pudica e che tanto si elogia di tale figura – e fu
amore
a prima vista. Per me, ovviamente. Sì, perché
anche allora lei non
mi notò: se ne stava lì, seduta sul suo prato
perfetto, a
incastrare fiori tra loro.
“Cosa fai?”
“Faccio un
anello” aveva esplicato senza alzare lo sguardo da
quell'intricato
intreccio di margherite.
“E a cosa
ti serve?”
“Per quando
mi sposerò” aveva risposto con
semplicità.
“Ma sei
ancora giovane!” avevo esclamato io sgranando gli occhi. Lei
aveva
fatto spallucce.
“Mamma dice
sempre che è meglio iniziare fin da subito: solo con una
lunga
conoscenza s'impara ad amare l'altra persona” aveva
continuato. Io
mi ero seduto accanto a lei.
“E se io
volessi quell'anello cosa dovrei fare?”
“Dirmi che
mi ami”
“Ma come
faccio a saperlo? Hai detto che solo con una lunga conoscenza
s'impara ad amare”
“Allora
promettimi che non ami un'altra ragazza”
“Perché?”
“Perché
papà ha fatto così: ha finto di amare la mamma, e
poi una settimana
fa se n'è andato a Brixton, dalla sua nuova famiglia. Ha
detto che
voleva ricominciare da capo”
“E non ti
dispiace?”
“No. Da
quello che dice la mamma, papà è una persona
cattiva”
“Ma tu cosa
ne pensi?” le avevo chiesto. Lei aveva finalmente finito di
dedicare tutta la sua attenzione alla sua coroncina e si era voltata
verso di me.
“Io... non
lo so” aveva risposto prima di alzarsi ed andarsene,
abbandonando
il lavoro a cui si stava dedicando con tanta attenzione.
Prima che me
ne accorgessi, avevo raccolto quell'oggetto e mi ero prodigato per
finirlo: la differenza tra la parte realizzata da lei e quella da me
era evidente, ma era comunque completo.
L'avevo
appoggiato alla porta ed avevo atteso: qualche istante dopo lei era
uscita e aveva guardato a destra e a sinistra, come ad accertarsi che
nessuno la stesse spiando: i suoi capelli ramati brillavano sotto la
luce del sole.
Una volta
assicuratasi di essere da sola, aveva sorriso ed aveva afferrato la
coroncina per poi andarsene.
Liberate
your sons and daughters
The bush is high
But in the hole
there’s water
Ho
abbandonato Londra per cinque anni, solo per scappare da Candy, ma
una volta tornato in città non ho potuto fare a meno di
cercarla:
ieri sono passato davanti alla mia vecchia casa. Non ha più
l'aria
del rispettabile villino che era un tempo, l'erba è
cresciuta e
l'edera ha invaso le pareti. Ma lei è lì: vive
ancora nella casa
accanto.
Mi è corsa
incontro non appena mi ha visto, come se non fosse passato nemmeno un
secondo dall'ultima volta in cui i miei occhi si sono scontrati con i
suoi
“Jay!
Cavolo, è una vita che non ti vedo!” ha urlato
agitando la mano in
mia direzione. Volevo fingere di non averla sentita, ma il mio corpo
ha agito da solo, girandosi verso di lei e regalandole un sorriso.
“Sono stato
fuori città”
“Già. Beh,
non ti sei perso molto” ha riso lei.
“Immagino”
sussurro.
“Mamma!”
una bambina dalle trecce bionde corre verso di noi.
“Charlotte,
cosa c'è, tesoro?” chiede premurosa lei.
Ha una
figlia. Candy, in tutti questi anni, è diventata mamma.
“Ti sei
sposata” la interrompo io. La sua risata torna a riempire
l'aria.
“No. Sai,
lui se n'è andato regalandomi due gemelli, un maschio ed una
femmina. Non era pronto a fare il padre, come da manuale”
risponde.
Non so
perché, ma mi sento sollevato. Forse ho ancora una
possibilità. Forse, prima o poi, si accorgerà di
me.
“Mi
dispiace”
Lei ride.
“Non era quello giusto, a quanto pare. Come sempre,
d'altronde.”
sussurra alzando gli occhi al cielo. Resta un secondo il silenzio,
prima di aggiungere “Ti va di restare per cena, stasera,
comunque?”
Mentalmente,
ho pensato che quel stasera potesse in realtà essere un per
sempre,
ma ormai sono abituato ad essere illuso.
As
you win
She’ll
bring the
Hole no luck
And if you don’t feel good
What are
you doing this for
“Facciamo
l'amore?”
Sussurra
quando sono sul punto di andarmene. La osservo interdetto.
“Scusa?”
“Ti va di
fare l'amore come se non ci fosse un domani, come se fossimo solo Jay
e Candy, come se tu mi amassi davvero?” propone come se
fossimo
solo due adolescenti. Ma cavolo, abbiamo trent'anni, ormai.
There's a hurricane in the back of her throat
“Io ti amo davvero, Candy”