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Autore: kellillow    13/09/2013    0 recensioni
Isabelle ha alle spalle un incidente: ha ucciso il suo ex-ragazzo, un tipo geloso e violento. Ora vorrebbe ricominciare una vita normale con il ragazzo che ama ma non può: una maledizione pesa su di loro e per vivere la loro storia d'amore dovranno sconfiggerla.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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                                                                  Capitolo 1






Un urlo lacerante, di quelli che fanno ghiacciare il sangue nelle vene, ruppe il silenzio di una notte come tante.
Isabelle Fleming urlò con tutto il fiato che aveva nei polmoni. 
L'aveva sognato di nuovo, come faceva tutte le notti da ormai due settimane. Lui, il suo ex-ragazzo, James Collins.
Tutto cominciò sei mesi prima, con una stupida lite: James era geloso di Matt, il migliore amico di Belle.
Lei e James litigarono furiosamente, insultandosi senza sosta e urlando, poi lui arrivò alle mani, le diede una spinta che la fece cadere per terra, sul cemento, poi le diede uno schiaffo che le fece girare la faccia. Lui le chiese di promettergli che non lo avrebbe più frequentato ma lei non poteva, teneva troppo a Matt e la loro era un'amicizia meravigliosa.
Litigarono per settimane e per settimane lui la picchiò, era piena di lividi e graffi e arrivò perfino ad avere un occhio nero ma lo perdonò ogni volta; lo amava veramente e non aveva il coraggio di lasciarlo, lui era un ragazzo violento, era sicura che se lei lo avesse lasciato non si sarebbe limitato a picchiarla.
Sopportò per cinque mesi quel supplizio, ogni litigata equivaleva a botte e sempre più violente, una volta le ruppe persino con un calcio una caviglia.
Dopo cinque mesi era esausta, non sopportava più quella situazione, inoltre l'amore per lui e la paura che provava ad ogni litigata si erano affievoliti. 
Aveva trovato grazie al sostegno di Matt e dei suoi genitori, ai quali finalmente aveva confessato tutto, il coraggio di lasciarlo.
Così una sera uscì con lui e gli disse che era finita, per sempre, e l'avrebbe dovuta lasciar stare, non doveva chiamarla e non doveva venire a bussare alla sua porta.
Sembrò che lui non la prese troppo male, disse che non gli importava nulla di lei e che potesse fare ciò che voleva.
Il giorno dopo la assillò di chiamate e messaggi ma lei non rispose a nessuna chiamata e a nessun messaggio, non voleva avere più a che fare con lui. 
I messaggi e le chiamate continuarono per giorni, poi iniziò persino a bussare alla porta di casa.
Belle non poteva sopportare più quella situazione così rispose a una chiamata di lui e accettò di andare a parlare con lui il giorno seguente a casa sua. Doveva essere una chiacchierata per chiarire bene le cose, in modo che si fosse messo l'anima in pace, voleva sapere che cosa c'era tra lei e Matt e se poteva farsi perdonare in qualche modo.
Il giorno seguente, all'orario stabilito, lei andò a casa di lui.
A parte lui la casa era vuota, i signori Collins erano a lavoro, mentre la sorella minore era al cinema con le amiche.
Si misero a parlare in soggiorno del più e del meno, lui le fece un paio di domande su Matt alle quali lei rispose di malavoglia poi arrivò alla domanda definitiva, lui le chiese di tornare insieme e lei ovviamente rispose di no, inoltre lo rimproverò perché quella doveva essere solo una chiacchierata per chiarire la situazione.
Quando lei rifiutò lui fece la risata più inquietante e malevola che Belle avesse mai sentito, estrasse da sotto la poltrona una pistola e gliela puntò al petto.
Belle era da una parte furiosamente arrabbiata con sé stessa per avere accettato l'invito e dall'altra parte era terrorizzata a morte, così agì nell'unico modo in cui poteva agire: gli disse che sarebbe tornata con lui e si avvicinò per baciarlo.
James certo non spiccava per la sua intelligenza e pensò che lei voleva veramente baciarlo, che presto lei avrebbe dimenticato la minaccia e il loro amore sarebbe rifiorito.
Belle posò le labbra su quelle di lui e gli prese le mani che impugnavano l'arma tra le sue, poi iniziò a baciarlo con passione.
Lui ci cascò in pieno e appena si distrasse e lasciò la presa dall'arma lei  gliela strappò dalle mani, si staccò bruscamente e gliela puntò alla testa.
Lui non pensò nemmeno un secondo, era sicuro che lei non gli avrebbe sparato quindi si gettò su di lei e rotolarono per la stanza sul pavimento, mentre lui cercava di strapparle dalle mani la pistola.
Il resto dei dettagli Belle non li ricordava bene, sapeva solo che ad un certo punto aveva sentito il rumore di uno sparo echeggiare per la stanza, rimbombando contro le pareti e si era ritrovata quasi subito zuppa di sangue.
Pensava fosse il suo, pensava che il proiettile avesse trapassato lei e che non sentisse dolore perché stava morendo ma poi sentì James emettere un gemito soffocato e capì che non era lei quella ferita.
Se lo levò di dosso e vide la ferita.
Il proiettile si era conficcato nel suo petto, dal quale usciva una fontana di sangue così scuro e denso che sembrava petrolio.
All'inizio era troppo sconvolta per reagire, sedeva di fianco ad un James morente, immobile, senza quasi respirare, poi, dopo un tempo che le parve lunghissimo chiamò l'ambulanza che quando arrivò, trovò un corpo senza vita. 
Non dormì e non mangiò per quasi una settimana dallo shock, si sentiva  tremendamente in colpa, avrebbe preferito morire lei che uccidere un essere umano, per quanto crudele fosse.
Poi, da quando riuscì a chiudere occhio iniziarono gli incubi.
  
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