13/09/2013
5 recensioniOyasumi Nasai
Lentamente scese le lunghe scale, sperando di non far alcun rumore, dato che a notte fonda era più che normale che a casa Ransworth tutti fossero immersi in un sonno profondo.
Si fermò qualche istante su uno scalino, mentre si passava una mano sulla fronte bagnata per il sudore. Aveva affrontato tanti pericoli nella sua vita … eppure il compito più difficile nella sua vita era stato proprio questo!
Scendere lentamente ed in silenzio quelle scale talmente vecchie, che riuscivano a far rumore anche se non ci poggiavi i piedi.
Riprese a scendere le scale, finché, dopo aver messo un piede male, non scricchiolò rumorosamente la tavola di legno sotto il suo piede.
Con na imprecazione, ovviamente pensata perché se l’avrebbe detta ad alta voce era più che sicuro che sarebbe riuscito a svegliare anche quello stupido coniglio, e con un sorriso – e un tic all’occhio a dimostrare la sua poca pazienza – scese gli ultimi due scalini rimanenti.
Tirò un sospiro di sollievo per aver toccato finalmente un pavimento solido, che non emetteva rumori di nessuno genere.
Prima di avviarsi decise di girarsi appena per guardare un'ultima volta quelle infime, maledette, indegne, inferiori, rumorose e abominevoli scale, che avrebbero potuto benissimo svegliare Oz.
Con uno sguardo disgustato si diresse nella cucina, che fortunatamente era proprio lì vicino, altrimenti era quasi sicuro che si sarebbe perso in qualche stanza, dato che la casa Ransworth era molto grande e confortevole. Senza far rumore – o almeno lui credeva di non far alcun rumore – entrò di soppiatto nella cucina, e con un grande sorriso stampato in faccia prese ciò che tanto bramava da tutta la notte, ciò che aveva desiderato da tanto tempo, ciò che amava più di chiunque altro – ovviamente escludendo Oz -.
Un semplice bicchiere stracolmo d’acqua.
Prese un bicchiere qualunque e lo immerse di quella bellissima sostanza trasparente, che gli avrebbe permesso di dormire più tranquillamente, finché una piccola risata – purtroppo di sua conoscenza – non lo interruppe da quel momento tanto agognato.
<< Gilbert caro, che ci fai qui a quest’ora? >>
Il ragazzo colto nel fatto si girò con ancora il bicchiere in mano per incontrare l’unico occhio rosso che gli rimaneva e che purtroppo conosceva anche abbastanza bene.
<< Come mai sei qui Gilbert caro? >> continuò imperterrito Xerxes Break, che lo guardava da un punto fisso con un sorriso appena accennato.
Gilbert strinse gli occhi per cercare di vedere meglio il suo compagno, purtroppo le tenebre di quella notte non glielo permettevano, quindi decise di accendere l’interruttore della stanza per guardare fisso negli occhi Break, anche se quando si girò rimase sconvolto dalla visione del compagno, dato che era comodamente seduto – stranamente in modo composto – sul tavolo della cucina con tutto intorno un buffet di dolci di tutti i tipi, da cominciare a quelli semplici al cioccolato e per finire con quelli più difficili da preparare alla crema e panna.
<< Break cosa stai combinando a quest’ora della notte? >> chiese stupito Gil, che ancora non riusciva ad immaginare la pazzia concentrata in quel ragazzo.
<< Ma che domande – sorrise sornione il cappellaio mentre addentava l’ennesimo dolcetto invitante alla crema - Sto prendendo il tè. >> disse infine guardando diritto negli occhi gialli di Gil, che in quel momento erano ancora più scandalizzati di prima.
<< Break … sono le due di notte! Come puoi prendere del “ tè “ a quest’ora? >> chiese il ragazzo sperando che per questa volta gli desse una risposta sensata.
<< Per me non c’è un orario preciso per prendere il tè – incrociò le gambe ancora sorridente – Per me è sempre il momento del tè. >>
Gilbert spalancò la bocca colpito dalla frase e colpito dalla pazzia di Break.
Sapeva che era innamorato più di chiunque altro del “ tè “, ma quello era davvero il colmo!
Come poteva minimamente pensare ad una cosa del genere alle due di notte?
“ No, però … lui è Break … e se non fosse pazzo non sarebbe più Break … “ cominciò a pensare tra sé e sé Gil, finché qualcosa non attirò la sua intenzione, e con un piccolo sorriso, dopo aver posato il bicchiere, e con passo veloce si parò davanti all’albino, che lo guardò abbastanza confuso.
<< Sei sporco qui. >> indicò Gil per poi passarci il pollice affinché pulisse bene la guancia del cappellaio, che aveva sbarrato gli occhi, dato che subito dopo Gil aveva assaggiato con la punta della lingua quel piccolo strato di cioccolato sul dito.
Dopo circa trenta secondi Gilbert realizzò cosa aveva appena fatto, e perse all’istante il sorriso da ebete, che aveva incorniciato quel viso già da un bel po’.
Si allontanò alla svelta, e senza più guardare negli occhi Break, sussurrò un “ Buona Notte “, e se ne uscì completamente rosso sulle guance, quasi come un pomodoro bello maturo.
Break seguì il ragazzo uscire dalla cucina per poi portarsi una mano sulla guancia appena sfiorata da Gil.
Sorrise a trentadue denti per poi rimettersi a mangiare quei deliziosi dolcetti, che tanto amava.
<< Buona notte Gilbert caro. >>
E solo quando Gil risalì rapidamente le scale ricordò che aveva dimenticato di bere l’acqua.
E solo quando comprese che le sue guance stavano andando a fuoco capì che ormai non c’era più bisogno d’acqua.
[827 parole]
Note dell’autrice
Allora non mi sarei mai aspettata di riuscire a scrivere qualcosa su Pandora Hearts.
Quando provo a scrivere storie su altri fandom a volte faccio un po’ fatica, quindi spero che vi sia piaciuta questa piccola one-shot ( Almeno è decente??? )
Non so ancora cosa dire in queste note, infatti sono inutili .. cosa devo spiegare? NIENTE!
Ed allora perché resto qui a parlare? :
Spero che lasciate qualche recensione per dirmi cosa ne pensate ^^
P.S. Oyasumi Nasai significa Buona notte ^^
Alla prossima
˜ Yelle Minya ˜