Cielo sereno, mani occupate
in una l'ombrello, nell'altra il vestito
non eri bella ma il cuore voleva
portar le dita fra i ricci tuoi.
Pennello sottile, i tuoi lineamenti
il passo elegante, il cappello in fronte
non eri bella ma il cuore diceva
sembra una stella nel ventre del ciel.
Tu sei Lèontine, sei dama di cera
il sole da dentro ti scioglie il pensiero
non eri bella ma il corpo voleva
fare la guardia agli abiti tuoi.
Un timido inchino, il passo leggiadro
salsedine sotto il vestito del giorno
non eri bella ma la mente fremeva
nel carezzare la pelle tua.
Tu sei Lèontine, sei dama di cera
fuori sei legno, dentro candela
non eri bella ma il cuore voleva
chieder permesso per le braccia tue.
La sabbia profuma di giallo attenuato
e sotto il tuo passo un rumore sordo
non eri bella ma gli occhi volevan
immortalare le gambe tue.
Sinestesie nella porcellana
Tu sei Lèontine, la dama di creta
non eri bella ma ti dipingevo
come il profumo di un pensier dal mare.