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Autore: Aven90    14/09/2013    0 recensioni
A come Aven, naturalmente! Questo conclude la super long che avevo in cantiere, ma niente sarà più imprevedibile di così: tutta da leggere e da commentare, conclude in bellezza questo viaggi che mi ha colpito molto anche come autore!
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball A'
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Era già passato un anno da quando la spedizione che aveva combattuto contro Broly, e molte cose erano cambiate all’interno degli Z Warriors, ad esempio fra Bra e Ub era scoccata una scintilla che si spense ben presto, rimanendo in ogni caso ottimi amici.

Crilin e Tensinhan erano molto migliorati, per quanto fosse possibile data la loro età non più verdissima. In ogni caso era stupefacente il loro miglioramento, sembrava davvero che avessero sempre trent’anni, merito soprattutto della tuta fabbricata da Bra, che nel frattempo l’aveva modificata a seconda delle esigenze.

Per quanto riguardava Goten e Trunks, finalmente decisero di prendere una decisione definitiva.

“Cosa avreste deciso? Di fare outing?” chiese Vegeta, con le mani in tasca. Anche Goku era curioso.

“Vogliamo due ottimi allenatori perché la nostra forza è troppo scandalosa. Abbiamo un brutto presentimento, pertanto vogliamo allenarci con voi seriamente”

Vegeta trasse un respiro di sollievo. “Meno male. Credevo che ci avreste detto che avreste cominciato una relazione! Lo sai, Trunks, che io non intendo imparentarmi con Kakaroth!”

Trunks scosse la testa. “Io e Goten non potremmo mai stare insieme! A prescindere dai nostri gusti sessuali, siamo troppo simili!”. Da bambino avrebbe detto “troppo diversi”. Come cambia, la vita.

Vegeta annuì. Sembrava anche contento. “Bene, allora cercherò un allenatore per te che sia adatto. BRA!”

Bra venne all’istante.

“Allena tuo fratello!” ordinò il padre. Bra annuì vigorosamente, divenendo il ritratto della felicità.

“Capirai che se ti allenassi io mi rallenteresti, mentre io devo superare Kakaroth. Capisci?”

Bra annuì “Sono assolutamente d’accordo con papà! Cominciamo subito, anzi!”

Trunks impallidì, ma tuttavia accettò quella novità; mentre Goten avrebbe preso lezioni sempre da Goku stesso, che non poneva problemi di sorta.

E così erano passati undici mesi da quella scena, e ormai sia Goten che Trunks avevano raggiunto livelli inaspettati, tanto da ricevere i complimenti dai loro maestri.

“Bene, bravo! Riesci bene a combattere anche contro noi due messe assieme!” osservò Bra, che aveva chiesto a Pan di darle una mano, visti i progressi del fratello maggiore. “Mi sa che ormai hai superato il livello del Super Sayan, e anche di parecchio! Ciò gioverà a Gotenks!”

Lo asseriva poiché per undici mesi Trunks non si trasformava in Super Saiyan, proibito a priori dalla sorella.

“Lo spero” disse Trunks, asciugandosi il sangue dalla bocca. “Anche tu sei più forte di quel che pensavo”. Doveva ammetterlo.

Bra ridacchiò. La sua faccia di bronzo gli suggeriva di contrapporre Gotenks con la sua controparte Fusion femminile, ma non era del tutto sicura che l’avrebbe fatto. Era una donna di classe, non poteva certo abbassarsi a ballare in quel modo stupido!

E arrivò anche il momento per Goten di concludere l’allenamento.

“Sei stato fenomenale! Non farmi vedere a che livello di Super Saiyan, deve essere una sorpresa per il prossimo attacco!” disse Goku, esausto ma soddisfatto.

“Sembra che tu goda nel vedere nuovi nemici sempre più forti. Eh?” osservò Ub.

Già, quel che pensavo anche io. Non è che sbagli fra amici e nemici? fece maliziosa una voce ben nota dentro Goku.

“Sta’ zitto” sibilò Goku a Kakaroth. Poi disse ad alta voce “Sei stato grande, Goten. Io stesso non sapevo fare di meglio alla tua età”

Goten sorrise.

Ma quei due sorrisi non sarebbero durati a lungo, solo ventiquattro ore scarse.

Era un martedì pomeriggio qualunque, alla Città dell’Ovest, e la vita procedeva tranquilla, quando un buco a forma di porta si spalancò nel cielo, come se ci fosse sempre stato e si era aperto solo in quel momento.

Dieci figure scesero con una velocità inaudita, cominciando subito a distruggere tutto quello che vedeva.

“CHE STA SUCCEDENDO? ODDIO, MORIREMO TUT…” aveva urlato un passante, che venne incenerito prima di esprimersi del tutto.

“Che cosa sta succedendo?” se lo chiese anche il re Kaioh.

“C’è il rischio che ne abusino anche altri, come ad esempio Broly, che con lo Zenkai Power diventerebbe ancor più micidiale!” osservò Dai Kaioh, con assoluta pacatezza ed erre moscia, come se la questione non lo riguardasse.

Per il momento il Portale rimase aperto senza che alcuno ne usufruisse, ma chi vi era uscito fino a quel momento sarebbe stato sufficiente per aprire un’altra saga.

“Maledizione! Com’è che ancora non si è presentato nessuno?” chiese Freezer.

“Eccomi!”

La voce possente di Goku, arrivato col teletrasporto, si fece annunciare per tutto il resto del corpo.

“Oh, eccoti, Goku!” salutò Freezer, sogghignante e ridendo di gusto all’idea di poter vendicarsi personalmente senza dover dire niente a Babidy, che cercava di fare ragionare Majin Bu a suon di incantesimi.

“Goku, ascoltami!”

Poi la voce di re Kaioh arrivò dal cielo.

“Oh, Re Kaioh! È lei?” chiamò Goku, perplesso.

“Maledizione, Goku! Ci conosciamo da anni! Possibile che tu non sappia ancora riconoscermi?”

Goku avrebbe voluto rispondere, ma non gli venne in mente niente.

“Comunque, ascoltami bene! ho bisogno di te e Vegeta qui, c’è anche Pai Ku Han!”

Goku sgranò gli occhi nel sentire quel nuovo nome.

“Eh? E chi sarebbe?” chiese dunque.

“Lascia perdere! Bene, venite subito che vi sarà spiegato tutto sul posto! Ho già parlato col Dai Kaioh e non ci sono problemi se due vivi vengano qui a dare una mano!”

Goku annuì e sparì alla vista di Freezer che aveva osservato con molta attenzione ogni movimento del Saiyan.

“Il solito scimmione… non sa che prima di andarsene si salutano gli ospiti?” disse Freezer, poi chiamò con un fischio i suoi scagnozzi, che arrivarono saettanti.

“Rekoom!”. L’umanoide dai capelli fiammanti si mise in diagonale in uan posa talmente assurda da far venire dal ridere.

“Burter!”. L’alieno blu si mise in diagonale in una  posizione assurda.

“Jeeth!”. L’alieno rosso scostò i capelli con fare pseudo seducente e inginocchiatosi levò le mani al cielo.

“Guldo!”. Il nanetto verde dai molti occhi copiò la stessa posizione.

“Ginew!”. Il capo della banda mostrò le terga poiché avevano finito le cartucce originali.

“TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI! SQUADRA GINEW IN AZIONE!”

Alla fine, una serie scomposta e scoordinata si presentò agli occhi del tiranno appena tornato in vita.

“Che piacere rivedere questo balletto” commentò serico il loro capo. “Trovate Goku, piuttosto!”

“SUBITO!” urlarono tutti quanti, e si sparsero per il pianeta.

“Quei cinque sciocchi lo troveranno.. sono diventati fortissimi da quando li ho messi nelle mani di Gelo… e dire che Cell l’ha avuto sempre a portata di mano quando era vivo”

Freezer ignorava che Cell era stato a malapena un embrione quando Gelo era in vita, quindi non avrebbe potuto usufruire di alcunché nemmeno volendo.

Reekom scese per strada a Satan City, incontrando il beniamino di quella città, per puro caso.

“Tu! mi sai dire dove posso trovare Son Goku? Ho un conto in sospeso con lui!”

Era vero. Quella gomitata gli faceva ancora male e per il Contrappasso il dolore si ripercosse per tutto il suo soggiorno negli inferi.

Mister Stan non si aspettava certo di ritrovarsi quell’armadio nel balcone, perciò perplesso cominciò a balbettare.

“S-s-s-son G-goku, hai detto? Beh, lo conosco, ma non so dove si trova in questo m-m-momento” farfugliò il campione del mondo.

“Umpf. Sapevo che eri una mezza calzetta, me lo dice il mio Scouter; ma se mi dici che conosci Son Goku e poi non me lo presenti, allora sei anche un cretino!”

E cominciò a fare il “Balletto del Cretino”, coniato in anni di solitudine agli inferi.

Mister Satan non capiva se il nuovo arrivato piombato dal cielo stesse scherzando o faceva sul serio, ma forse era meglio non provocarlo: o al limite chiamare il suo “migliore allievo” per dargli una bella lezione.

Nel frattempo Jeeth, Burter e Guldo erano dall’altra parte del mondo, alla casa del Maestro Muten, dove vi trovarono l’intera squadra terrestre.

Crilin, Ten, Yamcha e i due Cyborg, a proteggere il vecchio maestro.

“Ecco dove ci hanno portato i nostri Scouter! Di fronte queste mezze calzette!” disse Guldo. “Li uccido tutti?”

“Sarebbe meglio” rispose Burter. “A meno che non ci dicano dov’è Son Goku!”

“Anche se ve lo dicessimo, ci eliminereste ugualmente, quindi mi sa che dovremmo combattere” rispose il numero 17, già riscaldandosi.

“Perspicace, eh? Non rilevo alcuna energia da te… sarai di sicuro una mezza cartuccia come tutti gli altri” disse Jeeth. “Me ne occupo io. Tu, Guldo, sta’  in campana!”

Guldo lo scimmiottò, ma eseguì l’ordine.

Ginew invece volava ancora, osservando la Terra in volo. Non gli sfuggiva niente, avrebbe trovato da solo Son Goku, e avrebbe finalmente ballato il valzer con Freezer.

Nel frattempo, Cell sedeva su una delle macerie davanti al dottor Gelo, fissandolo intensamente.

“Secondo te, questa cretinata del Guerriero Colossale può funzionare?” chiese Cell, sempre convinto dei propri mezzi.

“A parte che si chiama Guerrieor Supremo, inoltre sai meglio di me che l’ho fatto per zittire Bibidi e Babidi. Chissà cos’è successo a Bibidi, poi. Si può morire una volta morti?”

Cell pescò dalla memoria una cosa che sapeva Goku. “La sua anima è scomparsa, non so dove sia andata a finire, forse non esiste più”

Gelo non disse nulla. Seccava ad entrambi non agire, ma per il momento era meglio che fosse Freezer a fare il lavoro sporco, mentre loro avrebbero ucciso Som Goku e Son Gohan senza per forza doverli cercare. Se Freezer o uno dei suoi avrebbe torto un capello a uno solo dei due sarebbero stati eliminati immantinente.

Non avevano paura di Babidi e Majin Bu, poiché erano ancora al punto di partenza.

“Majin Bu… perché non mi riconosci?” chiese Babidi, quasi implorante, di fronte al nano dormiente.

“E va bene, piccolo impertinente… se vuoi essere rinchiuso nella sfera dimmelo!”

Il demone rosa aprì un occhio solo, guardando sospettoso il figlio del suo creatore.

“Bene, così mi piaci! E adesso, distruggiamo tutto!”

 

 

 

 

Lasciatemi spiegare il perché della Squadra Genew. I favolosi cinque, gli esseri più temuti della Galassia, non sono stati trattati molto approfonditamente nel manga, secondo me si poteva scrivere molto di più, così aspettatevi molta più introspezione ^^ come se non ce ne fosse stata finora! Bene, aspetto un vostro parere!

   
 
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