Libri > La Scacchiera Nera
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Autore: Summer_92    14/09/2013    1 recensioni
I rumori della battaglia rimbombano ancora nelle orecchie di Ryan, quando si sveglia in mezzo alla giungla, da solo, e senza alcuna traccia dei suoi compagni. Cosa è successo? "...Erano stati catturati e fatti prigionieri? Avevamo vinto noi? o l’Ingannatore aveva deciso di non risparmiare nessuno? Allora perché io ero ancora vivo? Ero troppo confuso per mettere in ordine un qualsiasi pensiero razionale, e la rabbia prese il sopravvento."
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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    Ripresi conoscenza, ancora immerso nel buio. Iniziavo ad essere vagamente stufo di tutta quella situazione, non riuscivo a distinguere la realtà dalla finzione, e sentivo di non essere padrone di me e di ciò che mi stava accadendo. Mi sentivo come una marionetta, i cui fili erano direttamente nelle mani dell’Ingannatore.
    Dato che non vedevo niente, iniziai a fiammeggiare, ma.. non ci riuscii. Incredulo, iniziai a camminare a tentoni, senza sapere dove stessi andando, finchè andai a sbattere contro qualcosa di duro, e caddi a terra. Mi misi seduto, massaggiandomi la testa, e soprattutto, continuando a non capire. In quel momento, mia madre aprì la porta di camera mia, e mi guardò stupefatta.
    "Ryan, tutto bene? cos'era quel rumore?" ...Mia madre? Che ci faceva mia madre davanti a me?
    "Tranquilla, sto bene, sono solo inciampato." Mi rialzai e accesi l'interruttore, mentre mia madre richiuse la porta guardandomi di traverso: ero tornato a casa. Per qualche motivo che al momento ignoravo, la Scacchiera mi aveva respinto. Guardai le pedine disposte sul campo: l'Arciere, il Cavaliere ed il Ladro erano ancora presenti, così come ovviamente l'Ingannatore e lo Strisciante. Perchè solo io ero tornato indietro? Non sprecai troppo tempo a pensarci, mi avvicinai alla Scacchiera, premetti il dito sul teschio intagliato al margine. Il meccanismo scattò, e la pedina del Guerriero comparve a fianco delle altre. Mi bastò sfiorarla, per essere catapultato nuovamente nel mondo del gioco. 
    Quando mi risvegliai al Tumulo, fuori era notte. Uscii dalla mia tomba, e non sapevo se credere ai miei occhi o meno: davanti a me avevo di nuovo Milla, Morten e Satsuki che mi guardavano. Il mio sguardo indugiò su Milla, esaminandola. Il mio cuore la riconobbe, iniziando a battere all'impazzata: era lei, era vera, ne ero certo. Per qualche motivo, mi stavano aspettando. Non sapevo cosa dire, ma Satsuki, porgendomi l'Infuso del Viaggiatore, ruppe il silenzio al posto mio.
    "E' andato tutto bene, per fortuna."
    "Cosa è andato bene? Cosa è successo?" domandai.
    "Vieni, ti spieghiamo tutto con calma."
    Eravamo seduti intorno al fuoco, poco lontani dal mio Tumulo. A quanto mi stavano raccontando, durante la battaglia il Caos aveva preso il sopravvento. Io ero scomparso dopo l'esplosione, mentre gli altri erano rimasti uniti. I tre Spiriti Erranti avevano perso conoscenza, come era successo a me, ma erano stati assistiti dalla gente che ci stava accompagnando nel viaggio e che eravamo riusciti a salvare. Era però successa una cosa a cui nessuno di noi trovava spiegazione.
    "Fatemi capire" esordii. Avevo quasi paura di dirlo ad alta voce. "Cosa vuol dire che... I vostri Spiriti Erranti si sono invertiti?" Morten proseguì il racconto.
    "Non sappiamo con esattezza come sia successo, ma abbiamo una teoria. Sappiamo bene che l'Ingannatore vuole assimilare i nostri Spiriti, e per farlo deve ucciderci con la nostra stessa arma. Ma deve anche essere presente nella battaglia. E lui questa volta non c'era, questo è certo. Noi non ricordiamo molto di quello che è successo, ma chi era con noi dice che quando i nostri nemici si sono dati alla fuga, noi eravamo come in trance, e io e Milla eravamo feriti. Satsuki è riuscita a rimanere indenne, perchè era in volo con il suo ruhk. Le nostre ferite erano riconducibili alle nostre stesse armi. Crediamo che, in qualche modo, l'Ingannatore sia riuscito, attraverso i suoi guerrieri, a farci ferire accidentalmente con le nostre armi e, dal momento che noi eravamo, si può dire, ipnotizzati, non siamo riusciti a difenderci."
    "Eravamo gravemente feriti" proseguì Milla "ma non morti. Ciò ci ha permesso di non sparire dalla Scacchiera, ma ha rotto il legame degli Spiriti Erranti con i nostri corpi. Gli Spiriti devono trovare un nuovo corpo ospitante entro breve tempo, o rischiano di dissolversi. La nostra teoria è che, rotto il legame con il corpo di Morten, lo Spirito d'Acqua abbia trovato rifugio nel mio corpo, ormai libero, e viceversa ha fatto lo Spirito d'Ombra con Morten."
    "Era l'unico modo per loro di sopravvivere." Ragionai.
   "Le pedine non sono andate distrutte, ma Acqua e Ombra sono più deboli, come se fossero appena arrivati sulla Scacchiera. Devono appena iniziare a familiarizzare con il nuovo corpo, devono ancora conoscere l'umano con cui ora convivono. Non è facile controllare Acqua se sei abituato a lavorare con Ombra, e viceversa, e questo l'Ingannatore deve saperlo bene. Ora, anzichè avere davanti quattro pedine, è come se ce ne avesse due. Acqua e Ombra devono reimparare a controllare i loro demoni, e devono farlo in fretta, perchè un'altra battaglia si avvicina." mi spiegò Satsuki.
    "E io? Cosa è successo a me?" domandai.
   "Per un po' abbiamo temuto che ti fosse accaduto il peggio." disse Satsuki. "Non ti trovavamo da nessuna parte, abbiamo perlustrato tutta la zona circostante al punto in cui è avvenuta l'esplosione, ma niente. Alla fine abbiamo deciso di proseguire il viaggio, pensando che magari ti avremo trovato al prossimo villaggio. Dopo due giorni di marcia, ti abbiamo trovato: eri disteso privo di coscienza in una radura, Bretaren conficcata nel terreno poco lontana da te, e tutto attorno era bruciato. Sei rimasto incosciente per quasi una settimana, e non sapevamo più cosa fare; abbiamo deciso di riportarti qui al Tumulo e farti tornare a casa, prima che il tuo legame con il Guerriero si spezzasse." concluse.
    Iniziavo a capire. Dunque devo essermi davvero aggirato per la giungla, solo che non ne ero consapevole, ed i miei occhi vedevano altro... Ed ho dato fuoco a mezza Scacchiera. Di nuovo. Ottimo!
    "Ora dobbiamo capire quale sarà la prossima mossa dell'Ingannatore. Non so cos'ha in mente, ma credo che approfitterà della debolezza mia e di Morten per attaccarci." Finalmente anche Milla disse qualcosa. Era stata stranamente silenziosa durante la conversazione (più del solito, se possibile). La guardai, non desiderando altro che vedere i suoi occhi di smeraldo, ma lei non ricambiò lo sguardo.





  
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