Prendo il cellulare, compongo il numero che ormai conosco da tempo e avvio la chiamata. 
Dopo tre squilli, Scott rosponde.
"Scott! Stasera Lydia ha organizzato una mega festa a casa sua e ha invitato anche noi! Che dici, andiamo?"
"Non saprei, Stiles.. sai, per la situazione con.."
Scuoto il capo e lo interrompo.
"Avanti, fratello! È passato tanto dall'ultima volta che siamo andati ad una festa. Vedrai Allison? Beh, tanto meglio! Falle capire, anche se ovviamente non è così, che tu stai bene senza di lei!"
Pausa.
"Ti porto un biscottino per cani"
Sento Scott ridere. 
"Idiota. Ok! Ci vediamo alla festa!"
Sì! Sono grande.
"Grazie, amico! Ci divertiremo stasera."
Chiudo il telefono e inizio a prepararmi.

Dopo un'ora sono pronto, scendo giù e trovo mio padre un tutt'uno con il divano che guarda la partita dei Mets.
"Chi vince?"
"Ovviamente noi" risponde lui.
"Io sto uscendo. Ho già preparato la cena. La carne è nel forno. Niente birra, lo sai. E non mangiare schifezze."
"Agli ordini, signor capitano!" 
Gli do una pacca sulla spalla ed esco di casa. 
Salgo sulla jeep e metto in moto.
Sento il telefono vibrare. Un messaggio di Scott. 
"Penso di fare un po' tardi, problemi alla clinica. Ci vediamo dopo"
Ti pareva. 
Parto e dopo pochi minuti mi trovo davanti casa Martin.
Scendo dall'auto e guardo il mio riflesso al finestrino. 
Sono un figo, come sempre. 
Tanta gente è ammassata nel giardino. Cerco di farmi strada tra la folla, ricevendo spintoni e piedi pestati. 
Vedo Lydia a pochi passi da me e le faccio un cenno col capo. Lei sorride e si avvicina. 
Da quando ci siamo baciati il nostro rapporto è cambiato. 
Non la vedo più come una dea, non è più la mia "cotta", se così possiamo chiamarla. Adesso era come una.. sorella. Una sorella stupenda, ma sempre sorella.
"Ehi! Sei arrivato finalmente! Dov'è Scott?"
"Problemi in clinica, arriverà più tardi"
Lydia sembra cogliere il senso di quel ritardo e annuisce, poi si dirige verso i nuovi arrivati. 
Io, invece, mi dirigo verso i drink e, dopo qualche bicchierino, mi butto nella mischia a ballare. 
Non so quanto tempo sia passato, ma vedo Scott spuntare dalla folla.
"Fratello! Sei arrivato finalmente! Tieni, bevi con me e divertiti!"
Scott prende il bicchiere e beve tutto d'un fiato. 
Poi, continuiamo a ballare. 

La serata passa in fretta, e senza accorgermene sono già le 3 del mattino. Decido che magari è ora di andare. 
La sbornia stava lentamente passando, ma la jeep sembrava così lontana dal giardino. 
Scott mi prende le spalle e mi trascina per la strada confinante con il bosco.
"Che devi fare, fratello?" Gli chiedo. 
È evidente che è più ubriaco di me. Ci addentriamo sempre più. 
"Ho visto Allison! Le ho detto che io sto bene anche senza di lei!"
Si ferma un attimo e poi si siede. Ormai eravamo circondati dagli alberi.
Poi, Scott comincia a vomitare.
Dopo aver finito, sembra più lucido e si alza in piedi.
Cavolo, i poteri da lupo fanno anche passare subito la sbornia!
"Andiamo a casa" dico.

Dopo pochi istanti, Scott si ferma di colpo. Le orecchie drizzate, come ogni lupo che si rispetti. 
"Che succede?" Chiedo.
"C'è qualcuno. Presto, andiamo"
Iniziamo a correre e mentre procediamo, sento distintamente dei passi dietro di me.
Non faccio in tempo a voltarmi che due occhi rossi come il sangue si gettano su di me.
Cado a terra, urlo dal dolore e vengo trascinato.
Scott interviene immediatamente, staccando il mostro dalla mia spalla.
Il dolore è così forte che non riesco a muovermi, e tutto ciò che vedo è il mio migliore amico che lotta per salvarmi la vita.
Poi, il buio.