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Autore: andreeastefania    15/09/2013    4 recensioni
“Tu non mi ami, ha smesso già da tempo Tony.”
“Diamoci un taglio.”
Stony || Iron Man || Capitan America || Spiderman || Family.
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho visto troppi video Stony e Thorki nelle ultime 24 ore per non partorire un Os,
Quindi eccola qua la mia prima Stony!
Amo Tony/Steve/Peter.
 
Questa la dedico come sempre a Omma e ad Alessia, che amo tanto.

 
 
 


 
One Shot, 1.100 parole e i Stony. 
I personaggi mi appartengono.





Back home
 
Tony si appoggia al lavandino e aspetta che le urla di Steve finiscano “Perché per una volta non riesci a fare qualcosa di giusto?” urla ancora il biondo “Era il nostro sabato, la nostra cena, la nostra sera e tu l’hai passata con lei Tony!”.
L’ormai diciassettenne Peter ascoltava in silenzio le urla dei genitori perché tante volte si è promesso che se avrebbero iniziato di nuovo a litigare lui sarebbe uscito e gli avrebbe detto di smetterla, di smettere di urlare, di smettere di urlarsi contro e tornare ad amarsi, ma mai ci è riuscito. Peter la sente la voce di Steve che sta per spezzarsi, sa che non piangerà davanti a Tony e sa anche che ogni sera sul divano piange per ore e qualche volte i singhiozzi sono così tanti che Peter ha paura che soffochi, ma non riesce mai ad andare ed abbracciarlo. La voglia è tanta, tanta come quando Tony prepara il caffè ogni mattina e dice a Steve che lo ama, vorrebbe abbracciarli e dirgli che non c’è niente di più bello che vederli sorridere.
Da quando Steve e Tony non sorridono, da quando Tony ha smesso di preparare il caffè e da quanto Tony ha smesso di abbracciare Steve e dirgli che lo ama?
Se lo domanda anche Steve, seduto sul divano, alle due di notte, mentre piange più forte che mai.
E Peter lo sente anche quella notte, lo sente mentre si alza da divano, va in bagno a sciacquarsi la faccia e poi si risiede sul divano per ristoppiare a piangere. Peter si ritrova a chiedersi si Tony non lo sente o se fa finta di non sentirlo.
E Tony, nella stanza accanto sta premendo il cuscino contro la faccia per non far uscire nessun rumore. Soffoca gli urli, i singhiozzi e anche le lacrime. Vorrebbe dire a Steve di smettere di piangere e di venire a dormire, di abbracciarlo e farlo sentire di nuovo bene. Vorrebbe dire a Steve che non c’è nessuna lei, che esce di casa e va nel suo posto e piange, piange perché non riesce a combinare niente. Non riesce a fare niente di serio, non riesce a prendersi cura di Peter e di Steve e questo lo distrugge, lo mangia dall’interno. Vorrebbe riuscire a dire a Steve quanto lo ama, ogni ora, minuto, secondo, ma anche questa notte rimane fermo nel letto ad ascoltare le lacrime di Steve.

 

 
Tu non mi ami, ha smesso già da tempo Tony.” Tony vorrebbe urlare “Sono a casa!” la voce di Peter è lontana, lontana tanto “Diamoci un taglio.” Tony è a terra contro il frigorifero e vorrebbe morire li, all’istante. “Tony che succede?” alza lo sguardo e lo vede. Quanto è cresciuto Peter, sta diventando un uomo ormai, come vola il tempo. Come vola l’amore, come vola Steve.
“Dov’è Steve?” Steve … Steve è andato, è volato via, sparito. “Tony dov’è Steve!” Peter lo tira per le spalle, lo prende a sberle, ma Tony sembra morto. “Tony!” lo guarda, Peter  sta per tirargli un pugno quando gli ferma il braccio “Se ne andato” e Tony se ne rende conto davvero. Steve se ne andato. L’ha lasciato davvero. “Oh.” Peter vorrebbe piangere, perché non sopporta più niente. Steve e Tony che litigano, la scuola che pesa troppo e Spiderman che tutti vogliono scoprire. Non riesce più a fare niente, vorrebbe scappare, ma non riuscirebbe a lasciare i suoi ormai papà.
“Tornerà” afferma mentre abbraccia Tony e lo sente tremare, vorrebbe dirgli di più, ma sta pregando che Steve torni.

 

 
Steve non sta meglio, pensava che uscendo da quella casa per un po’ si sarebbe sentito più vivo, ma niente. È stato solo peggio, sente la mancanza dei due uomini che lo aspettano da due settimane e non riesce a resistere quando la voglia di vedere Peter lo pervade. Lo aspetta davanti scuola e Peter potrebbe piangere davanti a tutti quando lo vede in mezzo alla piazzetta. “Peter, quanto mi sei mancato!” si abbracciano e Peter non è abituato al suo odore. Steve non sa di Tony, Steve sa di lavato, di detersivo, Steve non sa di Tony e questo non gli piace. “Torna a casa allora.” Non riesce a non dirlo, gli prudeva la lingua. Steve non si aspettava di trovarlo così diretto “Non posso” e Peter vorrebbe dirgliene quattro. Vorrebbe dirgli di non comportarsi da bambino. 
Da una settimana con Tony non riusciresti nemmeno a pulirci i pavimenti. Si muove in continuazione nel suo laboratorio, non è uscito da li e non mangia da giorni. Costruisce, distrugge e poi rimette a posto.  


 
Peter scriver il messaggio e lo cancella almeno venti volte prima di decidersi.
Tony sta male.
* messaggio inviato *


 
 
 
Pochi minuti dopo Steve è già alla porta del laboratorio di Tony e lo guarda mentre lavora alla sua nuova invenzione. “Vedi? Sto bene. Ora torna da dove sei venuto.” Tony non sta bene, è banco, ha gli occhi rossi e la voce bassa e strozzata. Le palpebre potrebbero rompersi da un momento all’altro e sente la testa che sta per esplodergli, ma mica può dirlo a Steve. Al Steve che l’ha lasciato. “Tony fermati.” Ritorna al tavolo e tocca di nuovo lo schermo, poi si allontana e poi ritorna di nuovo al tavolo “Da quanto non dormi?” Non lo sa come, ma Tony riesce a ridere, senza un pizzico di vero entusiasmo.
“Vattene Steve.” E gli sembra strano pronunciare il suo nome. Steve lo guarda e si avvicina di qualche passo “Vieni a dormire” li tocca il braccio, ma Tony lo allontana malamente. “Lasciami in pace” Steve vorrebbe prenderlo a sberle, perché continua a comportarsi da bambino?
“Tony Stark Rogers, smettila di fare l’idiota e vieni a dormire!” Tony sgrana gli occhi e poi abbassa lo sguardo “Non voglio dormire da solo.” Steve o abbraccia forte e lo tiene a se più a lungo possibile “Non me ne andrò mai più”.
 
Peter è un ragazzo curioso e questa domanda non lo lascia in pace da troppo tempo ormai, quindi la lascia libera “Quando sei stato sicuro di amarlo?” Steve alza lo sguardo dal libro e lo guarda dolcemente. L’ha vista quella ragazza bionda con la quale esce e ha anche visto come si guardano, sono dolcissimi.
“Quando l’ho visto precipitare da chi sa quanti metri e ho pensato : Se non muore lo ammazzo io!” Peter scoppia a ridere e Steve con lui.
Tony dall’uscio ha seguito lo scambio di battute e sorride vedendoli sereni. Sarà sempre così da adesso in poi. Ha deciso che riuscirà a fare di tutto per loro, morirebbe per loro. 










Fine.





Si, è la cazzata più colossale degli ultimi anni, ma avevo una gran voglia di scrivere!

Poi vedendo certe foto … 












Ehm - ehm!
Niente... Spero vi piaccia e magari passate anche dalle altre Os! 
Harry Potter : (Shoujo-ai) 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2125865&i=1
Harry Potter : (Het)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2121018&i=1
Teen Wolf : (Het)
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Larry : 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2021630&i=1
Ed Sheeran : (Het)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1805625&i=1

Okay! Grazie per aver letto, alla prosima! 






15.09.2013
Andreea


 
   
 
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