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Autore: BornToKillBornToDie    15/09/2013    0 recensioni
-Sii forte Annie,perchè tu lo sei-.
Delle parole che infondono speranza.Annie dove affronatare il suo destino e come?
Non deve iniziare a bruciare.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annie Cresta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Buio.
Solo un venticello rompe il silenzio.
Tutto il distretto 4 dorme in un sonno profondo e la luce del mattino inizia a materializzarsi. Mi affaccio dalla finestra e ammiro il mare. Sento un rumore frastornante,sposto gli occhi verso il cielo e vedo dei grandi Hovercraft spostarsi.Saranno venuti da Capitol City per sistemare il centro della città prima della mietitura.
Mi volto e vedo mio fratello Alec e mia sorella Alexandra alzarsi.
-Che cosa è stato?- domanda mio fratello Alec.
Ha gli occhi azzurro-verde,ha solo 17 anni ma sembra un uomo maturo,è lui che si prende cura di me,è il mio fratello gemello.
-Allora?- chiede Alexandra.
Lei ha gli occhi marrone con una sfumatura di rosso e i capelli rossi, ha 15 anni ma ha una mente molto sviluppata nonostante l'età.
-Sono passati gli Hovercraft- dico schiarendomi la gola.
I miei occhi guizzano su mia madre Aysha che è sull'uscio della stanza.
-Buongiorno- dice la donna.
Non ci da tempo di respirare che dice -Alec vai dai miei a prendere da mangiare per il pranzo, Alex prepara la colazione e tu- mi indica -Non fare tardi-.
Mi vesto con un paio di pantaloni corti e una maglia blu mare,mi sistemo i capelli in una coda alta e sono pronta per andare fuori di casa.
Esco e corro verso le vasche.
Le lasciano aperte fin dal mattino quindi ci vado spesso. Le hanno installate per far allenare i futuri "tributi" e per imparare a nuotare. Nel periodo invernale vengono messe al coperto e addobbate come grandi stanze per la lotta. Qui nel distretto 4 ci alleniamo molto di inverno per gli Hunger Games.
Appena sono sul bordo della piscina mi tuffo con i vestiti.
L'acqua.
Un liquido che ti sigilla dal mondo crudele, ti fa sentire bene.
Faccio qualche immersione. Gli occhi mi bruciano così ritorno su.
-Buongiorno- dice una voce calda e ammaliante.
Sbatto le palpebre e mi ritrovo, a cinque centimetri da me, Finnick Odair.
  
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