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Autore: sakurai    15/09/2013    2 recensioni
L'amore di Jongin è fatto di sesso e di colazioni mancate.
È come il freddo della neve che ti congela le ossa.
Sehun spera solo che, quando farà troppo freddo, rimarrà per colazione.

[Sehun_Kai, oneshot, rating giallo]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kai, Kai, Sehun, Sehun
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Breakfast.





A Sehun piace la sfumatura bronzea della pelle di Jongin, proprio ora che il sole filtra dalle tende e lo illumina, il corpo coperto fino al bacino dal lenzuolo bianco. E questo è un altro contrasto che ama, come anche adora la linea della schiena che lascia intravedere la spina dorsale.
Rimarrebbe ore a guardare come la luce lo rischiara, in quel modo che lo rende solo più bello di quanto già non sia.
Le labbra carnose e schiuse, leggermente secche, che invitano però al peccato più osceno. La linea della mascella e quella del naso, un po' schiacciato ma che si fonde benissimo con i lineamenti morbidi del ragazzo. La forma della clavicola e l'incavo che forma con il collo. Il suo profumo. Il suo corpo. La sua voce roca.
E Sehun deve fermarsi, prima di ricordare la morbidezza dell'altro e l'arrendevolezza con la quale lo ha accolto. Deve fermarsi prima di riportare alla mente i dettagli della notte, i suoi gemiti bassi e preganti, ogni piega di quella pelle umida di sesso.
Deve fermarsi perché Jongin è il suo peccato più grande, e finirebbe all'inferno se solo volesse dire averlo per sempre, se solo volesse dire poterlo trattenere a sé ogni minuto della loro vita.
È come una droga leggera: la senti provocarti assuefazione, ma non te ne accorgi fino a che non te ne privano, e lì ti rendi conto di quanto sia davvero pericolosa perché non puoi più vivere senza. Impazzisci e saresti disposto a dare tutto ciò che hai per averne anche solo un grammo in più.
Questa è esattamente la sensazione che Sehun prova con Jongin, perché sa che non potrebbe più fare a meno di quel corpo caldo che la notte gli si concede con dolcezza e remissività, ma mantenendo sempre quella testardaggine che è propria del ragazzo - quella testardaggine che si vede quando l'altro rifiuta delle proposte particolarmente spinte o indecenti, che in realtà a Sehun mai verrebbero in mente se non ci fosse lui.
È quasi un ossimoro Jongin, perché nella sua lasciva dissolutezza continua a rifiutare con un criterio inconoscibile offerte innocenti, come quella di una colazione a letto, e si trattiene invece a dormire fino a tardi fra le lenzuola che ancora odorano di sesso - e questo confonde Sehun, perché non riesce a capire se e quanto sia importante per l'altro la sorta di relazione tossica che hanno intrecciato.
O forse, semplicemente, non vuole capire. Vuole rifiutarsi di credere che quello sia l'amore che intende Jongin, perché sembra davvero qualcosa di troppo malato per poter essere preso con leggerezza, di troppo gravoso da sopportare e da guardare a testa alta.
L'amore di Jongin è fatto di sesso e di colazioni mancate, di gemiti rochi e di sorrisi spezzati che spaccano le labbra secche e troppo carnose, ma che non scoprono i denti. L'amore di Jongin è quell'amore che ti rimane dentro non come il caldo dell'estate, che viene spazzato via dalla pioggia dell'autunno e quasi ti dimentichi quale sia il suo sapore, ma come il freddo della neve che si ostina a congelarti le ossa nonostante tu cerchi di riscaldarti.
E Sehun ha provato tante volte a riscaldarsi, ma l'amore di Jongin non va via. Allo stesso modo, non vanno via le sensazioni che gli lascia con la bocca calda e umida stretta attorno al suo sesso, né quelle provocate dagli occhi scuri e preganti che lo incatenano a sé. Né, ultimo ma non ultimo, se va via il calore dell'amore che gli confessa in un sussurro, in una bassa preghiera e in una dolce concessione che gli regala solo nel momento dell'orgasmo.
In quei momenti, Sehun pensa che sarebbe perfetto rimanere così per sempre. Poi la mattina arriva, e magari non faranno colazione, ma si potrà ancora godere la bellissima sfumatura della pelle di Jongin resa bronzea dal sole.



Nei giorni di pioggia, o quando il sole non c'è,
potrà tenerlo stretto, fingendo di dormire,
sapendo che non se ne andrà.
E forse un giorno,
quando la pioggia sarà troppo forte,
rimarrà per colazione.

   
 
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