Erano poco meno delle sette, ma Ziva era già arrivata da venti minuti buoni. Dato che non c’era nessuno prese il coltello che aveva nel cassetto e iniziò a giocherellarci, ed infine non contenta lo scagliò sulla parete dietro alla sedia di Tony:
“Mi devi risarcire dei danni” disse una voce dietro di lei
“Da dove spunti?” chiese Ziva
“Vedi, ero alle macchinette, uno snack prima di cominciare. Ne vuoi un po’?”disse Tony dopo aver poggiato lo zaino a terra e di essersi seduto alla sua scrivania
“No, grazie comunque. Piuttosto ridammi il coltello”
“Okay, ma voglio comunque un risarcimento. Mcgee non è ancora arrivato?”chiese Tony puntando il dito verso la scrivania del loro pivello
“No, non ancora. Credi che sia nei pasticci?”
“Se per pasticci intendi che si è dato malato perché sua sorella è nei guai non lo so. Al massimo lo chiamo” disse Tony prendendo il telefono in mano
“Chi devi chiamare Tony? La tua nuova fiamma?” disse Gibbs uscendo dall’ascensore
“Davvero esci con  Mcgee, Dalilah come l’ha presa?” disse Ziva tutta sorridente aspettando di vedere la reazione del collega
“Grazie capo!!! Ti sembro il tipo che uscirebbe con un elfo del genere? E poi io e Grace stiamo insieme da quasi tre mesi” balbettò Tony tutto rosso
“Davvero tre mesi? Credo che sia il tuo nuovo record personale” disse Ziva con una punta – anzi molta – gelosia .
Tony cercò di ribattere, ma proprio in quel istante Mcgee entrò nella sala buttando lo zaino ai piedi della scrivania e buttandosi con malagrazia sulla sedia.
“Ciao pivello,oggi neanche si saluta?” disse Tony avvicinandosi alla scrivania
“Senti Tony oggi non sono del umore giusto,dunque le opzioni sono due: uno, o mi lasci nel mio brodo , oppure due , tu continui a darmi fastidio e io ti incasinerò talmente tanto il computer che neanche il capo con la sua mazza da baseball riuscirà ad aggiustarla”disse Timothy stri9ngendo gli occhi fino a farli diventare due fessure
“Okay, scusa signore degli elfi non sapevo che fossi così permaloso. Che cosa è successo ? la connessione internet a casa tua è saltata?” lo prese in giro Tony
“Tony, forse è meglio se la smetti” consigliò Ziva notando lo sguardo killer che Mcgee aveva lanciato a Tony
“Bambini, basta litigare. C’è un marine che ci aspetta. Prendete l’attrezzatura”
 
 
Erano ormai più di due giorni eppure Mcgee non aveva ancora parlato, la cosa era così strana che perfino Tony iniziò a preoccuparsi
“Ziva?”
“Si?”
“Credi che dovremmo parlarli?”
“Non credo?”
“Come non credi? È talmente silenzioso che pure io mi sto iniziando a preoccupare”
“Dagli un po’ di tempo magari ci dirà il problema, e se cosi non fosse allora manderemo qualcuno a parlarli”
“Un po’ di tempo Ziva? Quanto ancora davo aspettare per fargli una semplice domanda”
“Ehi, calmati non ho detto che devi andare per forza tu a parlargli”
“Allora vuoi andare tu?”
“No, io pensavo ad Abby, sai bene quanto quei due siano legati, credo che con lei si aprirebbe più facilmente”
“Non hai tutti i torti, bene allora vado a dirglielo”
“Posso risparmiarti il viaggio, le ho già mandato una e-mail”
“Sei grande”
“Lo so . e per la storia del coltello ,sai della parete cosa ne dici se andiamo a bar, pago io”
“Stai tentando di corrompermi Ziva?”
“Forse, allora vieni?”
“Certo”
“Vi devo ricordare la regola 12?” disse Gibbs dalla sua scrivania, ma probabilmente nessuno dei due l’aveva sentito.
“Mcgee”
“Si capo?”
“Porta questi rapporti a Abby, poi vai a casa”
"Subito capo”
 
Quando le porte dell’ascensore si aprirono Mcgee si ritrovo davanti al laboratorio di Abby. Anche se erano le dieci passate la musica era ancora a palla. gli era sempre piaciuto andare dalla forense pazzoide, ma oggi  era proprio di attivo umore e non voleva mettersi a discutere con lei
“Ehi ,ciao Tim”
“Ciao”
“Tutto bene?”
“No”
“Va bene … ne vuoi parlare?”
“Non credo”
“è un non vuoi o un non puoi?”
“Non voglio”
“Fammi indovinare,riguarda una persona”
“Forse”
“E questa persona ha un nome Mcgee?”
“Dalilah”
“Non dirmi che ...”
“Si, ci siamo lasciati due giorni fa’ ,non sai quanto ci sono rimasto male, credevo che fosse una cosa seria e invece lei mi ha scaricato”
“Mi dispiace tantissimo Timmy,sembrava che tenessi molto a lei”
“Ma a quanto pare lei non teneva a me, che cosa ho che non va?”
“ Tu assolutamente niente,sei perfetto così come sei”
“Se lo dici tu”
“Sono sicura che la troverai”
“E dove?”
“Forse non credi che hai cercato troppo lontano?”
“E dove dovrei cercare?”
“Magari più vicino”
“Per vicino intendi così” disse Timothy accorciando la distanza tra loro due
“Forse un pochino più vicino”
“Abby,stiamo giocando con il fuoco lo sai?”
“Lo so. Allora l’hai trovata questa ragazza?”
“Se solo si avvicinsse un pochino di più”
“Per vicino intendi così?” chiese le accorciando ulteriormente la distanza tra loro due,ora li dividevano solamente pochi centimetri
“Credo che sia ancora troppo lontana”disse Mcgee prendendola per la vita
“Credi di averla trovata?”
“Credo di si” disse Mcgee avvicinandosi alle labbra di Abby
“Sicuro” disse Abby avvicinandosi al viso di Tim
“Sicurissimo”disse lui poggiando finalmente le sue labbra su quelle di Abby,la quale rispose al bacio appassionatamente.
Erano talmente presi che nessuno dei due di era accorto che qualcuno li stava guardando,era Gibbs che stava spiando tutta la scena da dietro lo stipite della porta,voleva riprenderli ma forse era meglio non intromettersi,non voleva che la sua figlioccia si vendicasse con lui.
Chissà forse un giorno la regola 12 sarà abolita,e molto probabilmente quel giorno non era molto lontano.




BUONA SERA A TUTTI!!
Ammetto che odio la regola 12 così ho pensato di scriverci una ff,cosa ne pensate?
Alla prossima,
Abby