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Autore: La Dama Polla    16/09/2013    1 recensioni
Cosa accadrebbe se la Storia come la conosciamo fosse tutta una farsa? Se qualcuno avesse intenzionalmente riscritto gli eventi per nascondere una scomoda verità? Cosa accadrebbe se le nazioni riacquistassero i ricordi occultati? E cosa ha a che fare tutto questo con i fratelli Italia?
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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N/A: Prima fanfiction! Evviva! Siate buoni mi raccomando ;) se non vi piace basta che uscite. Sarò contenta di ricevere commenti se volete scrivermi. Vi darò i dettagli su questa ff qua sotto.

Ciclo: Amore&Guerra

Personaggi principali: Italia, Romano, Germania, Spagna, America, Canada, Inghilterra, Russia (ne appariranno altri, ma questi sono quelli su cui è concentrata maggiormente la storia)

Coppie: Germania x Italia, Spagna x Romano

Rating: Arancione

 

AVVERTENZE: OOC intenzionale (il carattere di alcuni personaggi è stato volutamente cambiato per esigenze letterarie, non prendetevela a male), Yaoi (avvertirò ad ogni capitolo se ci saranno scene “esplicite”), lieve linguaggio (ci sarà qualche parolaccia sparsa qua e là), alcune scene di violenza

Gli eventi storici qui riportati non corrispondono a quelli reali quindi immaginate di non sapere nulla di storia e gustatevi la ff :)

 

Hetalia non mi appartiene (purtroppo -.-)

Bene, detto questo possiamo cominciare :)

Buon Divertimento A Tutti!!!

 

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E Se Fosse Tutto Sbagliato?

- Capitolo 1 : Uno strano mal di testa -

“Avanti, Italia, corri più veloce!” urlò Germania.

Quella mattina, come molte altre, era andato a prendere Italia e Giappone per allenarli insieme a lui, come ai tempi della guerra. Nonostante questa fosse finita da anni non aveva perso occasione per passare un po' di tempo con i suoi unici amici. Per sfortuna di Italia, questi incontri erano quasi sempre sessioni di allenamento. “Ve, Germania, sono ormai ore che corriamo, possiamo fare una siesta?” disse la piccola nazione, respirando pesantemente.

“Abbiamo iniziato solo da dieci minuti, Italia” sospirò Germania. “Non ci siamo nemmeno scaldati.”

Giappone rimase in silenzio, come al solito, contemplando la scena. Non lo avrebbe mai ammesso ma lo divertiva vedere Italia che cercava di evitare qualsiasi attività che richiedesse un minimo sforzo - ovvero quasi tutte - e Germania che cercava di farlo diventare una nazione come si deve.

Ricominciarono a correre. Italia ricacciò indietro un gemito di disperazione: non avrebbe mai convinto Germania ad esonerarlo dagli allenamenti. Quando la guerra era finita aveva sperato di sfuggire una volta per tutte agli sforzi estenuanti per diventare una nazione combattiva ma si era sbagliato. Speravo che con la fine della Seconda Guerra Mondiale potessi finalmente riposare; per più di ottocento anni sono stato invaso e dominato da altre nazioni; ho dovuto combattere per la mia indipendenza e milioni di miei concittadini sono morti in ogni singola guerra a cui ho partecipato. Speravo che tutto questo fosse finito una volta per tutte.

Mentre rimuginava sui secoli passati, gli si affacciarono alla mente diverse immagini: Austria che lo portava a casa sua dopo averlo conquistato; Ungheria sorridente che gli faceva provare i suoi vestiti; Sacro Romano Impero che lo guardava timidamente e visibilmente imbarazzato; il ritorno nella sua patria e l'inizio della guerra che lo avrebbe reso indipendente insieme a suo fratello; un'altra guerra in cui si era confrontato nuovamente con Austria e aveva visto la sconfitta nei suoi occhi; un'altra guerra ancora in cui era stato costretto a tradire i suoi migliori amici; lui che combatteva contro Inghilterra per la supremazia sui mari; il volto di Russia macchiato di sangue che lo guardava come un animale famelico. Cosa...?

A quel punto sentì una fitta alla tempia destra. Con un grido si portò la mano alla testa e si bloccò in mezzo alla strada. Giappone, che era qualche metro davanti all'italiano, si voltò preoccupato. “Italia-kun, ti senti bene?” Anche Germania si girò e corse verso il ragazzo. “Italia, che ti succede?”

Italia alzò gli occhi e con un mezzo sorriso disse: “Non preoccupatevi, è stato solo un giramento di testa, adesso sto b...Agh!” Un dolore lancinante lo colpì proprio in quell'istante. Si prese la testa tra le mani, piangendo, e si accasciò in ginocchio.

“Italia!”, “Italia-kun!” esclamarono all'unisono Germania e Giappone e corsero al fianco del loro amico. Stava piagnucolando, con la fronte che quasi toccava terra, e aveva le dita strette intorno alla testa. “Credo che dovremmo portarlo in ospedale” suggerì Giappone. Germania aveva aperto bocca per rispondere quando il suo cellulare squillò.

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“Non capisco perché ho deciso di venire ad aiutarti, idiota ispanico!” brontolò Romano.

“Perché adori il boss Spagna e i pomodori” rispose allegramente la nazione iberica.

Erano nell'immenso campo vicino alla casa di Spagna. Era una bella mattina soleggiata e Spagna aveva deciso di chiamare Romano per aiutarlo a raccogliere i pomodori e anche per godere un po' della sua compagnia.

“Fottiti! Non mi piaci dalla punta dei capelli fino alle unghie dei piedi! Sono venuto qui solo perché mi hai detto che mi sarei potuto portare a casa tutti i pomodori che sarei riuscito a raccogliere oggi!” E, per dirla tutta, ne aveva già raccolto un bel po'.

Spagna lasciò correre - ormai lo conosceva da troppi secoli - e continuò a raccogliere i rossi frutti canticchiando un motivetto.

Romano sbuffò esasperato. Perché devo sempre cedere alle richieste di questo imbecille?, pensò. Ma, in fondo, molto in fondo, sapeva la risposta: Spagna era l'unica persona a cui piacesse davvero, a parte suo fratello. Con il carattere che si ritrovava erano poche le persone che volevano passare un po' di tempo con lui – in pratica solo Spagna e Veneziano - .

Continuò a raccogliere i pomodori, mentre gli riaffioravano in mente i ricordi: il tempo passato con Spagna quando ancora era una nazione giovane; la guerra d'indipendenza insieme a suo fratello; la sua separazione da Spagna; la guerra che lo aveva allontanato da Veneziano da quando quest'ultimo si era alleato al beota tedesco; il momento in cui aveva costretto il suo fratello idiota a tradire l'Asse; Veneziano che portava in Europa i piccoli America e Canada; egli stesso che sbatteva Turchia nella polvere, dopo un combattimento durato giorni.

C-Cosa sono questi...?, pensò finché una fitta non gli trapanò il cervello. “Ahhh” urlò.

Spagna si girò immediatamente all'urlo della sua ex colonia e in pochi balzi fu subito al suo fianco. “Romano, cos'è successo? Sei caduto, hai sbattuto la testa?” La nazione più vecchia cominciò a tastare con dita leggere la nuca dell'altro, per cercare eventuali ferite.

L'italiano gli spostò le mani con un gesto rabbioso. “Non toccarmi. Sto benissimo. E' solo un fottuto mal di testa.” Tuttavia continuava a tenersi la testa fra le mani, le unghie conficcate fra i capelli perché il dolore si stava facendo sempre più acuto. Lacrime cominciavano a spillargli dagli occhi.

“E' chiaro che non stai affatto bene” disse Spagna, con un tono di rimprovero. “Vieni, ti porto al più vicino ospedale.” Com'era successo a Germania qualche minuto prima, anche il cellulare di Spagna in quel momento squillò.

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La conversazione che si svolse al telefono tra Germania, Spagna e l'uomo all'altro capo della linea era la seguente: “Salve, sono il nuovo boss di Romano e Veneziano, Pietro Landini. So che, al momento, uno dei due sta soffrendo ma non è niente di grave. Non sta svanendo né riducendosi in polvere o qualsiasi altra maniera in cui voi nazioni morite. Non deve far altro che riportarlo a Roma, a villa Vargas e, vi garantisco, che ritornerà come prima.”

Prima che Germania o Spagna potessero rispondere l'uomo aveva già riagganciato.

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Ecco qua! Lo so, è corto ma il prossimo capitolo sarà più lungo :)

OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Prossimo capitolo: Memoria perduta

Landini spiega a Germania, Giappone e Spagna cos'è il mal di testa di Italia e Romano.

Italia, al riguardo, fa un sogno abbastanza inquietante...
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Se avete trovato qualche errore grammaticale, lessicale o di punteggiatura vi prego di perdonarmi

Vi saluto e spero di rivedervi nel prossimo capitolo :)

Ciao Ciao

  
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