17/09/2013
1 recensioniParlando al mare
Sento ancora tremarmi la terre sotto i piedi, le case crollare al suo passaggio; lo temo, lo odio, lo detesto ... L'odio e il timore che provai otto anni fa non si è ancora assopito dentro il mio cuore ... E forse, non si assopirà mai ...
Dopo una normale giornata passata alla gilda, torno al dormitorio e arrivato nella mia stanza, mi avvicino alla scrivania, dove da un cassetto prendo due rose : una bianca e una blu . Le guardo un attimo pensando a cosa sto per fare, mi pizzicano gli occhi, segno che delle lacrime calde stanno per rigarmi le guance, ma per fortuna la determinazione ha la meglio ed esco, avviandomi verso il mare ...
Arrivato presso di esso osservo ciò che mi sta intorno : il mare calmo, le onde si allungano e si ritraggono a ritmo incessante e melodico, la sabbia ancora tiepida, il cielo stellato che riflettendosi nell'oceano sembra di poter toccare le sue infinite e bellissime stelle ...
Mi spoglio volontariamente, rimamendo in boxer, entro in acqua, con le due rose tra le mani, facendo un passo alla volta sentendo la freschezza dell'acqua ...
Poco dopo mi fermo, chiudo gli occhi e focalizzo il suo viso, il suo sguardo rassicurante e fiero, a quanto mi ha dato, le sensazioni che mi ha permesso di provare ...
adagio le due rosesulla superficie dell'acqua e le osservo mentre la corrente del mare le porta via con se, ed esco dall'acqua ...
Sulla spiaggia mi corico, per poi addormentarmi ...
Improvvisamente sento una voce femminile chiamarmi, essa è dolce e melodiosa, ma al contempo rigida e severa ... E' lei, non c'è dubbio, mi guardo intorno cercandola, chiamandola agitato ...
Poi eccola dietro di me, che mi guarda con i suoi occhi fieri, identica a come l'ultima volta che l'ho vista ...
" ciao piccolo mio, come stai ?" chiede dolce, mettendosi le mani sui fianchi, " sei proprio qui davanti a me, non sto sognando ?!" chideo agitato, " si sono qui davanti a te piccolo " dice tranquilla aprendo le braccia contenta ... Mi alzo e le corro in contro abbracciandola, tenendola stretta a me, potendo sentire ancora il suo profumo, la sua stretta, il suo calore, la sua mano accarezzarmi a capelli con amore " su non piangere, non sei più un bambino, ora sei un uomo " dice infine la donna ...
appena mi calmo un pò ci sediamo e incominciamo a parlare, come se non fosse cambiato nulla da allora ...
" vedo che sei cresciuto molto bene, sei proprio un bell'uomo " dice la donna ridendo, " ho visto cosa è successo con Deloira e Leon a Galuna; con Urrutia /Ultear/ Urtear ( diversi modi di dire un nome) ma sono rimasta molto incuriosita del tuo incontro con una certa ragazza " continua dolce, appena sentii l'ultima parte della frase, feci la mia solita smorfia, " è carina e molto dolce, si un pò appiccicosa, ma determinata e forte, e poi i discorsi che fa sono divertenti .... E Leon che dice cose senza senso quando è vicino a lei ! " dice ridendo animatamente, " sembra che ti sia divertita a fare da spettatrice " dico un pò acido " si e molto .... no, sto soltanto cercando di farti capire le cose ragazzo mio " dice di rimando con tenerezza ...
Dopo poco ... " bene, ora che abbiamo parlato posso andarmene sollevata " dice alzandosi e dandomi la schiena, " no, ti prego, non lasciarmi " dico spaventato, tremante; " lo so che è difficile dirmi di nuovo addio, anche per me è così, credimi .... " dice girandosi e accarezzandomi la guancia, " ma ricorda " continua sorridendomi " io sarò con te, sempre e ovunque, ma cosa più importante .... sigillerò la tua oscurità " dice infine dolce, io la guardo attonito, senza saper cosa dire, sentendo le lacrime scendere lungo le mie guance ...
" no .... io .... io .... voglio ancora parlare con te ... non andartene " dico tremante, stringendo i pugni, abbassando lo sguardo ... Sento una mano calda appoggiarsi sulla mia schiena " addio mio piccolo alievo, ti voglio un mondo di bene, cerca di amare la vita trattandola sempre con rispetto e non arrenderti mai .... Saluta Lluvia e Leon, digli che la sua maestra è fiera di lui .... addio Gray " disse e scomparì ... " Addio maestra Ur, grazie di tutto "