Libri > Cronache del mondo emerso
Segui la storia  |       
Autore: hilaryssj    22/03/2008    0 recensioni
Re-maik della storia di Linsday. Nihal e Sennar sono ritornati nel Mondo Emerso con la loro figlia, Lorelyne. Il sacrificio di Sheireen non è bastato, le otto Terre sono ancora in pericolo. Non toccherà a Nihal salvarlo questa volta...
Genere: Romantico, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Il colloquio con Ido





Makrat era sempre stata una città molto affollata e piena di vita. Dopo la Grande Guerra d’Inverno era ritornata al suo antico splendore di sempre, con un grande via vai di commercianti e persone di alta carica. Al tenue calore del sole mattutino, Nihal e Sennar attraversavano la via principale con in braccio la loro piccola Lorelyne avvolta in una semplice copertina di tela. Il viaggio era stato piuttosto calmo e scarso di imprevisti, anche se estenuante, ma questo non aveva di certo impedito al Cavaliere di Drago e al Consigliere di procedere a passo spedito e a rispettare i tempi delle varie tappe.
Entrambi si accorsero quasi subito che qualcosa era cambiato. Nelle vie della capitale si udivano mormorii e battibecchi al loro passaggio, gente che li additava o che rimaneva pietrificato dallo stupore li faceva sentire estremamente a disagio. A Nihal non piaceva essere al centro delle attenzioni, ma non poteva nascondersi ed aumentò la marcia. Sennar la seguiva a fatica iniziando quasi a correre per starle dietro, svantaggiato anche dalla figlia assopita che teneva in braccio.
“Nihal … Nihal, maledizione, vuoi rallentare? Lorelyne si è appena addormentata!” disse con urlo strozzato.
“Siamo quasi arrivati e comunque sarà meglio svegliarla … Ido deve vederla!”rispose con tono sostenuto, odiava essere additata e gli abitanti di Makrat che aveva incrociato fino ad ora non avevano fatto altro che quello.
Arrivarono dopo pochi minuti nella grande piazza centrale, ad Ovest di quest’ultima si ergeva un enorme palazzo in tutta la sua potenza con un ampio portone in legno rifinito con fregi raffinati che indicava l’entrata principale: l’Accademia!
A Nihal venne quasi nostalgia di quel posto che aveva frequentato anni addietro. Se lo ricordava come un edificio maestoso dall’esterno, ma lugubre all’interno. Le immagini del passato la sovrastarono come un fiume in piena … rivedeva la mensa comune dove si rifocillava dopo un duro allenamento, l’arena dove aveva combattuto per l’ammissione all’Accademia stessa, il suo alloggio buio e spettrale, Malerba, la cerimonia di quando diventò finalmente Cavaliere di Drago … Ido!
Ora quel posto non le sembrava più tanto terrificante come all‘epoca. I ricordi l’avevano trasportata indietro nel tempo.
Sfiorò il talismano che portava al collo ed abbassò lo sguardo …
Quante cose erano successe! Quel medaglione aveva salvato la vita a molte persone, ma aveva condannato lei ad una vita dipendente.
Senza quella pietra sarebbe morta. Ogni giorno si portava dietro il peso della vita ed ogni giorno si faceva sempre più faticoso, ma non le importava.
Grazie al Padre della foresta, grazie a Phos, quel piccolo folletto svolazzante, non avrebbe potuto coronare il suo sogno!
Vivere felice, accanto all’uomo che da sempre aveva desiderato inconsapevolmente: Sennar!
Ed ora aveva un altro dolce compito da portare a termine: crescere la piccola Lorelyne!
I pensieri le inondavano la mente. Nemmeno si accorse delle due enormi statue erette ai lati del portone di legno solo da qualche anno.
“Nihal? Nihal …”
“Eh?” mugugnò ridestandosi dalla trance in cui era entrata.
“Forse ho capito il motivo per cui tutti ci guardano e borbottano sottovoce!” disse Sennar indicando una delle due statue.
“Non è possibile … ma … come …” la mezzelfo non capiva. Si avvicinò a quella figura possente di cristallo nero … era identica a lei! Spostò lo sguardo sull’altra … quello era Sennar!
“Sennar, perché queste due statue ci raffigurano?” chiese quasi timorosa.
“Ho l’impressione che siamo diventati degli eroi qui nel Mondo Emerso, probabilmente ora tutti sanno che tu hai sconfitto il Tiranno e che io abbia solcato la barriera del Mondo Sommerso per chiedere rinforzi! Ecco perché tutti ci guardano così … siamo delle Leggende viventi!” rispose calmo lui sfiorando i fregi della statua.
“Leggende viventi? Sennar, siamo spariti per cinque anni e qui tutto è cambiato, odio tutti questi sguardi fuggenti … entriamo e basta! Ido saprà informarci sulle ultime novità!”

Anche la sala principale era esattamente come se la ricordava, adornata nobilmente con armi appese ovunque. Si ricordava persino la prima volta che percorse quel pavimento …
“Chi siete e cosa volete?” domandò freddo una sentinella davanti alla porta dello studio del Supremo Generale.
“Abbiamo una riunione con il Supremo Generale Ido! Siamo l’ex Consigliere Sennar, della Terra del Mare, il Cavaliere di Drago Nihal, della Terra del Vento, e nostra figlia Lorelyne!” ammiccò Sennar con tono fermo.
La guardia sbiancò.
“Passate pure … perdonatemi per il mio tono sfrontato! Prego!” si scusò lasciandoli entrare seguiti da un suo inchino.
Lo studio rispecchiava esattamente il carattere di chi lo possedeva, scarso di libri, ma pieno di armi appese alle pareti … una stanza semplice e modesta.
“Nihal!” urlò di gioia lo gnomo precipitandosi dalla sua ex allieva.
“Ido! Che bello rivederti!” si abbracciarono da buoni amici.
“Sennar!” salutò poi con un amichevole stretta di mano.
“Ragazzi, non siete cambiati di una virgola, ma vedo che abbiamo un altro ospite qui!” notò Ido sorridendo alla neonata.
Era esattamente identica a Nihal. La piccola aprì gli occhietti violacei assonnati e regalò un sorrisino furbetto al padre, poi si voltò e si trovò davanti una grossa faccia barbuta che tuttavia non la spaventò, anzi, la fece ridere di gusto.
“Ho l’impressione che Lorelyne ti abbia preso in simpatia, Ido!” ammiccò Nihal.
“Davvero? … ciao Lorelyne …  ben svegliata! … Ahi, no … no, lascia la barba, piccola monella!”
Sennar e Nihal si misero a ridere osservando la scena del grande Cavaliere di Drago che si dimenava esasperato cercando di strappare dalle mani di una bambina la sua lunga barba crespa e rossiccia.

Dopo il piccolo inconveniente, lo gnomo, la mezzelfo e il mago si sedettero alla scrivania raccontandosi vicende successe in quei cinque anni. Nihal e Sennar raccontarono della loro vita nelle Terre Ignote, quando furono arrivati, la loro casa modesta … tutto!
E Ido li informò su ciò che era accaduto nel contempo nel Mondo Emerso … niente era cambiato! Solo due grandi eroi citati in ogni nuovo libro di storia recente!

“Da quanto ho capito, siete venuti qui per restare! Dico bene?” domandò Ido aspirando il fumo dalla pipa.
“Si. Abbiamo deciso che è meglio così. Per noi e per nostra figlia!” rispose Sennar sospirando.
“Capisco.”
“Questa notte troveremo posto in una locanda del centro e poi … si vedrà” proseguì la mezzelfo.
“No. E’ meglio di no!” Ido si rabbuiò d’un tratto.
Sennar e Nihal si scambiarono un’ occhiata interrogativa.
“Vi ho fatto preparare una stanza, qui all’Accademia!” continuò sbuffando una nuvola di fumo “E’ molto più sicuro. Per voi!”.
“Per noi?” domandò Sennar stupito.
“Esatto. Ci sono ancora molti seguaci di Aster in giro! Le voci corrono, qualcuno vi avrà visto e sicuramente riconosciuto!”
“Ido … stai dicendo che siamo in pericolo?” Nihal lo guardava con gli occhioni strabuzzati dallo stupore. Possibile che dopo anni di guerriglia, dopo la pace, dopo la fatica che tanti ci avevano messo, ci fossero ancora problemi … ci fossero ancora morti ingiuste?
“Non ho detto questo! Sto solo considerando ogni possibilità, quindi ho ritenuto opportuno ospitarvi qui per un po’!”
“Ido, dimmi la verità! Voglio sapere esattamente cosa sta succedendo nel Mondo Emerso! Non credo si tratti solo di qualche ribelle inesperto, o sbaglio?” La mezzelfo voleva sapere.
“No, non sbagli!” sospirò posando la pipa sul tavolo “Non sappiamo ancora molto! Il Consiglio delle Acque, che come sapete dalle mie lettere precedenti, ha preso il posto del Consiglio dei Maghi, si è riunito molte volte per affrontare la questione, ma dalle scarse notizie di cui siamo in possesso, non siamo arrivati a nessuna conclusione!” “ Ciò che sappiamo non ci è molto d’aiuto! Per ora abbiamo scoperto solo che parecchi fedeli di Aster si ritrovano in segreto per pregare un Dio che, secondo loro, è la reincarnazione del Tiranno! Il Dio Nero! Sappiamo che probabilmente hanno un loro nascondiglio fermamente segreto, ma non ne conosciamo la collocazione, e che ogni giorno quella specie di setta aumenta di numero! Forse, grazie a fonti attendibili di cui siamo in possesso, quei ribelli hanno a loro disposizione un forte aiuto! Non posso aggiungere altro, Nihal!”
“Da quanto ho capito, tra poco saremo nuovamente in guerra!” Sennar aveva uno sguardo indecifrabile, misto a paura e collera.
“Molto probabilmente!”
Ci fu silenzio. Come se tutti e tre stessero recitando mentalmente preghiere, ma non era così. Solo la piccola mezzelfo emetteva gemiti verso il padre assorto nei suoi pensieri.
Nihal stava facendo mente locale. Nuova guerra, nuovo nemico, nuove battaglie, altro sangue innocente, altro dolore, solo distruzione …
Si alzò in piedi con la fronte aggrottata e l’espressione seria …
“Cos’ha intenzione di fare ora il Consiglio delle Acque?” domandò.
“Con le scarse informazioni che abbiamo, non molto!”
“Dove detiene gli incontri il Consiglio?” chiese nuovamente sotto lo sguardo interrogatorio di Sennar.
“Una volta alla settimana nella sala delle strategie, qui all’Accademia!” rispose Ido, anche lui con una certa curiosità suscitata dallo sguardo sicuro ella mezzelfo … uno sguardo che conosceva fin troppo bene e che si rivelava solo in certe circostanze.
“Ido, voglio aiutarvi, maledizione! Dimmi quando si tiene questo maledetto incontro!” snocciolò sbattendo le mani sul tavolo.
Lo gnomo non si scompose “Nihal, sai bene a cosa vai incontro! Lo sai bene quanto dolore hai sofferto per aiutare il Mondo Emerso! Sei sicura di volerlo nuovamente provare? Sei consapevole di quanto ti costerà questa tua scelta?”
“Si, si maledizione! Non sono più una bambina, Ido! So prendermi delle responsabilità! Me ne sono andata dalla mia terra alla ricerca dell’Ignoto … ora che sono tornata ricomincia tutto daccapo … se è questo il mio destino, allora che si compia, come ha fatto l’ultima volta che ho impugnato la mia spada!” urlò sull’orlo delle lacrime.
“Nihal che stai dicendo? Non puoi ritornare sul campo di battaglia! Non te lo permetto! Ora hai altre responsabilità … nostra figlia! Che ti salta in mente, per gli dei?” Sennar era rimasto paralizzato dalle parole della donna che amava. Come poteva solo pensare di riprovare quegli anni di orrore?
“Sennar ha ragione! Non mettere di nuovo a repentaglio la tua vita! L’hai già fatto! Ora non tocca più a te, non ora che hai Sennar e Lorelyne!” disse Ido saggiamente.
“Non capite! Io sono nata per questo ed è giusto che io lo rispetti! Sennar, ti occuperai tu di Lorelyne! Io ho deciso! Se c’è da combattere … io scendo in battaglia!”
“No!” urlò Sennar “Non mi occuperò di nostra figlia! Credi veramente che ti lascerò andare da sola? Soana si prenderà cura di lei! Io combatterò al tuo fianco!”
Nihal sorrise amaramente, avendo previsto ciò che Sennar voleva dire! Conoscendolo, non l’avrebbe smosso dalla sua decisione per nulla al mondo! Non potè fare altro che annuire debolmente.
“Bene! Se è questa la vostra decisione non sarò certo io ad ostacolarvi! Ora andate a riposare! Domattina ci sarà l’incontro con il Consiglio.” sospirò Ido “Nihal … dov’è Oarf?”
“Non potevamo volare fin qui con Lorelyne! Il vento l’avrebbe fatta ammalare! Lui conosce la strada … entro poche ore sarà qui!” mugugnò tra i pensieri.
“Bene! E’ già pronta anche la sua nicchia nella scuderia!”
La  mezzelfo salutò il suo ex maestro e si diresse alla porta con la mano sull’elsa della spada … le sarebbe servita ancora, dopo tanto tempo di fermo. Avrebbe dovuto allenarsi nell’arena nei giorni seguenti.
“Grazie, Ido! Soana quando potrò rivederla?” chiese Sennar.
“Adesso starà tornando dalla Terra delle Rocce per raccogliere dei campioni di uno strano metallo di cui non conosco il nome. La potrai vedere all’incontro domani! Buon riposo!”




                                              Continua ...




  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Cronache del mondo emerso / Vai alla pagina dell'autore: hilaryssj