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Autore: NyuShawol    17/09/2013    0 recensioni
- Buonanotte piccola, a domani. -
- Sai, mi piace quando qualcuno mi dice “a domani.” Non sai cosa ti aspetterà e cosa dovrai affrontare quel giorno. Sai solo che la persona che ha pronunciato quelle due parole ci sarà. Pronta ad affrontare quel domani con te, al tuo fianco." -
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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12 Settembre 1925, Lunedì.
Mi trovavo nel mio letto, già sveglia a causa del fastidioso temporale. Era ora di alzarsi, per andare a scuola.
Guardai l'orario dal cellulare, e notai che era ancora troppo presto, così decisi di riposare ancora un pò.
Cercando di riaddormentarmi, non ci riuscivo, dato che il temporale si faceva sentire sempre più.
Decisi di alzarmi.
Come sempre mia madre mi faceva trovare sulla tavola già la colazione. Una tazza di the freddo alla pesca con una fettina di pane con la nutella alla nocciola.
Mi sedetti e me la presi con comodo, quando ad un certo punto mi squillò il cellulare.
Risposi.
<< Pronto!? >> dissi parlando a bassa voce.
<< Tonia, ci sei? >> 
Era la mia amica Hanna, che come sempre era preoccupata per il primo giorno, come tutti gli anni d'altronde.
<>
<< Ancora? Guarda che tra non meno di un quarto d'ora dobbiamo stare fuori al cancello della scuola. Passo a prenderti tra dieci minuti con l'ombrello.>> esclamò turbata.
<< Va bene, a tra poco >> riattaccai.
Mangiai di fretta, dopodichè mi recai in bagno a lavarmi i denti e il viso.
Mi misi un leggero trucco sugli occhi con un po di lucidalabbra e andai subito in camera per vestirmi.
Indossai un maglione color pesca e un paio di pantaloni larghi con delle converse nere sotto.
Presi la cartella, le chiavi di casa e uscì.
Lei era già lì ad aspettarmi.
<> ridacchiò.
<> abbassai la testa, aspettando una risposta.
<< Ma guardati, sei impresentabile. Dai su, e menomale che ho portato con me questi stupendi pantaloni, che ho comprato l'altro giorno. Ne ero certa che potevano servirmi. Dai torna dentro e indossali. >> Allungò la mano.
<< Va bene, grazie.. >>
Eh, già. Hanna mi ha sempre aiutata nel campo della moda. Se non fosse stato per lei, nessuno mi avrebbe guardata.
Uscii di casa, e ci recammo a scuola.
Ero molto agitata, dato che non conoscevo nessuno.
Appena arrivata, vidi sul tabellone dove mi avevano collocata.
Ebbi uno shock. La classe era strapiena di ragazzi, e per mia sfortuna Hanna non era capitata con me.
Suonata la campanella, andai alla ricerca della classe.
Stavo per aprire la porta, quando uno studente mi precedette e così di conseguenza me la sbattò in faccia facendomi cadere a terra, con me anche la cartella con tutti i libri e i quaderni.
Subito mi misi a recuperare tutto.
D'improvviso la mia mano venne sfiorata da lui.
Mi stava aiutando a recuperare tutto.
Alzai lo sguardo.
<< Ehm.. scusami, non volevo. >> Quella voce. Così calda e profonda. << Andavo di fretta e per questo ti chiedo scusa, è stata colpa mia se sei caduta. >>
<< No, tranquillo. Va tutto bene. >>
Corsi via dalla vergogna. 
Mi sedetti subito ad un posto vicino la finestra e mi misi con la testa sul banco.
Mi ero fatta come un peperoncino. Era la prima volta che mi succedeva una cosa del genere.
Quei occhi color cielo, e quelle labbra..
<< Aaaah, basta >> urlai schiaffeggiandomi le guance.
Me ne resi conto troppo tardi quando mi accorsi che tutta la classe mi fissava, compreso il professore.
E accanto al mio banco chi c'era? Lui.
Questa doveva essere una tortura per me.
  
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