Anime & Manga > Makai Ouji: Devils and Realist
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Autore: DanielaRegnard    17/09/2013    2 recensioni
«Astaroth, sei splendida come al solito!»
Anche quella mattina, come al solito, Beelzebub si era presentato da lei con un mazzo di fiori di varia specie e colore, accompagnato da quell'ingresso teatrale e da quei complimenti inopportuni, che alla duchessa non piacevano affatto.
«Sei irritante come al solito, eh?»
«Siamo sempre gentili, vedo.»
«Ti tratto come l’idiota che sei.»
{BeelzebubxAstaroth.}
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astaroth, Beelzebub
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Astaroth, sei splendida come al solito!»
Anche quella mattina, come al solito, Beelzebub si era presentato da lei con un mazzo di fiori di varia specie e colore, accompagnato da quell’ingresso teatrale e da quei complimenti inopportuni, che alla duchessa non piacevano affatto.
«Sei irritante come al solito, eh?» aveva quindi risposto lei, istintivamente, a quella frase.
Erano piccole discussioni che si ripetevano quasi ogni giorni da tanti, tanti anni. Beelzebub era un tipo testardo e, per certi versi, infantile, forse volontariamente, perché quando voleva sapeva essere davvero molto maturo, e Astaroth voleva sempre avere l’ultima parola, perché le piaceva comandare a sottomettere, ma proprio tanto, non per niente, oltre ad essere la dea dell’amore, era la divinità della guerra. Erano due caratteri quasi totalmente diversi che si scontravano, e all’Inferno nessuno era ancora riuscito a capire come avessero fatto a vivere sotto lo stesso tetto per qualche decennio senza picchiarsi o litigare.
Dopo il divorzio, voluto dalla donna, non passava giorno senza che quei due si lanciassero frecciatine varie ad ogni riunione a cui prendevano parte. Dopo qualche mese, forse anno, comunque, si erano calmati.
Beelzebub era abbastanza strano come personaggio, cambiava spesso opinione sulle cose, e non si capiva mai cosa gli passasse per la testa, con quella sua espressione perennemente apatica, ma mai nessuno, tantomeno Astaroth, avrebbe potuto immaginare che ricominciasse a corteggiarla.
Inutile spiegare quanto questo irritasse la Duchessa…

«Siamo sempre gentili, vedo.»
«Ti tratto come l’idiota che sei.» sbottarono i due.
Si, Astaroth era, decisamente, irascibile, soprattutto se disturbata la mattina presto.
«Vuoi proprio ferire i miei sentimenti?» le chiese Beelzebub, con un tono strano, calmo e indifferente, che alla donna sembrava una presa in giro.
«Sarebbe un’idea interessante… Se lo faccio, te ne vai?» gli chiese Astaroth, sorridendo irritata, cercando tuttavia di non cadere nelle provocazioni del biondo; non gliel’avrebbe data vinta per nulla al mondo.
«Ovviamente no, carissima.» il demone lanciò via i fiori, guardandola sorridendo. La duchessa pensava di non avere mai visto un sorriso più irritante di quello, ogni volta che lo fissava.
«Sei irritante.» incrociò le braccia la donna, senza smettere di scrutarlo, seria.
«Grazie.»

Passò qualche minuto in silenzio, che si sarebbe potuto definire imbarazzante, in cui nessuno dei due seppe bene cosa dire, cosa fosse meglio dire, in una situazione del genere. Fu Astaroth, ovviamente, a rompere il silenzio per prima, andando ancora all’attacco contro il biondo.
«Dovrebbero darmi un premio per la mia pazienza. Gli umani arrivano anche al suicidio per certe cose, mentre io sopporto giornalmente le tue idiozie. Sai che, nel mondo degli umani, questo è punibile legalmente?»
«Ma, Asta, abbiamo l’eternità di fronte a noi!» il duca alzò una specie di spada invisibile, mantenendo il tono teatrale. Ad Astaroth quell’affermazione, più che teatrale e cavalleresca, pareva ovvia.  Non aveva bisogno di qualcuno che le ricordasse di essere un demone immortale, nonché uno dei più potenti di tutto l’Inferno.
«Ho l’eternità per pestarti in 101 modi diversi!~» lo canzonò la donna. Avrebbe potuto scriverci un libro, magari…
«Ho l’eternità per amarti.» se ne uscì fuori improvvisamente Beelzebub, troppo serio, talmente, che Astaroth inizialmente, prendendolo sul serio, sgranò gli occhi. Non si aspettava una dichiarazione del genere, erano anni che lui non le diceva cose così serie e vere, forse, addirittura, da prima che si sposassero.
«Cos-» la Duchessa stava per ribattere, in qualche modo, probabilmente con qualche offesa varia, come faceva sempre, per nascondere ciò che provava veramente, per celare le reali emozioni dietro quella maschera di orgoglio e sicurezza, con un pizzico di repulsione totale, che la donna teneva perennemente sul viso. Ma il Duca ne era sempre stato consapevole. E conosceva bene i suoi comportamenti, oh, se li conosceva. Alla lettera, dal primo all’ultimo, ogni reazione, ogni minimo cambiamento nell’espressione, tutto. Cosa diceva, cosa faceva, quand’era irritata, imbarazzata, triste…
Era come se avesse studiato, scritto, appuntato tutto da qualche parte, per non dimenticarlo per niente al mondo; eppure, il Duca non portava con se ne un quaderno, ne in taccuino. Certo che no.
Li aveva scritti, nel suo cuore.
«E per farti innamorare di me ancora una volta.» concluse, abbassando il tono di voce, cercando di essere il più romantico e convincente possibile. Convincere Astaroth era molto difficile, si, sapeva anche questo. Non si aspettava che lei gli ridesse fiducia, sarebbe stato impossibile, conoscendo il carattere duro della donna. Ma la duchessa, stando con lui, era riuscita ad aprirsi, a sorridere, a poter essere se stessa, senza pensare al giudizio altrui, perché esistevano solo loro due, e nient’altro. Beelzebub, in quei momenti, desiderava che nulla cambiasse; non avrebbe mai desiderato ferire i suoi sentimenti. Purtroppo, le cose, tra loro, non erano andate come desideravano. Tutto finiva, e niente era per sempre, neanche tra gli esseri immortali purtroppo.

«Beelzebub…» iniziò a parlare, piano, Astaroth. «La fiducia delle persone è un castello di carte. Lo si costruisce con impegno e fatica, ma basta un colpo di vento, un movimento troppo brusco, per farlo crollare. Non sperare di ricostruire quel castello di carte con qualche buona parola.»
«Non pretendo che tutto torni come prima in qualche giorno… Però io non ho smesso di tentare, e credo ancora in noi. In ciò che eravamo, in ciò che potevamo essere, e in ciò che potremo essere, in futuro.. Per favore, provaci anche tu, almeno un po’.»
«Aspetta e spera. Magari, prima o poi…» disse la duchessa, lasciando volutamente la frase come se fosse in sospeso, voltandosi e facendo per andarsene, a passo lento, come se aspettasse ancora una risposta dal biondo. Ovviamente, l’aspettava. Così come lui conosceva bene lei, Astaroth conosceva ogni minima sfumatura del carattere di Beelzebub. Sapeva capire quand’era arrabbiato, in base al tono di voce, che cambiava leggermente. Stando vicino a lui, percependo i suoi leggeri battiti cardiaci, riusciva a percepire imbarazzo, eccitazione, felicità. Tutte cose che i due avevano imparato nel corso dei felici decenni passati insieme, e che nessuno dei due avrebbe dimenticato. Perché ne Astaroth ne Beelzebub volevano dimenticare.
«Se dovessi scegliere una persona da aspettare per l’eternità che mi trovo davanti, sceglierei te.» le disse Beelzebub guardandole i lunghi capelli neri che le ricadevano sulla schiena, coperta dal mantello scuro.

Lei non disse nulla, sorrise solo senza farsi vedere, riprendendo a camminare in avanti. Tipico di lui, si aspettava qualcosa del genere. E lui, rimasto fermo a guardarla mentre andava via con il suo solito passo veloce e sicuro, giurò sul suo pianoforte che quella stava sorridendo, in quel momento.
Ne era sicuro, così come Astaroth era sicura che Beelzebub, tornando nei suoi appartamenti, avrebbe iniziato a scriversi qualcosa come un discorso da farle nei giorni successivi.
Mai dare una speranza di troppo a quello lì, mai, e Astaroth lo sapeva bene.
Ma, se doveva essere sincera con se stessa, tutte quelle attenzioni da parte del biondo non le dispiacevano affatto.

Ovviamente, però, non l’avrebbe mai ammesso con nessuno.





Angolino dell'Autrice
La BeelzebubxAstaroth è il bene. Ed è una delle poche coppie (het) di Devils & Realist che apprezzo, forse l'unica....
Non è che ci sia tanto materia per le het, con tutti quei maschi, però vabè...
C'ho messo tipo... Tre giorni, per scriverla, ma ne sono soddisfatta. L'ho riletta un bel pò, questo pomeriggio ho detto finalmente "Basta, va bene così" e finalmente è qui!
Spero di aver reso bene Beelze e Asta.. Sono personaggi che si sono visti poco, e sinceramente avevo un pò di timore, mentre scrivevo...
Comunque, fatemi sapere che cosa ne pensate, e se sono riuscita almeno un pò ad afferrare i due personaggi...

Alla prossima!

Molto presto.

 
  
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