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Autore: susi_2205    18/09/2013    1 recensioni
Erano quasi le nove di sera quando l’ urlo di un uomo interruppe il silenzio di Death City. In una piccola strada un Kishin mostruoso con le mani di forbice, i capelli fatti di spade, e una maschera da clown ricoperta di sangue era intento a divorarsi l’anima di un povero passante che capitò li per caso.
salve è la mia prima ff e spero che vi piaccia .... qualsiasi commento o consiglio o "rimprevero" è ben accetto =)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era passato quasi un anno dalla sconfitta del Kishin, ormai i ragazzi stavano crescendo e cambiando .
Maka e Soul erano appena tornati da una lunga e faticosa missione
-E siamo a 75 anime…… mmm…. Non c’è la faccio più! Sono distrutta!- disse la maestra d’armi buttandosi con poca delicatezza sul divano seguita a ruota dal suo partner.
-Soul prepara te la cena-
-COSA?? No no, oggi tocca a te!-
-Ma io sono stanchissima…….- non fini la frase che uno sbadiglio la trasalì
-Quando sbadigli sembri uno scimpanzé! Hahahah- ghignò la buki.
-Idiota… Maka-chop- un libro da 500 pagine arrivò sulla testa de povero Soul lascandogli un solco di almeno quindici centimetri e una pozza di sangue.
-AHI!! Ma si può sapere dove li tiri fuori quei maledettissimi libri …. E comunque sono stanco anche io!!-
-Ma se te non hai fatto niente, sei solo stato comodo tra le mie mani mentre facevo IO tutto il lavoro- gli ruggì lei mettendo il broncio da bambina ma sapendo ciò che era accaduto quella sera.
-E chi ti dice che ero comodo? Maka tra allenamenti e tutto ti si sono formati calli belli duri, già le tue mani sono poco delicate di loro ora ci si mettono….-. Un altro libro da 500 pagine si scagliò sul cranio di Soul con violenza.
-Ho capito preparo io la cena secchiona senza tette- disse alzandosi dal divano  massaggiandosi la testa
-Hai detto qualcosa?-
-No no, non ha detto niente- ridacchiò tra se e se la weapon
Maka non volle nemmeno controbattere per la troppa stanchezza e andò in camera sua a mettersi il pigiama. Arrivata in camera si fermò davanti al letto come pietrificata:
Stava per risuccedere, Soul stava per sacrificarsi ancora una volta per me e tutto perché io sono debole. Ho promesso a me stessa che dopo quella notte di quattro anni fa con Crona non sarebbe più successo: sarei stata io a fare di tutto per lui. Ma oggi mentre combattevamo sentivo tra le mie mani che si stava per trasformare in umano e scaraventarsi contro il Kishin per difendermi. So che è nei doveri di un’arma proteggere a qualunque costo il proprio maestro d’armi, ma se gli dovesse succedere qualcosa io ….io …..
-MAKA TRA CINQUE MINUTI E’ PRONTA LA CENA, SBRIGATI!- urlò Soul da infondo le scale.
La voce della buki sveglio dalla trans la ragazza che, asciugandosi una lacrima solitaria, si sbrigò a infilarsi il pigiama e a sistemarsi i capelli .
Scese la scale a saltelli e andò in cucina dove si trovava la buki alle prese con i fornelli. Indossava il grembiule a righe bianche e rosse con la scritta ricamata Chef che Maka gli aveva regalato per il compleanno l’anno scorso.
-AHAHAHAHA! Sembri una casalinga con quel grembiule addosso!- gli rise lei.
Soul, preso dalla pasta sul fuoco non si era accorto dell’arrivo della sua partner, girò di scatto la testa e notò Maka alla porta piegata in due dalle risate. Con un ghigno rispose -E tu allora con quelle due crocchie che ti fai la sera sembri un topolino-. Era vero, Maka aveva l’abitudine di farsi sempre le crocchie hai lati della testa, dove di solito si faceva le codine, e non se le scioglieva fino a che non andava a dormire.
Entrambi in quel momento si stavano guardando negli occhi sorridendo e alla fine fu Soul a interrompere quel momento che nessuno dei due volesse che finisse -Ok, topolino, renditi utile e apparecchia- gli ordinò lui girandosi per evitare che vedesse il rossore delle sue guance. La maestra d’armi annuì andando a prendere dei patti che si trovavano su un ripiano alto e dovette salire sulle punte e allungarsi tutta per prenderli.
La solita tappetta pensò ridendo tra se Soul rigirandosi verso di lei anche se devo ammettere che è cresciuta ed ora è dannatamente sexy; vediamo che indossa: i calzoncini del pigiama che le arrivano fino al ginocchio, una maglina a spalline sottili e le solite ciabatte pelose rosa che si stonano completamente al blu scuro del pigiama hahahah, però è bellissima lo stesso… no Soul!! Cosa abbiamo detto? A te NON piace Maka…. Cioè si, e anche tanto …. Ma NO …. Lei è la tua maestra d’armi e tu la sua arma….. FINE! Già … fine…. Quest’ultima frase la pensò con tanta amarezza che Maka si accorse della sue espressione troppo seria sul volto domandò
-Mm… Si, tutto bene- rispose lui cercando di sorridere
Certo che me lo sono messo, idiota, A me la hai regalato tu e B profuma di te!
-Dovevo evitare che la mia maglietta nuova super cool non si sporcasse e poi non mi faceva sembrare una casalinga?- improvvisò con un delle sue arie.
Come risposta gli arrivò una linguaccia da parte della sua partner ma fece finte di non farci caso mettendo la pasta nei piatti che Maka era riuscita a prendere, li mise a tavola e quando entrambi furono a tavola Soul disse -BUON APPETTITO … topolino!-
-Se non la smetti ti Maka-choppo tutta la sera!-  
-Ahahahahah ok capo!- rise Soul mettendo una mano alla testa imitando il saluto militare.
La serata proseguì tranquillamente anche se la buki non riusciva a guardare negli occhi dalla propria partner senza diventare completamente rosso in viso.
Era da un bel po’ che si era innamorato di Maka: il giorno in cui lei aveva deciso di cedere al sangue nero per sconfiggere Crona. Quando ne fu inghiottita Soul provò una paura mai provata prima, non voleva per nessun motivo perderla e col tempo capì che si era completamente innamorato .
 Amava qualsiasi cosa di lei: il suo coraggio, il suo buffo modo di comportarsi da bambina, anche quando lo trattava male o gli rifilava dei super Maka-chop la trovava adorabile.
-Bè sparecchio e vado a letto- disse lei stiracchiandosi la schiena
-Lascia stare topolino-bacchettona faccio io-
-Dai Soul ti do una mano-
-Ho detto faccio io! Vai a dormire che sei stravolta topolino-
-Ti avevo detto di piantarla!-
-Scusa ma sembri troppo un topolino -
-ok sono il tuo topolino> sussurrò lei diventando più rossa di un peperone
-Mm?-
-Niente…. Buona notte!...- e corse subito in camera.
Ha detto??? No è impossibile! Soul devi smetterla di farti queste seghe mentali LEI E’ SOLO LA TUA PARTNER …. SOLO LA TUA PARTNER…. SOLO LA TUA PARTNER!!!!!!!!!!!!! Pensò con le lacrime agli occhi mentre finiva di lavare i piatti.
 
(sogno) Erano quasi le nove di sera quando l’ urlo di un uomo interruppe il silenzio di Death City. In una piccola strada un Kishin  mostruoso con le mani di forbice, i capelli fatti di spade, e una maschera da clown ricoperta di sangue era intento a divorarsi l’anima di un povero passante che capitò li per caso.
Quando la ingoiò sentì dei passi leggeri avvicinarsi da dietro, voltandosi vide una ragazza non più grande di  17 anni con una grossa falce in mano -Edward Mani di forbici- gridò - ti mieterò l’anima!- e prima che se ne potesse accorgere la ragazzina gli saltò addosso muovendo la falce con enorme agilità. L’essere girò la testa e le spade che aveva al posto dei capelli le furono lanciate addosso, lei riuscì a schivarle tutte e ad avvicinarsi pericolosamente al mostro che usò le sue mani-forbici per difendersi.
Il colpo di lui andò a segno scaraventando la nemica addosso a un muro -Maka tutto apposto?- chiese la falce -S-si sto bene- rispose lei alzandosi con una mano sulla pancia per il colpo inflitto -E’ molto forte e potente, ma riusciremo a batterlo! Sei pronto Soul?-
Lei, sentendo sotto le sue mani l'arma cambiare, la strinse più forte scaraventandosi contro il Kishin con tutta la forza che aveva e con un urlo trafisse con la lama il corpo deformato del mostro, facendo così fluttuare in aria una piccola anima rossa. (fine sogno)

Maka si svegliò di colpo completamente sudata. Il ricordo di quella sera la faceva stare male, le faceva capire ce non era ancora abbastanza forte da proteggere se stessa. E Soul. Il suo Soul.
Le lacrime le scesero da sole e non riuscì a fermarle, andò in bagno a darsi una sciacquata ma di calmarsi non se ne parlava. Decise così di scendere a bersi un bicchiere d’acqua fredda per rimettere apposto le idee.
Al piano di sotto c’era un Soul beatamente addormentato sul divano con il telecomando in mano e la TV accesa, quando lo vide, Maka, ,senza svegliarlo, spense la televisione e gli mise una coperta addosso.
-Soul...- sussurrò mentre lo fissava. Scrollò la testa e andò in cucina per bere.
Prendendo il bicchiere dalla credenza ne fece cadere uno che si ruppe all’impatto col pavimento.
-NOOO!- gridò tra se piano -Cavolo speriamo di non aver svegliato Soul!-
Nel frattempo in salotto Soul si svegliò di scatto sentendo il rumore di un vetro che si rompeva. Allarmato si diresse in cucina trasformando il braccio in lama e cercando di non fare rumore.
Maka intanto era alla ricerca della scopa che tenevano dietro la porta, ma la missione fu più complicata del previsto visto che non aveva acceso la luce quando era entrata e adesso le toccava cercarla senza vedere nulla.
Soul entrò con calma aprendo la porta che cigolò pesantemente senza pensare che dietro di essa si trovava una Maka armata di un libro di 200 pagine e, neanche rendendosi conto, finì col cranio spezzato.
-Scusa! Scusa! Scusa !- furono le prime parole che il ragazzo sentì quando riaprì gli occhi. Ed ecco che la vide: Maka in ginocchio acconto a lui con una faccia preoccupata e addolorata allo stesso tempo.
Si mise a sedere la guardò e disse -MA SEI SCHEMA!!!! PRIMA MI FAI PRENDERE UN INFARTO POI MI PICCHI PURE!!!-
-IO SEI TU CHE SEI ENTRATO IN CUCINA ALL’IMPROVVISO!-
-CHE NE SAPEVO CHE C’ERI TE!-
-POTEVI CHIEDERE RAZZA DI IDIOTA!!-
-Grrr …. Lasciamo stare, con te è impossibile discutere …. Ahi! Che male!- ringhiò massaggiandosi la testa.
-Così impari!-
Soul si alzò lentamente aggrappato a Maka che lo portò sul divano -Vado a prenderti del ghiaccio- disse lei.
Tornò dopo qualche secondo con una busta di ghiaccio in mano che adagiò sulla ferita del partner -Scusa- ammise lei guardando in basso -Non preoccuparti è stata colpa mia>-
Risero insieme dell’accaduto e dopo un po’ Maka riuscì a chiedergli -Perché l’hai fatto?-.
Soul la guardò con aria interrogativa .
-Perché ti stavi per trasformare in umano prima, con il Kishin?-
-Te ne sei accorta- rispose con un sorriso amaro -quel Kishin stava per ucciderti…Ho seguito l’istinto e….-
-Poteva uccidere te- lo interruppe lei.
-Almeno ti avrei protetta. Maka …. Tu …. Sei la mia partner …..La mia maestra d’armi ….. l’unica persona veramente importante nella mia vita-
A quelle parole le guance del ragazzo che della ragazza si tinsero di un rosso acceso.
-Se ti succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai-
Maka rimase immobile a fissare Soul che la guardava con quei bellissimi occhi rossi a cui lei non sapeva resistere.
-Ma questo mette in pericolo te> iniziò a piangere Soul non resistette e l’abbracciò più forte che poteva stando attento a non fargli del male, in quel momento gli sembrava la persona più fragile che esistesse sulla Terra.
-Maka….- prese tutto il coraggio che poteva -Ti…. Ti… TI AMO!-
 Maka rimase immobile nell’abbraccio con gli occhi sbarrati per quello che le aveva appena detto la sua buki.
-Ecco perché sono pronto a sacrificarmi non una ma mille vote per te ……. Ecco perché ogni volta che sei triste mi piange il cuore- iniziò a piangere anche lui -So che non ricambi e non voglio costringerti a farlo …… Volevo solo che lo sapessi ….. E volevo dirti che le cose tra noi non devono cam...- non terminò la frase che sentì aderire alle sue labbra le labbra di lei in un piccolo e tenero baciò.
Entrambi avevano gli occhi sbarrati per ciò che avevano appena fatto. Si fissavano con le labbra unite ma alla fine Soul prese coraggio e, chiudendo gli occhi, prese con la mano la nuca di Maka per approfonire quel contatto che aveva sempre sognato. Da parte sua, Maka non ci pensò due volte ad aprire la bocca per far entrare il fiato di Suol e a stringerlo mettendogli le mani nei capelli.

Si staccarono dopo un tempo infinito, si guardarono negli occhi completamente rossi senza dirsi niente ma dopo un po’ fu lei a interrompere quel silenzio-E' meglio andare a dormire… Do-domani c’è suola>                                                                                                   rispose lui dandogli un bacio sulla fronte.                                                                                                                                                     chiese lei con un timido sorriso.

Soul annuì con la testa e la portò in camera.


 
Il giorno dopo una bizzarra gatta con un enorme capello in testa entrò dalla finestra della camera di Soul ancora ubriaca dalla sera scorsa.
-Nya! Blair è tornata! Scusa Soulino se ieri non ti ho fatto compagnia ma..-non terminò la frase che vide nel letto due ragazzi abbracciati e sorridenti. Lei appoggiata al petto di lui e lui con una mano nella schiena di lei.
-Uffa si sono di già dichiarati! Fa niente, anche se mi mancherà la mia falce, il mondo è pieno di bellissimi uomini! Nya!-
  
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