Era strano, in effetti.
Ma era così strano da piacerle.
Certo, una ragazza così giovane e bella come lei …
Ma lui era perfetto, insomma, quando lo vedeva il suo cuore batteva a mille e non faceva che sospirare …
Lui con il suo petto muscoloso, i suoi denti sporgenti, le sue orecchie buffe …
Sì, non aveva la dentatura di jack Frost, c’era da ammetterlo, ma a lei piaceva così tanto …
Si avvicinò alla scrivanie e osservò la loro unica foto insieme.
Lui la stringeva protettivo e lei giocherellava con i suoi peli del petto.
Come adorava quei peli!
Erano così morbidi, farci affondare le mani era il massimo, per quella fata dalle ali rosate …
Qualcuno bussò alla porta.
Lei si voltò di scatto, come se non aspettasse altro.
E se fosse stato lui?
Non era pronta!
Non era truccata, non era vestita, non era … pronta, insomma!
Scoppio in una risatina isterica e indugiò sulla maniglia.
Aprire, non aprire …
Un palazzo dorato alle spalle, una porta in legno davanti a sé …
Lui fuori … oppure no?
Il cuore le martellava nel petto.
Lui, lui, lui …
Così bello, così morbido, così speciale …
Si sistemò le piume sul capo orgogliosamente e fece un saltino librandosi in aria.
Da una delle grandi piattaforme dorate prese il suo lucidalabbra personale (lo teneva insieme al filo interdentale) e se lo passò sulle labbra sottili.
Oh, Calmoniglio!
Perché stare con lui era tanto speciale?
Non vedeva l’ora di aprire la porta, ma allo stesso tempo era terrorizzata all’idea di non essersi preparata adeguatamente …
Cercò di lisciarsi le ali con una mano.
LUI bussò di nuovo.
E se non fosse stato lui?
Ma che razza di domanda … era lui, ovvio!
Ne sentiva l’odore mascolino e
Pensò bene a cosa fare, camminando avanti e indietro …
Avrebbe aprto la porta.
Avrebbe sfoderato uno dei suoi migliori sorrisi.
Avrebbe detto "Ciao"nel modo più sensuale e attraente che conosceva …
Lo avrebbe stretto a se con le braccia sottili e avrebbe giocherellato con quei peli lunghi e morbidi che lui aveva sul petto …
Avrebbe accarezzato le sue guance morbidose, lo avrebbe tirato dentro e baciato come poteva.
Si sarebbe fatta sollevare e si sarebbero guardati negli occhi per un tempo infinito.
Si sarebbero amati e lui l’avrebbe coccolata coma l’ultima volta …
 
Prese un lungo respiro, posò le lunghe dita affilate sulla maniglia e aprì la porta.
Socchiuse gli occhi e protrasse le labbra.

E accadde qualcosa che non aveva previsto.
In pochi secondi le mancò il respiro, si sentì come se qualcuno l’avesse impiccata al soffitto, annaspò per prendere fiato mentre quella cosa intorno al suo collo si stringeva sempre di più …
Spalancò gli occhi.
Mise a fuoco con fatica quello che si trovava davanti, e le venne da piangere a pensare a quanto era stata ingenua.
Pitch, l’uomo nero, aveva teso la sua trappola.