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Autore: HopeSunrise    18/09/2013    2 recensioni
Serena, sola, single, ignorata, reputata sfigata.
Luca, popolare, fidanzato, stronzo.
Sharon, Cheerleader, popolare, poco di buono.
Mattia, nerd.
Nel corso della storia ci saranno altri personaggi.
Serena sta affrontando un periodo difficile della vita.
Vive sola con la zia, la quale non è mai a casa.
Serena viene insultata, derisa, schifata e umiliata dai popolari.
Quando improvvisamente una persona la salverà da questa situazione.
Genere: Romantico, Suspence, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Era una delle solite mattine, Serena sapeva cosa doveva aspettarsi da quella giornata.
Odiava andare a scuola,  era come un carcere.
Era prigioniera tra quelle mura, tra le voci dei ragazzi, tra gli insulti dei popolari, tra i rimproveri dei professori, tra le discriminazioni.
Non avrebbe voluto andare in quell'inferno ma era obbligata.

- Serena, svegliati!
- Sono già sveglia.
- Bene, allora muoviti.
- Rilassati.
- Senti ragazzina, tu a scuola ci devi andare.
- Ho capito cazzo, me lo dici ogni santa mattina.
- C'è un motivo.
- Lo so.
- E allora! Certo che sei strana.

-Serena iniziò a svuotare l'armadio alla ricerca di qualcosa da mettere, si diresse in bagno e si vestì.
Optò per un jeans chiaro, una t-shirt viola e le sue amate nike.
Serena prese lo zaino e scese a fare colazione.

-Sei apposto?
- No ho fame.
- Oggi devi fartela a piedi.
- Come mai?
- Ho impegni ok ?
- Bene.

Serena uscì di casa per dirigersi alla fermata dell'autobus.
L'autobus era in ritardo dovette farsela a piedi.

- Accidenti a quello stupido autobus.

Serena prese dalla tasca il suo cellulare e iniziò ad ascoltare la musica quando da lontano intravise una macchina avvicinarsi a lei. Era la macchina di Luca, a bordo c'erano solo quattro degli otto popolari.
Ecco tutto ebbe inizio.

- Che ci fai qui sola soletta?
- Sto andando a scuola no? Fin dove arriva la tua stupidità?.
-Ehi abbassa il tono sfigata.
Innondarono Serena con una pozzanghera posta al lato del marciapiede.

  - Siete solo degli stronzi.
- Come scusa?
- Siete degli stronzi.
- Ma sentitela!.
- Hahahahah.
- Vaffanculo.

Serena riprese a camminare.

- Dove vai sfigata?
- Lontano da voi vermi.
- Senti stronzetta, rimangiati quello che hai detto o te ne pentirai.
- IO DICO QUEL CAZZO CHE MI PARE.

I popolari fermarono la macchina, Luca scese.
Prese serena per un polso e iniziò a stringere la presa.

- Sei un bastardo.
- Ah si?. Ti ho detto che te ne saresti pentita.
- Mai e poi mai.

Serena tirò uno schiaffo sul volto di Luca, Lui reagì stringendo la presa.
Serena stava soffrendo, gli morse il braccio, Luca fu costretto a lasciarla andare.
Serena fuggì.

- Ci vedremo a scuola!.

Serena scoppiò in un fiume di lacrime, avrebbe voluto qualcuno al suo fianco.
Un ragazzo incuriosito le si avvicinò.

- Ehi, perchè piangi?
- Non ti conosco, non sono affari tuoi.
- Voglio solo aiutarti. Comunque mi chiamo Mattia tu?
- Serena.
- Hai un nome bellissimo.
-Grazie.
-Che scuola frequenti?
- Vado al liceo classico infondo alla strada.
- Anche io , sono nuovo.
- Bene, allora andiamo insieme.
- Certo!

I due si avviarono a scuola, sapeva che almeno qualcuno avrebbe potuto consolarla.


 
  
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