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Autore: Everything    22/03/2008    5 recensioni
"Ryou Shirogane, il più famoso genetista californiano, quello che poteva avere tutto- che lo aveva- il fidanzato di Heidi Jones, figlia del multimiliardario texano Gregory Jones, appena tornato in Giappone dopo anni- undici- di lontananza perde la testa per il suo ' vecchio amore '" E' la mia prima ff ditemi cosa ne pensate^^
Genere: Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Retasu Midorikawa/Lory, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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In un ricco palazzo della Tokyo-bene un uomo si rigirava nel letto. Non riusciva a dormire, qualcosa lo tormentava. Capì cosa: aveva bisogno di lei, del suo calore, del suo profumo.
Socchiuse gli occhi, ricordandola come una quattordicenne imbranata, impacciata, timida.Per lui, non era affatto così. Per lui era sempre stata la ragazza che lo aveva fatto tornare ad amare qualcuno, quella che lo faceva sentire uno stupido -nonostante mascherasse bene il suo disagio. [Ma timida lo era...]
Adesso non era più così. Adesso aveva ventisette anni.Sorrise.
Sembrava una barzelletta raccontata male: Ryou Shirogane, il più famoso genetista californiano, quello che poteva avere tutto- che lo aveva- il fidanzato di Heidi Jones, figlia del multimiliardario texano Gregory Jones, appena tornato in Giappone dopo anni- undici- di lontananza perde la testa per il suo "vecchio amore".Eppure era la realtà.
Giorni addietro l'aveva rivista presso il vecchio Caffè e l'antico desiderio era tornato a consumarlo. Si era perso in quegli occhi blu oltremare non più oscurati da quegli occhiali a cerchio, in quei capelli- straordinariamente lunghi- color dell'erba e in quelle labbra- dannazione le sue labbra- così invitanti. La sua voce melodiosa lo aveva trasportato in un mondo dove non c'era nessun'altro al di fuori di loro due. Ricordava ancora com'era vestita: aveva un paio di jeans attillati, una maglietta verde a maniche corte. I capelli erano racchiusi in due trecce-portate sul davanti- che le arrivavano giusto sopra al seno. Era vestita di un look semplice, ma di quel semplice che- semplicemente- la faceva diventare una dea al di sopra di tutto e tutti, per lui irragiungibile. Poi, d'un tratto, la dura realtà: era sposata, adesso era di un altro.
"Adesso basta" si disse la mattina "Non posso continuare così" asserì dopo essersi reso conto di aver fatto per l'ennesima notte lo stesso sogno e di avere le lenzuola bagnate.
"La devo vedere" chiarì "la devo avere" si corresse poi.
Dopo essersi fatto una doccia -palesemente fredda- prese l'elenco telefonico e la contattò, deciso ad incontrarla nel pomeriggio.

-

Retasu Midorikawa- in Asaki- venticinque anni. Stava guardando comodamente la TV quando ricevette la telefonata.
Si tolse controvoglia dall'abbraccio del marito-tornato da poco- ed andò a rispondere.
Fu una sorpresa per lei quando capì chi aveva chiamato: Ryou, -il suo- Ryou.
Già come una stupida, l'aveva sempre considerato come una sua proprietà, nonostante provasse un sentimento- a suo dire- mai ricambiato.
Sentì il cuore martellarle nel petto quando udì la sua voce.

-

"Retasu-chan, come va?" si l'aveva comiciata così la telefonata, e allora?!
"Bene e tu Ryou-chan?"sorrideva, poteva vederla sorridere nonostante stessero parlando a telefono e non di persona-sfortunatamente.
"Bene."rispose.
Calò un silenzio imbarazzante che gli fece ricordare il motivo per cui l'aveva chiamata.
"Retasu-chan, vorrei incontrarti. Che ne dici se ci vediamo dove ci siamo incontrati l'ultima volta?" le chiese. Ringraziò gli dei quando apprese che la risposta era positiva.
"Alle tre, va bene?" gli chiese. Lui sorrise osservando l'orologio.
"Va più che bene" la informò.
"Allora a più tardi" lo congedò lei
"A più tardi" contraccambiò.
Chiuse il telefono e per poco non imprecò quando si accorse che la voce dell'ex MewMew-oltre ad avergli provocato le stesse emozioni della scorsa volta- lo aveva fatto diventare più duro che mai.

-

L'avrebbe rivisto. Sì, l'avrebbe rivisto. Per poco non saltava dalla gioia. Si sentiva come una ragazzina che aveva ricevuto un appuntamento dal ragazzo per cui aveva una cotta.
Poi-ad un tratto- la dura realtà: lei non era una ragazzina, era una donna e per di più sposata.
Il senso di colpa le attanagliò il cuore ripensando a ciò che aveva provato- e pensato- mentre ascoltava la voce del biondo a telefono.Si diede mentalmente della stupida, non poteva e non doveva compiere le azioni che le erano comparse nella mente. Ma come poteva?! La voce di lui, così calda e suadente, le aveva fatto dimenticare il suo ruolo di moglie attenta, romantica e in adorazione costante per il marito [o almeno era quello che pensavano di lei...].
"Retasu, amore. Chi era al telefono?" la voce del marito la distolse dai suoi pensieri. Ritornò in salotto."Era Purin, dice che oggi pomeriggio devo andare a darle una mano!" gli aveva mentito. Perchè lo aveva fatto?!
"Ah..."sospirò il marito. >> Da quando in qua Purin si chiama Ryou?! << decise di non chiederglielo, ma di sicuro l'avrebbe seguita.
La donna, intanto, osservò l'orologio: erano appena le 13.50. Fra un'ora e dieci minuti l'avrebbe rivisto.
Felice come non mai, ritornò ad accuciolarsi di fianco al marito per continuare a vedere il film.






Note dell'autrice: X lory_chan spero che adesso vada meglio, prima avevo dimenticato alcuni particolari presa dalla foga dell'ispirazione. Grazie per il consiglio e buona Pasqua ^^.

Lightmoon




  
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