Mi parve come una pessima ora
giocando con la mia vita presente
sperando che dalla sua pena sia esente,
è perfida La Nera Signora.
Eccola là, è tornata ancora
per arricchire questa vita mia perdente
di ogni stridio che nessun'altro sente,
vuol anticipare la mia ora.
Mette litigi a tutte le età,
in modo da farmi star ancor più male,
in depressione: piangere e dormire.
Eh si, vuole farmi impazzire,
vuol usare quel modo, quello no, non Vale
non può portar via la mia unica metà.
***Note***
Di seguito scrivo alcune espressioni che uso e che reputo, forse, un pochino
difficili da comprendere:
"Dalla sua pena sia esente": che si liberi della sua pena, cioè si liberi dal
portare sfortuna agli altri portandone sempre di più.
"La Nera Signora": il nome dato alla sfortuna in questa poesia.
"Vita mia perdente": vita piena di sconfitte.
"Stridio": dolore.
"La mia ora": la mia morte.
"Mette litigi a tutte le età": Fa litigare tutte le persone a me care di
qualsiasi età, cioè dai più piccoli ai più grandi.
"Piangere e dormire": due caratteri evidenti della depressione
"Non Vale": questa parola fa riferimento a due cose: la prima al non è giusto di
usare quel modo; la seconda a Valeria di cui diminutivo è Vale, la mia unica e
sincera migliore amica.
"Mia unica metà": si fa sempre riferimento a Valeria visto che la considero come
una parte che mi completa.
Spero vi sia piaciuta... commentate!