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Autore: Loop    23/03/2008    2 recensioni
A volte, guardandoti, mi viene da pensare che forse ho davvero qualcosa che non va. (Shuuhei/Renji)
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Renji Abarai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sleep I
A volte, guardandoti, mi viene da pensare che forse ho davvero qualcosa che non va.
Te ne stai lì, inerte, respiri affannosamente, sudato e sfiancato come dopo chissà quale combattimento; non mi guardi neppure, semplicemente chiudi gli occhi e ti addormenti. Ma sarebbe più corretto dire che fai finta di dormire, perché affrontare quello che viene dopo sarebbe troppo duro, vero?
Ma dopotutto, neanche io ho abbastanza fegato da affrontare una discussione su quello.
Bei codardi che siamo, eh?
Illudiamoci pure che va bene così, che stiamo bene così.
Dopotutto funziona, no?

A volte, quando te ne stai lì, sdraiato a pancia in giù, con la testa affondata nei cuscini, e finalmente riesci a prender sonno davvero, mi viene da pensare “Dio, ho fatto l’amore con un uomo” e non posso fare a meno di sorridere; mi sembra così buffo, così assurdo. E inizio a ridere istericamente, finchè tu non mi tiri un cuscino intimandomi di smettere
(Perché, altrimenti che fai?)
E di nuovo cadiamo.
Ma non fa male vero?
Perché non si smette mai di precipitare
Potrebbe anche essere piacevole, precipitare, potresti scoprire dei lati positivi, dei lati piacevoli.

§§§

E di nuovo stiamo precipitano.

Mi hai invitato da te, perché non hai di meglio da fare e di ubriacarti non hai nessuna voglia. Ma se non vuoi bere perché mi stai offrendo il sakè?
Io a differenza di te, ho bisogno di bere, per non dovermi rendere conto di dove sono, per scacciare brutti pensieri; accetto il sakè volentieri, e lo butto giù tutto in una volta, pregando che l’essere a stomaco vuoto aiuti l’alcol a circolare più in fretta possibile.
Ormai sono diversi giorni che non venivo a casa tua, che non venivo da te. E no, non lo ammetterò mai, nemmeno sotto tortura, che mi mancava questo posto, che mi mancavi tu stupido shinigami pervertito.

§§§
Ecco, lo sapevo.
(Ma proprio non riesci a controllarti eh?)
Non sono passati nemmeno cinque minuti, che misteriosamente la tua mano scivola tra i miei capelli
(Sai che odio tenerli sciolti, smettila di toccarli, no, non scioglierli, non li sopporto sciolti, vuoi che ti spezzi un braccio brutto pervertito?)
Potrei continuare a ribellarmi.
Potrei anche mettermi a urlare
(E scommetto che non ti dispiacerebbe eh? Stupido maniaco sadico)
Tu non la smetteresti di toccare i miei capelli.

E va bene, sono sciolti. E ora?
(Certo che tu ci tieni proprio ai tuoi capelli, eh Abarai-kun? Profumano come quelli di una donna)
Stupido maniaco. Stupido pervertito.
Quanto ti odio.
(ti ricordo che tra di noi la donna sei tu)
Affondi la testa fra i miei capelli, e ti sento appena sussurrare nell' orecchio che ti piace proprio il loro colore; ti ricorda il sangue.
(Non ci sarebbe colore più perfetto per te, Abarai-Kun)

Ormai siamo andati oltre. Non ci siamo più ne tu ne io. C’è solo un groviglio di coperte e cuscini, ci sono due corpi avvinghiati, ma quelli non siamo ne tu ne io
(o forse quei due siamo davvero noi)
Potrei anche denunciarti sai?
Potrei ridurti a brandelli.
Potrei ucciderti.
(e tu potresti fare lo stesso con me)
Ma mi ci vorrebbe più coraggio di quello che possiedo
(e allora ti prego, uccidimi)
Dovrei ammettere che dopotutto mi piaci
(ti basta un solo colpo, dritto a cuore)
Dovrei accettare di essere felice, almeno un po’
(sono nudo, senza difese, è il momento giusto per colpire)
Forse dovrei anche dirlo a qualcuno
(che cazzo stai aspettando, brutto figlio di puttana, uccidimi)
Magari a Hinamori
(sei soltanto un codardo, uno schifoso codardo pervertito)
Credo che in fondo lo sappia già
(e io sono peggio di te)
Qualche volta ho addirittura creduto che ci coprisse
(perché non riesco ad accettare tutto questo)
Chissà, forse lo sa davvero
(perché ho paura di quello che mi diresti)
Prima o poi glielo chiederò
(perché perderti sarebbe maledettamente doloroso)
Tu che ne dici?
(e io ho paura di non riuscire a sopportare il dolore)
Tu ovviamente non dici niente, e mi tappi la bocca prima che possa dire una parola di troppo; e va bene, non parliamo, ignoriamo tutto come nostro solito, facciamo finta che questo ci basti, che non ci pesi non poterci nemmeno guardare in faccia, nemmeno quando facciamo l’amore , perché quello che vedremmo ci spezzerebbe il cuore.

Quando la notte sarà finita dovrò andarmene.
Raccoglierò i miei abiti sul pavimento, cercherò di fare piano per non svegliarti, anche se dubito che tu starai dormendo, ma noi faremo finta che sia così.
E non tornerò.
Perché a te non importa nulla, ti basta avere un corpo che ti scaldi, il resto che sprofondi pure nell’oblio.
Sarebbe piaciuto anche a me continuare
(continuare a umiliarmi, brutto stronzo)
e fare finta che andasse tutto bene
(niente andava bene, stupido figlio di puttana)
Questa volta non tornerò
(la vedi l’alba? Sta sorgendo in fretta)
Se vuoi dirmi qualcosa, dimmelo adesso
(ma tu stai zitto, e fingi di dormire)
Bene.
(sei uno stronzo)
Stammi bene amico, vedi di non ubriacarti troppo senza di me
(vedi di non consolarti troppo presto)
Ci vediamo, Shuuhei
  
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