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Autore: Isa0ic    19/09/2013    1 recensioni
Lei era ancora lì.
One shot sul gesto impulsivo di Peeta, quando decide di gettare le forme di pane bruciate a Katniss.
Dal punto di vista di Peeta.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Mrs. Mellark, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Lei era lì

Lei era lì

 

Lei era lì. Di nuovo.
A volte passava, si fermava sul ciglio della strada e fissava le torte con sguardo indecifrabile, gli occhi scuri e le labbra che si socchiudevano appena. I suoi fratelli avevano spesso chiesto alla madre cosa volesse, quella guardona, sporca di terra e magra come un ramoscello. Lei li aveva sempre ignorati, ma Peeta sapeva: la bambina aveva fame, glielo leggeva negli occhi… ma non aveva mai avuto il coraggio di dirlo ad alta voce.
A nessuno.
Lei era lì anche ora, che guardava la vetrina con i pugni serrati, stretti ai fianchi sottili, l’espressione dura e fin troppo adulta per una bambina. Per una bambina della sua stessa età, poi. Una bambina con quella voce… grazie alla quale lui l’aveva notata per la prima volta. Grazie alla quale si era accorto di lei.
Ringraziava sempre il cielo per avergli permesso di sentirla cantare.
E lei era ancora lì.
La pioggia cadeva lenta e inesorabile, inzuppandole i vestiti, infradiciandole la treccia scura e indurendo il mondo intorno a loro. Katniss aveva adesso una mano sulla fronte, a coprirle gli occhi dall’acqua che le scivolava addosso… e Peeta non riusciva a vederli.
Non riusciva a vederle gli occhi, e il pensiero lo divorava.
“Peeta, prendi del pane!” La voce di sua madre gli arrivò da lontano, e, controvoglia, il ragazzo si allontanò dalla vetrina per prendere una delle forme calde appena sfornate dal fratello.
Voleva parlare con la bambina, guardarla in quegli occhi scuri e sorriderle. Forse, e solo forse, lei avrebbe ricambiato, e lui avrebbe visto il suo sguardo brillare solo per lui… solo per lui.
Per lui.
Prese due forme di pane e le gettò nel fuoco ancora alto, sentendo le grida di sua madre da dietro di sé e lo schiaffo che seguì. Cadde a terra, stringendosi la guancia dolente con una mano e alzando impaurito lo sguardo verso le forme di pane che la madre aveva recuperato dalle fiamme, bruciate e rovinate, ma ancora commestibili.
Con un gesto furioso, la donna buttò le forme a terra e incenerì il figlio con lo sguardo, serrando la mascella e intimandogli di andare a darle ai maiali nel recinto accanto alla strada. Se nessuno le avrebbe comprate, tanto voleva farle mangiare agli animali, disse.
Lui obbedì.
Raccolse il pane e si alzò, passandosi una mano tra i capelli chiari e ingoiando l’amaro in bocca al pensiero di quel che gli sarebbe toccato dopo, per farsi perdonare per il duro lavoro andato sprecato. Uscì fuori, all’aria aperta, e si diresse verso il porcile guardando la ragazzina, Katniss, di soppiatto.
Lei era ancora lì.
E ora aveva abbasso la mano e lo stava guardando, con quegli occhi duri come la corteccia di una quercia e dello stesso scuro e penetrante colore. Lo stava fissando con intensità, e lui si bloccò sui suoi passi e si lanciò un’occhiata alle spalle.
Non c’era nessuno.
Avrebbe voluto parlare, dirle qualcosa, presentarsi… avrebbe voluto. Avrebbe voluto tante cose, ma il tempo non era mai abbastanza. Mai.
Gettò le forme di pane ai suoi piedi e si voltò, correndo nella panetteria.
Quella volta non aspettò di vedere la sua reazione.
Corse.



***
Note:  one-shot scritta mentre ascoltavo una canzone che mi ha fatto pensare a questa scena. Ho sempre voluto scriverne una versione dal POV di Peeta ma solo ora ho trovato il "momento" adatto. Spero possa piacervi quanto ho amato io scriverla :) Baci a tutti!
Isa
  
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