Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Julia of Elaja    20/09/2013    2 recensioni
Nola Degrees è un'avvenente ragazza di ventuno anni: ha tanti sogni nella testa e anche tante paure, prima fra tutte la morte.
E quando una sera si ritrova a dieci metri da Cell, l'essere perfetto, teme davvero che sia giunto il suo momento.
Non sa però che lei è la chiave di tutto per Cell: il dottor Gelo, infatti, aveva previsto anche qualcos'altro, oltre al raggiungimento della forma perfetta, per il suo androide preferito...
"Ricorda, Cell: una soltanto. La riconoscerai tra mille. Una donna come quella non la si trova facilmente su questo pianeta!".
Genere: Avventura, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cell, Dr. Gelo, Nuovo personaggio
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Come sarà la mia vita, d’ora in avanti?
Questa domanda mi sta assillando da ieri pomeriggio, da quando mio figlio è venuto al mondo.
Lo guardo e ho paura che gli possa accadere qualcosa, lo difenderò a costo della mia vita.
Ha gli stessi occhi di suo padre: viola intenso, uno sguardo ammaliante e intrigante, uno di quelli che ti lasciano senza fiato.
“Sei stupendo piccolo mio!” gli ho sussurrato. I suoi capelli sono neri ma tendono al blu di Cell, mi immagino che meraviglia sarà da grande se dovesse diventare davvero così simile a suo padre!
Mi guardo attorno: il rifugio qui nel monte Egremit sarà sempre la culla dei miei ricordi, ma non posso crescere un neonato qui. Devo andare via, devo tornare nella mia città.
Ma come?
Sospiro a questo interrogativo: non so volare, né ho a disposizione una macchina o qualsiasi altro mezzo per potermi allontanare da qui. E di certo non posso far crescere mio figlio in questo posto che, per quanto abitabile, non è adatto ad un bambino diciotto ore!
“Troveremo una soluzione, Cratos” gli dico mentre gli porgo il mio seno e lui delicatamente inizia a succhiare “Ti devo portare via da qui, costi quel che costi”.
Sentire le sue manine che si posano sul mio seno mi fa un certo effetto e quasi mi fa piangere: diventare madre è una sensazione incredibile, e avere tra le braccia questa piccola creatura mi fa rabbrividire tutta. Io ho la sua responsabilità, suo padre non c’è più… sarà difficile, ma ce la farò.
Una volta addormentato, poso il mio bimbo sul letto e vago senza meta per il rifugio.
Perquisisco stanza dopo stanza alla ricerca di chissà cosa possa aiutarmi ad andare via da lì.
Persa nei ricordi, torno in camera mia e apro il cassetto dove avevo riposto il ritratto di Cell, il primo che gli avessi mai fatto.
Ricordo bene del fatto che lo abbia voluto tenere lui, quel disegno, perciò mi stupisce il fatto che me lo ritrovi pari pari lì dentro. Allucinazioni? E chi lo sa!
Lo prendo e quasi mi sento di svenire; perché sul retro del ritratto Cell mi ha lasciato un messaggio.

 
 
Nola,
qualora dovesse succedermi qualcosa e non fossi lì presente ad aiutarti con il nostro (o i nostri) figlio, ti lascio qui alcune informazioni.
-Al piano superiore, nel laboratorio, nell’ala ovest, proprio affianco al muro su cui mi hai schiantato quando abbiamo combattuto, c’è un bottone rosso. Premilo e dovrebbe aprirsi un varco nel pavimento. Conduce ad un’altra area, dove troverai parecchi velivoli tutti abbastanza semplici da utilizzare dato che sono automatizzati. Scegline uno e va’ via dall’Egremit, non  è un luogo adatto per dei neonati. Va’ a casa tua, cresci nostro figlio e fa’ sì che diventi bello e forte come lo ero io e come lo sei tu.
Parlagli di me, raccontagli di tutto ciò che ho fatto, soprattutto per te.
Raccontagli del nostro primo incontro, se ti va, di ogni momento passato assieme.
Parlagli del dottor Gelo, di' lui ogni cosa.
Ah, un’altra cosa: immagino avrai scoperto della mia capacità autoriproduttiva.
 
Capacità autoriproduttiva? Di cosa sta parlando?
 
Io posso generare dei figli miei, che sono l’esatta copia di me stesso, vero. Li avrai di certo notati, guardandomi in televisione mentre combattevo per il torneo, perché ho intenzione di usarli durante il combattimento, possono sempre tornare utili. Tuttavia, è meglio che tu sappia che questi figli che posso generare non durano più di settantadue ore, quindi non posso effettivamente definirla “prole”.
Ma i figli che tu mi darai, quelli sono destinati a vivere una vita intera.
Ecco perché sei stata creata, Nola: per dare nascita alla stirpe dei perfetti, i discendenti dell’essere perfetto.
Ah, un’altra cosa…
Io non sono un tipo sentimentalista, eppure tu sei diventata un pensiero fisso in tutti i miei giorni; quello che ora mi preme è la tua incolumità e quella di nostro figlio, perciò prendi un jet e parti, vai via da lì.
Io non posso far altro che pensarti da laggiù, negli Inferi, dove verrò confinato.
Ma sta’ tranquilla: in qualche modo ci rivedremo, promesso!
Sii sempre l’androide ventuno, Nola: una donna coraggiosa, forte e combattiva, disposta a tutto nella vita pur di averla vinta.
Il nostro non è un addio; è un arrivederci.
 
 
Sto tremando come una foglia: vorrei piangere ma sarà meglio non imbrattare questo foglio con le mie lacrime.
Come una furia, raccolgo tutto ciò che mi capita a tiro, prendo il ritratto e lo infilo in tasca, poi prendo Cratos e corro via, verso il muro indicatomi da Cell.
Ecco il bottone!
Rosso con quello strano simbolo che ho anche sul fondoschiena: due triangolini opposti l’uno all’altro con due R all’interno. Il simbolo del dottor Gelo, immagino.
Lo premo e, come Cell mi aveva scritto, si apre un varco nel pavimento, con tanto di scala mobile in movimento.
Scendo giù e vado a finire sotto terra, nelle profondità, in una sorta di grande caverna.
Ci sono delle lucette arancioni che illuminano il posto, che è una sorta di deposito di aerei, jet, elicotteri, astronavi addirittura!
Mi ispira fiducia un aereo piccolino, sulla mia destra. Premo un pulsante su un telecomando che è lì sull’ala dell’aereo e quello si apre.
Entro dentro come un fulmine, sistemo il bambino in maniera tale che stia comodo e al sicuro e getto tutto il resto sul retro, a guardarlo sembra un ammasso informe di roba.
“Buongiorno signore. Dove vuole andare?”.
Dev’essere la voce dell’aereo, immagino, quindi è inutile che mi spaventi.
“Città Centrale” dico ad alta voce “Grattacielo Degrees”.
“Molto bene. Si tenga pronto al decollo”.
Guardo Cratos mentre sento il rombo dell’aereo che si avvia.
Andiamo veloci verso un lungo corridoio e sempre più velocemente si avvicina ad una sorta di grande varco circolare.
Chiudo gli occhi mentre prendo Cratos e lo stringo a me, in una sorta di istinto di protezione.
Quando li riapro, siamo fuori dall’Egremit, a tutta velocità.
Mi volto di scatto e guardo la montagna. Il varco da cui siamo usciti si è richiuso e anche quello dell’ingresso al covo non c’è più.
La montagna ora è silenziosa.
Ha compiuto il suo dovere, dando ospitalità all’essere perfetto e alla sua compagna.
Ma ora che il suo compito è terminato, è tornata ad essere una silenziosa cima nel mezzo dei monti.
Stringo al petto Cratos, che ora sembra essersi svegliato.
“Ti porto a casa, piccolo mio” gli sussurro sorridendogli, imitando le parole che un po’ di tempo fa qualcun altro mi aveva detto.



N.d.a.

E si torna a casa!
Come reagiranno i genitori di Nola vedendola tornare con un bambino dopo giorni di assenza totale? Nola racconterà loro ogni cosa? E come diamine è andato quel mio esame, di cui Lunedì avrò gli esiti? E perché Cell è così dannatamente bello?
Le ultime risposte le avrete nel prossimo capitolo... signori e signore, siamo quasi alla fine di questa storia (ahimè).
Nola non è di certo quella ragazzina che Cell ha portato con sé nell'Egremit: ormai è una donna, nel vero senso della parola, con un figlio a cui pensare.
E Cell è negli inferi; destino crudele! 
Ci si aggiorna domani con il prossimo capitolo, allora! Stay tuned 8)
Julia of Elaja


 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Julia of Elaja